Honda CB300R. Bella e facile
La famiglia Neo Sports Cafè di Honda si allarga, e dopo la CB 125 e la CB 1000R ecco che fa il suo ingresso sul mercato la "media" 300: perfetta per i giovanissimi che arrivano dalla 125, per chi inizia (si guida con patente A2), per chi in moto già ci va, ma ha voglia di un mezzo più cittadino e di facile gestione.
Dalla sorellina da 125 cc eredita ben l'80% delle (ottime) componenti; alla 1.000 ruba le linee e l'impostazione leggermente caricata sull'asse anteriore, a sottolinearne l'indole sportiva.
Una sportiva tuttofare però, perché dalla sua la giapponesina ha diversi punti forti che la rendono un'ottima compagna di strada, tanto nelle gite più o meno brevi che nell'uso quotidiano più o meno trafficato. Per intenderci, la CB costa 200 euro meno di un SH300, e può senza problemi andare a sostituire lo scooter nell'utilizzo quotidiano, a meno che, ovviamente, non possiate proprio fare a meno del sottosella.
E poi bella è bella, non c'è che dire. E anche ben fatta e curata con tutte le sue finezze, come i fianchetti satinati, le luci full LED, la coda corta. Ma sotto, cosa c'è?
Com'è fatta?
Il telaio tubolare in acciaio ha dei rinforzi "a fazzoletto" nei punti dove le sollecitazioni sono maggiori, così da risultare solido ma leggero; il forcellone in acciaio ha spessori differenti, dove serve è più robusto, dove si è potuto risparmiare peso è più sottile. Questi e tanti altri accorgimenti fermano l'ago della bilancia sui 143 chilogrammi con il pieno di carburante, diversi in meno rispetto alla concorrenza. Vero è che anche cilindrata e cavalli sono inferiori rispetto alle concorrenti di pari categoria: se sbirciamo sotto al serbatoio troviamo un monocilindrico raffreddato a liquido da 286 cc, coi suoi 31,4 cavalli a 8.500 giri e una coppia di 27,5 Nm a 7.500 giri. I valori di alesaggio e corsa sono pari a 76 x 63 mm, con un rapporto di compressione di 10,7:1.
Il rapporto peso potenza non è dunque niente male e, come vedremo nella parte dinamica del nostro test, in quanto a grinta alla CB300 non manca proprio nulla.
Così come nulla le manca a livello di dotazioni e ciclistica: partiamo dalle sospensioni, che si avvalgono all'anteriore di una forcella rovesciata Showa con steli da 41 mm e al posteriore di un mono regolabile nel precarico, su cinque posizioni.
Fiore all'occhiello della CB è il suo impianto frenante, composto da un bel discone flottante a margherita da 296 mm, morso da una pinza radiale a quattro pistoncini. Dietro il disco, sempre a margherita, misura 220 mm, con pinza ad un pistoncino. Va a completare il pacchetto sicurezza un ABS a due canali gestito da centralina IMU: cos'è? Una sorta di piattaforma inerziale che ogni secondo va a verificare la posizione della moto cento volte, al fine di andare a ripartire la frenata in maniera omogenea sulle due assi e impedire il sollevamento della ruota posteriore.
Chiudono la dotazione i cerchi in alluminio da 17" gommati Dunlop SportMax 110/70 e 150/60.
E come va?
La cosa che più stupisce non appena montati in sella (siamo seduti a soli 799 mm da terra), è la perfetta angolazione di manubrio sella e pedane: la CB è una pit bike, al primo colpo d'occhio, e a vederla sul cavalletto tutto ci si aspetterebbe fuorché di ritrovarsi su una moto dalla posizione raccolta sì, ma assolutamente confortevole per chi non supera il metro e settanta; i più alti ci staranno comunque comodi, ma forse sulle lunghe percorrenze potrebbero accusare un po' di fatica per la postura troppo piegata delle gambe.
Chi scrive, però, "dall'altezza" dei suoi 165 centrimetri, ha passato centinaia di chilometri in sella senza accusare alcun fastidio, se non quello di una seduta poco imbottita, se davvero si voglia andare a cercare il pelo nell'uovo.
Bella, semplice e ben leggibile la strumentazione: troviamo contagiri, tachimetro, livello del carburante, due trip, indicatore del cavalletto laterale abbassato e temperatura dell'acqua: quest'ultima va a prendere quello che sulla 125 era il posto dell'indicatore di marcia inserita, che un po' ci è spiaciuto non ritrovare qui.
Ritroviamo invece il "flash" che consiglia il cambio marcia, e che si può impostare al range di giri preferito e con l'intensità che più si gradisce. Regolabile anche la luminosità di tutto il display, su cinque intensità.
La prima parte del nostro test si svolge sulle ben note - e famigerate - strade di Roma, e subito emergono le doti positive del reparto sospensioni: forcella e "mono" incassano tutti i colpi senza far storie, e solo sugli avvallamenti più importanti si salta un po'. Il riguardo per il comfort non toglie sportività alla ciclistica, e non appena fuori città, sui colli romani, la CB sfodera tutta la sua voglia di scendere in piega con grande agilità nei tratti guidati, e altrettanta stabilità in quelli più veloci. Lode anche al già citato impianto frenante - da rodare sul modello poco chilometrato oggetto della nostra prova, ma le cui capacità che ben ricordiamo, perché gemello a quello della 125: è modulabile, pronto, con un discreto (in senso positivo!) intervento dell'ABS.
Il cambio a sei marce e la sua frizione sono morbidi, silenziosi, precisi.
Ultimo, ma non ultimo, parliamo del propulsore, brillante, divertente, con un buono spunto "da sorpasso", manca un poco in allungo anche perché i rapporti del cambio sono molto corti, e vibra leggermente intorno ai 4.000 giri, ma nulla che si possa considerare fastidioso anzi, la CB risulta confortevole anche negli spostamenti fuori città, in autostrada, fatto salvo per l'ovviamente non pervenuta protezione dall'aria.
E poi col pieno del serbatoio da dieci litri si possono percorrere 300 chilometri, perché la CB, se proprio la si strapazza, ha bisogno di un litro di benzina ogni 30 chilometri.
Quindi via libera alle gite fuori porta, anche con il passeggero se non sono troppo impegnative (il comfort per il nostro eventuale ospite è pari a quello di una qualsiasi naked), e soprattutto all'utilizzo urbano di tutti i giorni.
La CB300R per noi è promossa in tutti gli ambiti, e costa 5.090 euro franco concessionario.
Abbigliamento utilizzato
Casco Suomy
Giacca, guanti e jeans Spidi
Scarpe Stylmartin
io scendo dalla sorella maggiore cb500x del 2013.
grazie