Yamaha YZF-R1, video onboard in pista
Yamaha ha deciso di puntare con decisione sulla nuova edizione della sua celebre R1, la supersportiva profondamente riprogettata in funzione della stagione 2015 e presentata in due varianti: YZF-R1 e YZF-R1M. Due modelli che attingono all'esperienza maturata in MotoGP (non a caso compare la lettera M nella variante più specialistica delle due) e nella superbike AMA, che Yamaha non ha abbandonato e ha continuato a dominare negli ultimi anni proprio con la nota R1.
E' stato ridisegnato il telaio Deltabox a a doppio trave in alluminio e ridotto interasse contenuto. Novità assolute per una moto di grande serie sono invece il telaietto reggisella ed i cerchi in lega di magnesio. Rivisto profondamente anche il propulsore quadricilindrico in linea da 998 cc con fasatura crossplane, accreditato di 200 cavalli. Altra prima assoluta per l’ammiraglia di Iwata è costituita dalla piattaforma inerziale IMU a sei assi che fornisce al software di gestione le informazioni necessarie per operare controllo di trazione, anti-impennata, launch control e quant’altro. E' inferiore a 200 kg, 199 per l'esattezza, il peso dichiarato in ordine di marcia. La nuova YZF-R1 sarà in vendita nelle colorazioni Race Blu e Racing Red a 18.490 euro franco concessionario a partire da marzo.
La R1M è dedicata invece agli amanti della pista più esigenti: carenatura in fibra di carbonio, livrea Silver Blue Carbon, e nel comparto ammortizzante debutta in prima assoluta il sistema Öhlins Electronic Racing Suspension. Sarà prodotta in serie limitata e avrà delle speciali Bridgestone. La centralina Communication Control Unit ha funzione di data logging e permette al pilota di memorizzare molte informazioni sulla guida, tra cui tempi sul giro, velocità, posizione dell'acceleratore, angolo di piega, tracking GPS, e di vedere, comparare e condividere tutti i dati, e/o cambiare tutti i setting con un tablet usando una normale connessione wi-fi. La R1M sarà anch'essa disponibile a partire da marzo nella colorazione Silver Blu Carbon al prezzo di 22.990 euro franco concessionario
Il nostro Francesco Paolillo le proverà entrambe sul bellissimo tracciato di Eastern Creek Raceway il giorno dopo la gara di apertura del mondiale superbike che si svolgerà sull'altra pista australiana di Phillip Island. Per cui la prova della R1 potrete leggerla a breve.
Intanto godetevi questo giro onbord con la R1 standard, realizzato sulla pista giapponese di Sugo. Oltre al suono di scarico del motore è interessante vedere visualizzato l'intervento dei vari sistemi di gestione e controllo elettronici.
Nel secondo video, qui sopra, è il responsabile del progetto Hideki Fujiwara a illustrare il principio ispiratore della R1 versione 2015.
hai ragione
Risposta a @giulio2301
Per quanto riguarda l' S1000RR io l' ho provata e devo dire, nonostante sia un "mostro" di potenza (paragonabilissima alla tuo stupenda ZX10R) ti dà immediatamente una confidenza di guida impressionante...penso che a differenza del Kawasaki abbia solo un po' più bassi, ma entrambe dagli 11.000 giri ai 14.000 ti fanno annebbiare la vista, strappano le braccia.
Certo di questa R1 ne ho sentito proprio parlare bene e visto come mi sono trovato con le mie 4 R1 "vecchiette"...questa deve essere sicuramente una bomba... però, quello che dalla mia esperienza ho imparato, le moto prima di essere acquistate, vanno provate bene e, se possibile, non solo attorno ad un palazzo: soprattutto una moto del genere come l' R1, magari in pista, dove è il suo "habitat" naturale.
Un saluto a tutti i lettori e alla redazione.