prova supersport

Suzuki GSX-R 600

Nel segno delle corse
- Chi si aspettava un lifting del vecchio modello rimarrà certamente deluso. Questa GSX-R 600 2011 è una moto, e che moto, completamente nuova! L'abbiamo provata in pista ad Almeria. Costa 12.200 euro
Suzuki GSX-R 600


Una moto completamente nuova

Pochi si sarebbero aspettati un modello completamente nuovo, sia per il periodo di recessione che ha colpito principalmente il settore delle supersportive, sia per la concorrenza che è al palo da parecchio tempo, con piccole migliorie di modelli esistenti, ma nessuna evoluzione particolarmente intrigante.
Suzuki stupisce e tira fuori dal cilindro una GSX-R 600 totalmente nuova, dalla testa ai piedi. Telaio, motore sospensioni , sono stati rivisti in maniera profonda e con risultati che, come leggerete sotto, sono decisamente positivi.
L'abbiamo provata a lungo sul circuito di Almeria (guarda il nostro giro di pista).

Estetica

La prima cosa che balza all’occhio è sicuramente la linea della nuova Gixxer. Niente stravolgimenti, il family feeling rimane inalterato, le linee in generale perdono qualche spigolo, ma soprattutto si nota una maggiore compattezza. Via 55 mm di cupolino e 35 mm di codone, ed ecco che la 600 giapponese appare più raccolta e centrata, con il vantaggio ulteriore di aver diminuito il numero di componenti della carena (8 parti in meno) che oltre tutto pesano anche la bellezza di 3,4 kg in meno.
In totale sulla supersport Suzuki i kg lasciati a casa sono ben 9, adesso pesa 187 kg in ordine di marcia, un lavoro certosino che ha riguardato tutti i componenti.

Ciclistica

Il telaio doppio trave in alluminio perde spessore e anche 1.350 grammi di massa, ma soprattutto vede accorciarsi le dimensioni in lunghezza (l’interasse perde 15 mm arrivando a 1.385 mm). Stesse dimensioni, ma 900 gr in meno per il forcellone.

Sospensioni

Arriva la forcella Showa BPF da 41 mm, se ne vanno 850 gr di peso, dietro il mono e relativi cinematismi smaltiscono 780 gr di peso pur mantenendo le caratteristiche di personalizzazione dell’assetto (si può intervenire sul precarico, compressione alte-basse velocità, lunghezza interasse e ritorno).

92,5 KW a 13.500 giri, con una coppia di 69,6 Nm a 11.500 giri ( sulla versione precedente erano rispettivamente 92 e 68,6 agli stessi regimi), garantiscono il migliore rapporto peso potenza della categoria



Freni

La Gixxer perde l’impianto Tokiko, per un più leggero e prestazionale Brembo con pinze monoblocco radiali, che fanno risparmiare 405 gr di peso rispetto al precedente modello.
La pinza posteriore Nissin è la stessa che monta la GSX-R 1000, -262 grammi … tanto per cambiare.


Motore

Questo componente, oltre ad aver beneficiato di un calo di peso di ben 2 kg, ha ricevuto cure ricostituenti prese a piene mani dal mondo delle corse. La ricerca tecnologica sviluppata per la MotoGp, pur non risultando particolarmente positiva per il Team Suzuki, ha portato una serie di innovazioni nel settore delle moto di produzione.
La progettazione dei pistoni e degli alberi a camme ha usufruito della tecnologia di analisi usata nel massimo campionato, così come la centralina ECM (Engine Control Module) che controlla l’accensione.
Il sistema di scarico (sempre dotato del sistema Set- che apre e chiude una valvola a farfalla in funzione dei giri motore) con collettori in acciaio e terminale in titanio oltre ad essere più leggero di 1,7 kg ha visto diminuire gli ingombri totali grazie ad un catalizzatore più piccolo ed al silenziatore di dimensioni contenute.
92,5 KW a 13.500 giri, con una coppia di 69,6 Nm a 11.500 giri ( sulla versione precedente erano rispettivamente 92 e 68,6 agli stessi regimi), garantiscono il migliore rapporto peso potenza della categoria!
Due le mappature selezionabili per la gestione del motore, una full power, mentre la seconda prevede un taglio netto di cavalli e coppia, per un utilizzo ottimale e sicuro su superfici scivolose… o magari quando si esce dal gommista con un nuovo treno di pneumatici bello luccicante.

Finiture

A dispetto di un calo generalizzato del livello di finitura sui prodotti giapponesi (il cambio sfavorevole dello Yen deve essere ammortizzato in qualche maniera per mantenere concorrenziali i prezzi), questa nuova Suzuki è decisamente ben fatta, anche se ad oggi non si è ancora a conoscenza del prezzo di listino. Tralasciando le decal senza trasparente protettivo, assemblaggi e verniciature sono ben eseguiti. Anche le plastiche, alcune delle quali hanno una goffratura simil fibra di carbonio, sono ben realizzate, come esenti da critiche sono le saldature dei vari elementi del telaio e soprattutto la fusione del forcellone.

Cruscotto

Bella e soprattutto ben leggibile la strumentazione (presa in prestito dalla GSX-R 1000 2010), in parte analogica (contagiri) mentre le altre funzioni (rapporto inserito-mappatura motore- orologio-temperatura liquido-contachilometri- cronometro) sono visualizzate all’interno di due display.

Comandi

Sui blocchetti elettrici sono comparsi due pulsanti, uno a sinistra, che controlla la selezione delle mappe motore, mentre con quello di destra si può intervenire sulle funzioni del cruscotto e soprattutto quelle del cronometro.

In sella

Come mi aspettavo la Gixxer 600 accoglie il pilota in maniera ottimale. Lo spazio è più che sufficiente anche per le persone più alte possono trovare la posizione di guida più consona, mentre i registri sulle leve e la possibilità di regolare l’altezza delle pedane, consentono di personalizzare l’ergonomia di guida.
Passeggero a casa! Naturalmente anche questa Suzuki non si sottrae alla dura legge delle supersport e relativo pappagallino, che prevede un trespolo per l’eventuale (ma sconsigliabile) passeggero. Ginocchia in bocca, sella dura e assenza di maniglie a cui aggrapparsi rendono la vita dura, se non impossibile ad un eventuale compagno/a di viaggio.

In pista

L’Autodromo di Almeria è il luogo ideale per testare questa nuova GSX-R 600 (guarda il  video del giro in pista) e le novità nascoste sottopelle: curve da raccordare, un paio di cambi di direzione pif-paf, un lungo rettilineo ed un paio di staccate di quelle serie.
Gli oltre 9 kg persi sulla bilancia, il miglioramento dell’erogazione ai medi regimi e soprattutto la ciclistica più “svelta”, con l’accoppiata forcella-pinze freni, promettono miracoli.
Un tocco al pulsante di accensione, ed il quattro cilindri prende fiato. Come spesso accade ultimamente, con vincoli legislativi che limitano le emissioni di rumore e gas inquinanti, il motore è poco rumoroso al minimo, mentre man mano che sale di regime si passa ad una tonalità “educata”, poi si sale ancora e l’educazione va a farsi benedire. Questo urla a squarcia gola!
È davvero adrenalinico il sound del quattro cilindri che grida fin quando non cozza contro il limitatore di giri. Tre luci gialle si accendono in sequenza per avvertirti che il taglio dell’alimentazione è vicino … poi si accende la spia bianca che ti dà l’ultimatum!

Cambio rapido

Le marce entrano che è un piacere, il cambio è rapidissimo, precisissimo e con la corsa della leva cortissima. Niente frizione salendo di rapporto, solo una pelata al gas, e tutte le marce vengono sparate in sequenza come fucilate.
Il tracciato è un alternarsi di seconda-terza che mette in mostra la migliorata erogazione ai medi regimi. Girando con un rapporto superiore rispetto a quello ottimale, non pregiudica più di tanto le performance sul giro, in quanto la Gixxer scorre di più, il che significa che il motore ha una buona “schiena” e tira fuori dalle curve la moto con grande vitalità. La leggera pendenza del rettilineo più lungo falsa leggermente le prestazioni del motore nella zona alta del contagiri quando si tirano gli ultimi tre rapporti (anche se la sesta viene “appoggiata quasi per sfizio” che non per una reale esigenza) la spinta sembra affievolirsi ben prima dell’intervento del limitatore.

Reattiva, ma sempre stabile

I nove chili persi per strada e il passo accorciato rendono estremamente rapida e reattiva la seicento giapponese senza però pregiudicarne la stabilità. Con l’assetto standard la Gixxer rimane sempre stabile sia in uscita di curva, frangente in cui emerge anche una buona motricità della gomma posteriore (ricordiamo che la moto calza Bridgestone BT-016) estremamente precisa sul veloce, ma soprattutto molto controllabile in fase di frenata, con il posteriore che rimane sempre in linea e non si alleggerisce fastidiosamente, inoltre c’è anche una frizione antisaltellamento dal funzionamento esemplare a dare una mano nelle fasi più “concitate”.

Brembo-Showa

La tanto pubblicizzata accoppiata italo-giapponese, Brembo-Showa, con pinze monoblocco e forcella BPF, è davvero entusiasmante. La forcella telegrafa con precisione quanto accade a livello dell’asfalto, grip del pneumatico in primis. La potenza della coppia di dischi letteralmente “lavorati al tornio” dalle esuberanti pinze monoblocco, permette di staccare davvero forte, potendo poi contare anche su una stabilità ciclistica da prima della classe, che consente di arrivare sino alla corda della curva con i freni ancora pinzati.
Giro dopo giro e soprattutto turno dopo turno, le Bridgestone BT-016 iniziano a sentire la stanchezza, per cui chiediamo il cambio.
I tecnici, però, ci consigliano di precaricare leggermente il mono e di dare un clic in compressione alla forcella, ottenendo così che la Gixxer si comprima meno in percorrenza di curva ma soprattutto in uscita, caricando eccessivamente la gomma posteriore. Un paio di giri sono sufficienti per capire che la modifica ha avuto buon esito, e si può ridare il gas come prima!

Giri d'esperimento

Per saggiare le capacità di ripresa ai bassi regimi, mi concedo un paio di giri: uno percorso totalmente in quarta marcia, il secondo addirittura in sesta. Non potendo provare la moto in strada, mi sono inventato il più semplice degli espedienti per saggiare le capacita della piccola Suzuki. Non si può parlare di erogazione corposa e di brividi su per la schiena per le accelerazioni e le riprese brucianti; in compenso la GSX-R 600 non si tira mai indietro e riesce a riprendere senza incertezze.

La Casa di Hammamatsu ha lanciato sul mercato forse la miglior GSX-R 600 degli ultimi anni, look convincente (almeno nella classica livrea bianco-blu) prestazioni e guidabilità al top, utilizzo stradale “consentito”… speriamo che dia vigore a un settore che attualmente appare in letargo. Il suo prezzo? 12.200 euro.

Nella nostra prova abbiamo utilizzato una telecamera AIM, per saperne di più clicca qui.
  

Pregi
  • Finiture | Guidabilità | Prestazioni
Difetti
  • Nessuno rilevato durante i test

 

  • Luigi88
    Luigi88, Velletri (RM)

    Io l' ho comprata....

    Anche se non è molto tempo che ho questa moto, devo dire che è davvero eccezionale! La qualità di finiture e componenti è adeguata al prezzo. Il motore può marciare anche al minimo senza nemmeno aprire il gas, non ha la benchè minima irregolarità di funzionamento, riprende anche in sasta da 3000 giri ; spinge bene già sotto i 5000 ed ha un allungo infinito!! E' agilissima, granitica in curva e ha una frenata potentissima ma estremamente modulabile, perfetta anche per l'utilizzo su strada! In più è tutto sommato comoda: sella ben imbottita, vibrazioni impercettibili, sospensioni non estremamente rigide, pedane regolabili alla giusta distanza dalla sella e protezione dall' aria di buon livello la rendono utilizzabile senza troppi sacrifici anche sù strada! Certo in città la posizione di guida caricata in avanti non è il massimo... però appena si esce dal traffico è divertimento puro! Unico difetto da me rilevato i retrovisori: bruttissimi e si vede poco e niente...
  • guly03
    guly03, pontedera (PI)

    mah.......

    sara' che a me il faro unico centrale non e' mai piaciuto, ma a me sembra sempre la solita gsx! E poi il faro ingigantisce troppo l'avantreno, tanto che sembra piu' alta davanti che dietro!
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Scheda tecnica

Suzuki GSX R 600 (2011 - 16)
  • Informazioni generali
  • Misure
  • Motore
  • Ciclistica
  • Batteria
  • Marca Suzuki
  • Modello GSX R 600
  • Allestimento GSX R 600 (2011 - 16)
  • Categoria Sportive
  • Inizio produzione 2010
  • Fine produzione 2016
  • Prezzo da 11.900 - franco concessionario
  • Garanzia n.d.
  • Optional n.d.
  • Lunghezza 2.030 mm
  • Larghezza 710 mm
  • Altezza 1.135 mm
  • Altezza minima da terra n.d.
  • Altezza sella da terra MIN 810 mm
  • Altezza sella da terra MAX n.d.
  • Interasse 1.385 mm
  • Peso a secco 187 Kg
  • Peso in ordine di marcia 187 Kg
  • Cilindrata 599 cc
  • Tipo motore termico
  • Tempi 4
  • Cilindri 4
  • Configurazione cilindri in linea
  • Disposizione cilindri trasversale
  • Inclinazione cilindri n.d.
  • Inclinazione cilindri a V n.d.
  • Raffreddamento a liquido
  • Avviamento elettrico
  • Alimentazione n.d.
  • Alesaggio 67 mm
  • Corsa 42,5 mm
  • Frizione multidisco
  • Numero valvole n.d.
  • Distribuzione n.d.
  • Ride by Wire n.d.
  • Controllo trazione n.d.
  • Mappe motore n.d.
  • Potenza 126 cv - 93 kw - 13.500 rpm
  • Coppia 7 kgm - 70 nm - 11.500 rpm
  • Emissioni Euro 3
  • Depotenziata
  • Tipologia cambio meccanico
  • Numero marce 6
  • Presenza retromarcia No
  • Consumo medio VMTC n.d.
  • Capacità serbatoio carburante 17 lt
  • Capacità riserva carburante n.d.
  • Trasmissione finale catena
  • Telaio Doppia trave in alluminio
  • Sospensione anteriore Forcella telescopica a steli rovesciati (BPF) completamente regolabile
  • Escursione anteriore n.d.
  • Sospensione posteriore Monoammortizzatore completamente regolabile
  • Escursione posteriore n.d.
  • Tipo freno anteriore doppio disco
  • Misura freno anteriore 310 mm
  • Tipo freno posteriore disco
  • Misura freno posteriore 220 mm
  • ABS No
  • Tipo ruote n.d.
  • Misura cerchio anteriore 17 pollici
  • Pneumatico anteriore 120/70 ZR 17M/C (58W)
  • Misura cerchio posteriore 17 pollici
  • Pneumatico posteriore 180/55 ZR 17M/C (73W)
  • Batteria n.d.
  • Capacità 12 V – 8 Ah
  • Autonomia e durata n.d.
  • Batteria secondaria n.d.
Suzuki
  • Suzuki Italia S.p.A. C.so Fratelli Kennedy, 12
    10070 Robassomero (TO) - Italia
    011 9213711   https://moto.suzuki.it/

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