SUZUKI SV 650 S
Una moto "vera"Aggressiva quel tanto che basta nel frontale, in cui spiccano i due fari, che la fanno assomigliare ad un alieno (per chi ne avesse mai visto uno), risulta piacevole nelle forme arrotondate del serbatoio e del telaio. Cede qualche punto per il poco slancio del codino, causato dal "gradino" tra la sella del guidatore e quella del passeggero e dal gruppo portatarga poco integrato.
Nel complesso risulta essere una moto riuscita esteticamente, che ammicca sia ad un pubblico sportiveggiante, magari alle prime armi, sia ad un pubblico che bada al sodo (sodo = soldo). Infatti la nostra suzukina costa poco più di 7.200 Euro, e si può tranquillamente dire che sono soldi spesi bene, vista anche la dotazione tecnica.
Siamo in presenza di una moto dalle verniciature e dagli accoppiamenti ben fatti, dal telaio a traliccio in tubi ovali di alluminio (stesso materiale per il forcellone) che fa la sua bella scena e di un bicilindrico a V di 90° con quattro valvole per cilindro con 70 cavalli di quelli buoni.
Unica nota stonata è la strumentazione, dall'estetica "spenta" e con una base finto-carbonio di stampo scooteristico.
Peccato perché escludendo la mancanza dell'indicatore temperatura motore, la strumentazione risulta abbastanza completa.
Novità per il reparto sospensioni anteriori, che finalmente è stato dotato della regolazione del precarico (attraverso due classici registri situati sulla parte superiore della forcella) considerata la mancanza dei modelli precedenti, mentre la sospensione posteriore è anch'essa regolabile nel precarico della molla, su sette posizioni differenti.
Ben assortito il reparto freni con due dischi anteriori da 290 mm ed uno posteriore da 240 mm.
Ottima l'accoglienza per il pilota, considerando la posizione di guida più sportiva rispetto alla versione naked, con semimanubri bassi ma non "affaticanti", e pedane arretrate quanto basta per la guida sportiva , senza però essere costrittive nell'utilizzo quotidiano.
- Rispetto alla versione naked, il comfort aerodinamico è decisamente migliore
Stesso discorso per il passeggero, che ha a disposizione una sella ben imbottita e di discrete dimensioni, con un maniglione ricoperto da uno strato di gomma dall'impugnatura confortevole.
Discrete le dimensioni del vano sottosella dove troviamo alloggiata oltre ai soliti attrezzi e chiavi varie, anche l'astina di sostegno per il serbatoio (serve per tenere alzata la parte anteriore del serbatoio quando ci si lancia nella manutenzione ordinaria).
La prima impressione che si ha su strada guidando la SV è quella di avere un giocattolo tra le mani, tanto è agile e di dimensioni ridotte. L'impostazione di guida d'impronta sportiva non disturba affatto nell'uso cittadino, ambiente nel quale la Suzuki mette in mostra un'agilità degna di uno scooter, ben assecondata dal cambio, che digerisce tutto.
Sia che ci si sposti su percorsi ricchi di curve, sia che ci si trovi ad affrontare veloci curvoni autostradali, la 650 non batte ciglio. Questa ienetta, è tanto efficace nel misto stretto, dove mette in mostra una velocità di inserimento di tutto rispetto, quanto sul veloce, ambiente nel quale sguazza con disinvoltura, senza mai innescare ondeggiamenti o "sculettamenti" vari.
Le gomme di primo equipaggiamento, in questo caso Metzler Mez3, si consumeranno poco, ma nell'uso "frenetico", ehm?allegro, insomma "sportiveggiante", lasciano a desiderare, soprattutto l'anteriore, che tende ad allargare parecchio le curve e qualche volta a "prendere sotto". Come detto, la bontà di progetto della SV 650, porta la moto ad essere acquistata sia da motociclisti alle prime armi sia da biker consumati che non vogliono alleggerire troppo il portafoglio. Proprio a questi ultimi consigliamo di montare delle coperture più performanti.
In tutto questo discorso il motore risulta essere il protagonista principale.
I cavalli sono una settantina e sono di quelli buoni, cioè distribuiti su tutto l'arco di erogazione. Nessuna incertezza e discreto allungo. Le prestazioni sono al vertice della categoria (rimanendo nell'ambito dei bicilindrici) con una velocità massima che supera di poco i 210 Km/h.
Il cambio non mostra punti deboli e anche se strapazzato, non rifiuta mai l'inserimento della marcia, aiutato da una frizione dallo "stacco" che potrebbe essere migliorato (è un tantino brusco), ma che non mostra mai cedimenti.
Rispetto alla versione naked, il comfort aerodinamico è decisamente migliore, anche se il cupolino anteriore ripara il minimo indispensabile.
I freni, sono sempre pronti e difficilmente affaticabili, anche se il comando anteriore richiede di essere spremuto con decisione nell'utilizzo su strade veloci.
Buona l'ospitalità per il passeggero, meglio se un poco nano, che si ritrova il sedere posizionato su di una sella ben imbottita e dalle dimensioni apprezzabili, con le pedane abbastanza alte ma non affaticanti ed un bel maniglione rivestito in gomma da impugnare.
Per concludere, se avete intenzione di farvi una moto "vera" la SV 650 può essere la scelta giusta.