APRILIA Tuono 1000 R Factory
Sempre di più...Proprio così, l'infelicità, per la semplice ragione che la Factory ha già tutto quello che si può desiderare… di serie.
Le forme sono quelle della versione R, ma i contenuti sono di livello decisamente superiore.
Carbonio come se piovesse.
Parafanghi, puntale, fianchetti laterali, deflettori radiatore e come se non bastasse anche i copri-serbatoi liquidi freno anteriore e frizione, sono costruiti con il robustissimo e soprattutto leggerissimo tessuto.
A far calare il peso dichiarato di 181 kg (a secco ) ci pensano anche i cerchi OZ forgiati in alluminio e anodizzati blu elettrico, gommati per questo test con pneumatici Pirelli Supercorsa stradali nelle misure 120/70-ZR17 anteriore e 180/55-ZR17 posteriore. Per gli "incontentabili" si sappia che sono omologate anche le misure 190/55 e 190/50.
La differenza di peso, precisamente -2,5 kg rispetto alla versione standard, vengono abbinati al lavoro di affinamento meccanico dedicato al bicilindrico V60° Magnesium Evoluzione.
Condotti di scarico e valvole maggiorati, nuova mappatura della centralina con eprom dotata di taratura anche per gli scarichi racing, fanno salire la potenza a 139 Cv a 9.500 giri (la R si ferma a 133 – 9.500 giri) ) mentre la coppia cresce fino a 10,9 Kgm erogati a 8.500 giri (10,4 – 8.750 giri).
Visti i tempi che corrono, i tecnici Aprilia hanno pensato bene di migliorare ulteriormente anche l'aspetto ecologico della Factory. Omologazione Euro 3 per la sportivissima veneta.
La dotazione ciclistica della versione R viene "lasciata al palo" dalla limited edition grazie ad una forcella anteriore a steli rovesciati da 43 mm marchiata Ohlins regolabile sotto ogni aspetto, con piedino forgiato e trattamento Tin degli steli. Vi basta? No?!
Allora eccovi anche un bel mono ultraregolabile sempre marchiato Ohlins, con serbatoio separato, anodizzato color oro e regolazione dell'interasse.
In un'orgia di accessoristica al top, non poteva mancare un impianto frenante da prima della classe. Brembo Serie Oro davanti e dietro. Doppio disco flottante da 320 mm con pinze radiali a quattro pistoncini e quattro pastiglie anteriori e disco singolo da 220 mm con pinza a due pistoncini dietro.
Sulla carta tante promesse, ma nella realtà?
Per farci apprezzare lo spirito ma soprattutto le prestazioni racing della Factory, lo staff Aprilia ha pensato bene di organizzare il test dinamico sulla strada teatro della gara in salita Levico-Vetriolo. Strada chiusa al traffico, balle di fieno nei punti critici, commissari di percorso e assistenza medica in caso di incidente (una grattatina è d'obbligo…).
- La ciclistica già al top in precedenza, grazie al nuovo reparto sospensioni, incrementa ulteriormente le proprie performances
Dopo i primi chilometri di riscaldamento gomme-motore-pilota mi sorge spontanea una domanda…ma come si fa a "cercare il tempo" tra strapiombi e alberi? Bando alle ciance sono qui per la Tuono, mi hanno chiuso la strada…guida e non pensarci più!
Se la versione R è già al top per prestazioni e guida, la Factory va oltre. Un vero e proprio concentrato di ….efficacia.
Il motore spinge tremendamente forte dai 4.000/4.500giri e diventa una belva sopra gli 8.000. Basta dare un'occhiata alla lancetta del contagiri che va su e giù come la bacchetta di un batterista, per rendersi conto della reattività di questo propulsore.
Difficile sentire i 6 cavalli in più rispetto alla R, ma l'erogazione più fluida e la coppia più corposa si presentano puntuali ad ogni apertura di gas.
L'espressione "arricciare l'asfalto" si addice alle sensazioni che trasmette questa moto in uscita di curva. Difficile trovare una naked altrettanto valida nei percorsi misti, veloci o lenti che siano. La rapidità nello scendere in piega, l’equilibrio durante la fase di percorrenza e la grande motricità in uscita permettono ritmi indiavolati, con il minimo impegno fisico. L'ottima posizione di guida, con l'ampio manubrio che infonde un senso di padronanza della moto liberano la mente rispetto a qualunque sportiva carenata (avete presente guidare una supersport con semimanubri altezza perno-ruota nel misto…..).
La ciclistica già al top in precedenza, grazie al nuovo reparto sospensioni, incrementa ulteriormente le proprie performances. Scorrevolezza e precisione degli elementi Ohlins, permettono ai cerchi OZ gommati Pirelli di copiare al meglio l’asfalto.
L'elevato grip delle Supercorsa una volta entrate in temperatura, permette di sfruttare e soprattutto apprezzare la potenza dell’impianto frenante. Impossibile mandare in affanno la terna di dischi, così come è impossibile sentire la leva del freno anteriore allungare la sua corsa.
L'elevato freno motore tipico dei bicilindrici, viene tenuto a bada nelle scalate più tirate, dalla frizione antisaltellamento che permette di controllare il posteriore della Tuono senza particolari patemi.
Eccellente il comportamento della trasmissione. Cambi marcia rapidi e precisi, impossibile sfollare. La rapportatura del cambio risulta un pelo lunga, ma sapendo che la Tuono Factory si destreggerà anche in pista, ben venga tale scelta.
Il gioco purtroppo si avvia alla conclusione.
Game over.
Alla prossima Tuono Factory, spero di rivederti…anzi riprovarti presto….magari tra i cordoli di una pista.
dà paura