CFMOTO 450SR TEST: dal concept alla realtà [VIDEO]
Concretezza e un percorso molto ben chiaro da seguire: i cinesi di CFMOTO fin dal loro sbarco in Europa hanno strutturato la loro line-up in maniera sempre più coerente e personale, forti anche della collaborazione con Modena 40, l'azienda con sede a Rimini che cura per CFMOTO l'R&D e il design. La 450SR che abbiamo provato in una piovosa domenica di marzo a Instabul è frutto del loro lavoro e prende in via dallo sbalorditivo concept SR-C21 proposto da CFMOTO a EICMA 2021 che mostrò chiaramente le intenzioni del produttore cinese di entrare nel mercato delle moto sportive per gradi e con moto dal "gusto" europeo.
Certo, da quel prototipo dall'equipaggiamento elaborato non ci si poteva ragionevolmente attendere un'identica versione stradale per mere ragioni di costo e così si è lasciato che un forcellone convenzionale prendesse il posto dello scenografico monobraccio, la forcella è stata semplificata e gli scarichi alti hanno lasciato il posto a uno scarico basso sul lato destro. Ma la moto è quella, riconoscibile anche dalle stesse appendici aerodinamiche, e bisogna dar atto alla Casa di Hangzhou di avere trasposto con coerenza il concept sulla 450SR che ci apprestiamo a far entrare in pista durante quello che è, se vogliamo, un evento quasi epocale: il primo press test media europei di una sportiva cinese in pista di cui vi proponiamo l'articolo, il video arriva prestissimo!
Perché proprio 450? E perché proprio una sportiva? Intanto bisogna ricordare che la serie SR (Sport Racing) di CFMOTO vanta già le 250/300 cc e che proprio nel 2022 CFMOTO ha esordito nel mondiale Moto3 con il Team PruestelGP e i piloti Ryusei Yamanaka e Filip Salac: il segmento delle sportive riscuote un ottimo successo in Asia e non è un mistero - come anche altri Marchi insegnano - che ci sia molto spazio di crescita nel settore delle piccole e medie cilindrate, al cui interno la Casa cinese intende presentarsi al mercato europeo con una sportiva al vertice delle prestazioni e del design, senza timori reverenziali verso concorrenti europee o giapponesi. Inoltre - come ci aveva confidato Carles Solsona di Modena 40 - potrebbe arrivare presto una una corrispondente versione naked.
Come è fatta
Per quanto l'estetica di una moto incontri sempre i limiti della soggettività, non si può non riconoscere a CFMOTO e a Modena 40 di aver fatto un ottimo lavoro sul piano del design e della personalità. Più di 30 ore dedicate ai test nella galleria del vento hanno partorito linee pulite, sportive senza essere estreme e piace il codino con elementi di design come i gruppi ottici, oltre alle ben raccordate winglets che donano 2 kg di downforce a 120 km/h: la moto appare decisamente ben fatta, con finiture cui è difficile fare un appunto anche in relazione al prezzo di vendita della moto.
Il telaio è un traliccio di tubi in acciaio affiancato da un telaietto posteriore (il peso complessivo non arriva a 15 kg) a cui sono accoppiate una forcella USD da 37 mm con corsa di 120 mm (priva di regolazioni) e un monoammortizzatore progressivo con un link simile a quello della sorella maggiore CL-X700, regolabile nel precarico e che dona alla ruota un'escursione di 130mm. L'interasse è di 1370 mm, una misura contenuta, mentre a frenare la 450SR provvede un disco per ruota, con quello anteriore da 320 mm morso da una pinza radiale Brembo M40, al posteriore la pinza è JJuan. Ovviamente presente l'ABS (Bosch) a due canali e non c'è il Traction Control che su una moto di questa potenza non rappresenta, a nostro parere, un must assolutamente irriunciabile.
La volontà di ottenere un peso limitato e allineato a quello della categoria 250cc ha portato a un risultato di 179 kg dichiarati in ordine di marcia. Sugli sportivi cerchi da 17 pollici abbiamo pneumatici di sezioni adeguate alla cilindrata: CST Adreno HS AS5 nelle misure di 110/70 e 150/60, mentre la sella è posta a 795 mm, ma sono disponibili come optional selle a 785 e 815 mm.
Dotazione
Di stampo premium la strumentazione che sfoggia un TFT da 5 pollici dotato di connettività bluetooth per l'interconnessione veicolo-telefono, gestione di musica e chiamate: disponibile anche l'APP CFMOTO e optional una porta USB. L'impianto di illuminazione è Full LED, il serbatoio è da 14 litri.
Motore
Il bicilindrico parallelo di 450 cc fasato a 270° è dotato di quattro valvole per cilindro, frizione antisaltellamento, pistoni forgiati, doppio contralbero di bilanciamento e cambio a sei rapporti che - per enfatizzare la destinazione sportiva della 450SR - è rovesciabile per l'impiego in circuito. La potenza della versione Euro 5 ha sacrificato un paio di cavalli rispetto a quella asiatica: abbiamo 34,5kw (46,9 cavalli) a 10.000 giri con una coppia massima di 39,3Nn a 7750 giri, parametri che fanno rientrare la moto all'interno di quelle guidabili con patente A2, ma le prestazioni dichiarate sono di primo piano: oltre 190 km/h di velocità massima e un'accelerazione da 0 a 100 km/h in meno di 5 secondi. Insomma, ci inizia già a prudere il polso destro e non vediamo l'ora di andare in pista...
Come va
Per entrare nel – fantastico – Intercity Istanbul Park le nostre 450SR son state private degli specchietti ma gomme e freni sono quelli di serie. Insomma, nonstante la pioggia niente gomme rain. Giudicare una moto stradale di 450 cc soltanto un pista può essere un po' limitativo, specie se sul tracciato piove dal giorno precedente e non accenna a smettere. Tuttavia entriamo in pista con lo spirito di chi vuole trarre il massimo comunque, e sopratutto senza preconcetti: scopriamo subito un'abitabilità buona per piloti di quasi tutte le taglie, il manubrio non è troppo chiuso né troppo lontano, e – anche se la posizione è più sportiva rispetto a quella delle sorelle di 250/300 – siamo pronti a scommettere che anche su strada possa dare un buon comfort, accentuato dall'assenza di vibrazioni fastidiose o di risonanze delle plastiche; i comandi sono intuitivi e al loro posto, con una menzione di merito alla regolazione micrometrica delle leve di freno e frizione. Giusto il comando del gas ha mostrato un po' di gioco, ampiamente risolvibile con una semplice regolazione. Le pedane sono correttamente correlate alla sella e in definitiva il compromesso tra sportività e comfort appare azzeccato, con un cupolino discretamente protettivo (inclinato 48°, dieci in meno rispetto alle simili 250/300SR, in ossequio al significativo lavoro aerodinamico svolto sulla 450SR).
Lasciamo la corsia dei box guidando un po' sulle uova, lo ammettiamo: un mix ansiogeno di pioggia lieve ma costante, gomme mai usate prima, pista sconosciuta e da guardare con rispeto e, per finire, una temperatura mai sopra i 10 gradi sono tutti elementi che non ci mettono voglia di partire all'arrembaggio della virtuale superpole ma bastano pochissime curve per capire che la ciclistica è sana e le reazioni molto amichevoli e progressive, quanto di meglio potessimo auguraci in queste condizioni specifiche.
Compiuto il primo giro e dopo aver mentito spudoratamente a noi stessi affermando aver imparato come si percorre la tripla a sinistra da raccordare, troviamo immediatamente un ottimo bilanciamento della ciclistica, la forcella è morbida il giusto ma anche staccando da 170km/h non fa mancare il proprio sostegno e la 450SR non accusa serpeggiamenti a meno che non si esageri con scalate violente ed eccessive, dove il freno posteriore comunque offre un rendimento molto utile per correggere l'assetto e gestire la piega. La sensazione di confidenza è tale che non è difficile (anche sul bagnato) entrare in curva con il freno anteriore in mano e il nostro pensiero in questo caso va non soltanto all'ottimo asfalto della pista turca ma anche al grip degli pneumatici CST Adreno, cui dobbiamo tributare un plauso per la sincerità di comportamento (per capirci: alcuni degli apripista di CFMOTO, specialisti del modello e con grande confidenza sul circuito, mettevano il ginocchio a terra).
Sui saliscendi del tracciato di Istanbul la stabilità è assoluta, il peso contenuto e comunque poco avvertibile offre un plus di non poco conto guidando in “wet conditions”, cui si aggiunge la regolarità di erogazione del motore da 2.000 a quasi 11.000 giri: in pista ci si trova sempre facilmente ai margini della zona rossa dove il propulsore spinge senza murare e permette di usare tranquillamente lo stesso rapporto per raccordare più curve; certo, la potenza non è esplosiva ma, anche in un tracciato largo e lungo come quello turco, il divertimento è assicurato perché ci sono tutti i cavalli che servono per un track day spensierato alla ricerca del fun factor e non del tempo sul giro.
Nonostante la pioggia non si avverte la necessità del Traction Control e giro dopo giro, se proprio dovessimo esprimere un desiderio, emerge la voglia di trovare un freno anteriore con un attacco più mordente nella parte iniziale della corsa. Nulla di che, ed è probabile che su strada questo aspetto sia praticamente inavvertibile, ma sospendiamo il giudizio in attesa di un test più completo.
La velocità massima dichiarata appare verosimile, tirando la quinta si superano i 170 km/h indicati e la rapportatura è distesa per supportare un lancio adeguato fino a 190 km/h, ma quello che abbiamo apprezzato di più è la generosità del motore a riprendere anche da regimi relativamente bassi e tirare fuori dalle curve senza esitazioni.
Per chi è la CFMOTO 450SR?
Quello delle piccole cilindrate sportive non è probabilmente uno dei segmenti che riscuote maggiore sucesso in Europa, diversamente dall'Asia dove moto di questo genere hanno un largo spazio e sono molto richieste. Tuttavia la 450SR ha prestazioni allineate alla concorrenza e può rappresentare un'ottima scelta per chi desidera una prima sportiva stradale da guidare con la patente A2. Premettendo che un test in pista è sempre parziale e che va integrato da una prova stradale, la CFMOTO 450SR è comunque una moto accogliente e amichevole, facile da guidare, ben rifinita e con una ciclistica che potrebbe gestire facilmente 10 cavalli in più, la immaginiamo in mano a un pubblico giovane che per la solidità del progetto troverà certamente una moto con la quale non soltanto divertirsi per strada – con buon senso e rispetto dei limiti – ma assaporare la guida in pista e magari far scattare la scintilla per la guida in circuito. In Italia la CFMOTO 450SR arriverà nella sola colorazione Zircon Black, al prezzo di 6.490,00 euro f.c.
Maggiori informazioni
Moto: CFMOTO 450SR
Luogo: Istanbul, Intercity Instabul Park
Terreno: Pista
Meteo: pioggia leggera, 8°
Abbiamo utilizzato
Tuta: Ixon Jackal
Guanti: Ixon GP5 Air
Casco: X-lite X-803 RS ultra Carbon
Stivali: TCX RT-Race Pro
Sarebbe bello se queste moto, che oggettivamente hanno raggiunto livelli qualitativi più che buoni, venissero "giudicate" per quello che sono dal punto di vista tecnico, evitando di intonare sempre la solita stucchevole solfa sui prodotti cinesi. Non vi piacciono le moto cinesi? ok si è capito, non compratele! ma anche basta mischiare la qualità di un prodotto con le solite implicazioni politico/socio/economiche che in molti casi altro non sono che retorica e slogan a buon mercato, ma che di fatto non cambieranno mai il corso degli eventi e con “la moto” in se …poco hanno a che vedere.
A chi dice che "un giorno ci si potrà vantare di aver avuto una BMW/Honda/Kawasaki ecc... ecc... rispondo di andarsi a rispolverare le memorie degli anni settanta con l'avvento delle giapponesi... stessa identica storia! chi aveva Moto Guzzi, Triumph, BSA e compagnia... schifava alla grande i prodotti del Sole Levante come se avessero la peste ...e poi però sappiamo tutti come è andata a finire.