Energica Experia: viaggiare in elettrico è davvero possibile? Ecco la prova [VIDEO]

- Energica Experia dimostra di saper viaggiare facendo divertire grazie alle sue prestazioni. Se solo fosse più estesa la rete di colonnine per la ricarica!

In quel di Modena non si fermano mai, Energica ci ha piacevolmente sorpresi con le sue sportive Ego ed Eva, e adesso riparte da zero e ci presenta la sua crossover Experia.

Riparte da zero perchè la moto è tutta nuova e la piattaforma da cui nasce è completamente inedita. Non ci stupisce questo particolare, prima di tutto perchè l'evoluzione nel campo dell'elettrico è in continuo fermento e le novità si susseguono in continuazione, e poi perchè la destinazione dell'Experia è ben differente dalle sorelle sportive.

Experia è una tuourer, anzi una Green Tourer (come viene chiamata la piattaforma su cui nasce), una crossover comoda e pratica, che però non rinnega completamente le prestazioni sportiveggianti e il piacere di guida, che rimangono dei capisaldi.

La ciclistica è composta da un nuovo telaio in traliccio di tubi di acciaio con piastre laterali di alluminio, forcellone fuso in lega di alluminio, ruote da 17 pollici (gomme 120/70 e 180/55) e sospensioni Sachs. La forcella rovesciata da 43 mm è completamente regolabile e offre una escursione di 150 mm; stessa escursione anche per il mono posteriore regolabile nel precarico ed in estensione.

Il telaio accoglie una batteria ai polimeri di litio, con una capacità massima di 22,5 kWh e 19,5 kWh nominale. L'autonomia è dichiarata in 222 km nel ciclo WMTC, ovvero 420 km nell'uso urbano, 256 km in quello misto e 208 km nell'extraurbano.

Sulla Experia troviamo un nuovo motore, più compatto e leggero, circa 10 i chilogrammi risparmiati sulla bilancia. Motore elettrico sincrono a magneti permanenti raffreddato a liquido riprogettato, su una chimica della batteria rivista e su un nuovo design del telaio. Il tutto volto a ridurre il peso, che parte dai 256 kg, per arrivare a 276 con il set di borse, e migliorare la guidabilità.

Il propulsore da 306 volt nominali fornisce una potenza continua di 80 cavalli a 8.000 giri e una potenza di picco di 102 cavalli e 7.500 giri. La coppia è di 115 Nm a 900 giri e la velocità è limitata a 180 km/h.

Molto completa la dotazione elettronica, sono previsti sette Riding Mode selezionabili, quattro mappe motore e quattro mappe della frenata rigenerativa; il cruise control utilizza il freno rigenerativo per mantenere la velocità impostata e ci sono sei livelli di intervento del controllo di trazione che affianca l'antipattinamento, l'antisaltellamento del freno motore e l'ABS cornering.

Come va

L’esperienza di guida in sella ad una moto elettrica è sempre particolare, vuoi per gli anni trascorsi in sella a moto con propulsore endotermico, con gesti e suoni che a accompagnano la guida, che vengono a mancare tutto a un tratto, vuoi per quel continuo controllare l'autonomia che ci ossessiona, spesso e volentieri senza motivo (oggi di motivi non ce ne sono se non controllare i consumi effettivi).

La cosa che colpisce è che la Experia funziona così bene, che in pochi chilometri ci scordiamo del passato e apprezziamo il presente (o forse sarebbe meglio dire... il futuro). La risposta dell’acceleratore, privo di on/off e perfettamente modulabile, il motore che accompagna con un sibilo i cambi di ritmo, il calore nullo tra le gambe e la mancanza del cambio, ce la fanno piacere, soprattutto in un contesto come quello dolomitico.

Appena montati in sella ci si accorge dell’ergonomia ottimale anche nel caso in cui ci si trovi a passare in sella tanto tempo, magari in un contesto urbano dove vengono dichiarati circa 400 km di autonomia (la frenata rigenerativa raggiunge il massimo dell’efficienza), o anche nell'extraurbano dove 200 km di autonomia dichiarati sono più che realistici.

Più critica la situazione nei trasferimenti autostradali, dove si può stimare un range di utilizzo tra i 130 e i 160 km.
La frenata rigenerativa, grazie al freno motore regolabile, con un minimo di pratica permette di utilizzare lo stretto indispensabile l'impianto frennate, che comunque, quando chiamato in causa si dimostra potente e perfettamente modulabile. 

Parlando di freni, ci piacerebbe un bel freno di stazionamento, non presente sulle moto del test, che sono delle pre-serie, e che probabilmente verrà montato una volta approntata la produzione, così come il pomello per il registro del precarico molla del monoammortizzatore.

Bilanciata e con la distribuzione dei pesi ottimale, la Experia si dimostra agile e reattiva più di quanto ci aspettassimo, sia alle basse come alle alte velocità. Anche in manovra, con un filo di gas, si muove in senza problemi, mentre la retromarcia è un must davvero irrinunciabile.
Solo nelle curve e nei tornanti in discesa, si intuisce che la massa in gioco non è poca, ma l'assetto e il setting delle sospensioni mitigano questa sensazione e rendono la guida della Experia piacevole poco affaticante. 

Nel complesso questa moto ci è piaciuta sotto tutti gli aspetti, certo il prezzo di 31.200 € optional inclusi, la rende un oggetto per pochi, ma questi ne saranno sicuramente soddisfatti. Quello che ancora ci rende dubbiosi, è tutto quello che c'è intorno alla Energica Experia, e cioè la rete che ne rende possibile un utilizzo a 360°.

La presenza di colonnine varia da regione a regione, e in alcune province la situazione è ancora disastrosa. I tempi di ricarica con una potenza di 3.3 kW è di circa 7 ore per passare da 0 a 100%, ma basterebbe una colonnina in corrente continua da 24 kW per vedere passare la carica da 0 a 80% in 40 minuti (più altri 30 per raggiungere il 100%). 

Insomma Energica è pronta, la copertura della rete non ancora, ma chi si ferma è perduto, e a Modena lo sanno bene!

Pregi e difetti

  • Prestazioni | Guidabilità | Dotazione
  • Prezzo impegnativo | vogliamo il freno di stazionamento e la regolazione con pomello del precarico mono

Maggiori info

Moto : Energica Experia
Luogo: Selva di Val Gardena
Meteo: Sole 25°
Terreno: Strade statali

Casco: Caberg Levo
Giacca: REV'IT
Pantaloni: Alpinestars
Scarpe: TCX Street Air

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Commenti

  • paolo.passarelli
    paolo.passarelli, Jesi (AN)

    si impenna ?
  • gianmariafadel
    gianmariafadel, Altivole (TV)

    ho smesso di leggere a "nei trasferimenti autostradali, dove si può stimare un range di utilizzo tra i 130 e i 160 km." . Una turistica è impensabile che faccia 160km in autostrada e poi abbia una capacità di ricarica lenta. figuriamoci con i bagagli a presso e un passeggero. a che velocità poi..
    per carità, le sportive che abbiano 200km di autonomia per farsi la sparata e arrivare al bar può andar bene, ma sulla turistica non c'è discussione che tenga.
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