Yamaha FZR750R (OW01): è la numero 250.000 del Registro Storico FMI
Il campionato del mondo Superbike era appena nato, la prima edizione si tenne nel 1988 e vide la vittoria della Honda RC30 con Fred Merkel, e per l'annata 1989 Yamaha mise in vendita la FZR750R. Con quella moto avrebbe corso anche Fabrizio Pirovano.
Per competere nel mondiale Superbike le aziende che costruivano oltre 100.000 moto all'anno dovevano produrre almeno 1.000 esemplari del modello di serie che serviva da base per la moto da competizione.
Yamaha costruì la sua 750 a quattro cilindri in linea traendo ispirazione dalla 750 Genesis, ovvero il prototipo che aveva vinto nell'Endurance la prestigiosa 8 Ore di Suzuka del 1987 e 1988 battendo la formidabile Honda RVF750, la “mamma” della RC30. Le poche OW01 che arrivarono in Italia aveva un prezzo di poco inferiore ai 36.000.000 di lire. La coeva Yamaha FZR 1000 Exup costava 19.800.000 lire, tanto per dare l'idea.
Il motore con cinque valvole per cilindro aveva i cilindri inclinati in avanti di 40° contro i 45° della ZF750, oltre alle bielle in titanio e il cambio ravvicinato, mentre il telaio era il famoso Deltabox di alluminio imparentato quello della 500 da GP e dotato al retrotreno del monoammortizzatore Ohlins.
Con 121 cavalli a 12.000 giri e il peso a secco di 187 kg era una super sportiva molto raffinata e nel 1990, la versione kittata Superbike, sfiorò il titolo con Fabrizio Pirovano: fu secondo alle spalle di Raymond Roche e il francese diede alla Ducati il primo mondiale con la 851.
E proprio una bella Yamaha OW01 del 1989 è stata iscritta pochi giorni fa al Registro Storico della Federazione Motociclistica Italiana, diventando la numero 250.000 dell'elenco nazionale.
In poco più di quattro anni, da aprile 2016 a oggi, si sono aggiunte 50.000 nuove iscrizioni al Registro Storico.
Le moto sono vagliate dagli esaminatori e dai referenti della FMI sparsi su tutto il territorio nazionale che mettono a disposizione le loro competenze.
Per essere iscritte al Registro le moto devono essere conformi alle originali e tenute ottimamente dai proprietari: aspetti fondamentali per garantire un'elevata qualità del registro stesso e quindi del patrimonio motociclistico italiano.
Al Registro Storico FMI, che è riconosciuto dal Codice della Strada, sono iscrivibili attraverso procedure cartacee od online i motoveicoli che abbiano compiuto 20 anni di età.
Le moto iscritte hanno inoltre la possibilità di usufruire di una polizza assicurativa vantaggiosa grazie a un accordo tra Unipol ed FMI.
Prezzo assolutamente esorbitante per i (pochi) contenuti tecnici innovativi