Test Honda Africa Twin 1100 2024 in versione ES e ruota da 21” [VIDEO & GALLERY]
Più di quanto si possa pensare, la nuova Africa Twin in allestimento 2024, anche in questa versione con ruota anteriore da 21”, segna una evoluzione piuttosto rilevante per tutta la gamma rispetto alla precedente serie datata 2022-2023. Novità per il comparto ciclistico, per il motore e anche per l’estetica della moto che, pur rimanendo fedele alla linea classica delle ultime Africa Twin, evolve nella carena, più protettiva, così come il cupolino, rinnovato nelle linee e nella funzionalità di regolazione manuale. Anche il codone subisce un bell’affinamento della linea con nuove fiancatine; tutto è ben raccordato, il livello delle finiture è davvero eccellente e anche se ad un primo sguardo l’Africa è sempre lei, in realtà l’evoluzione c’è e si percepisce.
La ciclistica
Il telaio non cambia, sempre lui, in acciaio con il telaietto posteriore in lega di alluminio come il bel forcellone posteriore derivato dalla specialistica CRF450R. La novità comune a tutte le versioni di Africa 2024 con ruota anteriore da 21”, è relativa alle ruote che ora ospitano gomme tubeless, maggiormente richieste dai clienti che mettono comunque in conto di utilizzare la moto prevalentemente su asfalto. Le sospensioni sono Showa, davanti una forcella con steli da 45mm con escursione di 230mm e dietro il mono montato su leveraggio progressivo che garantiscono 220mm di escursione per la ruota posteriore (giusto per vostra conoscenza e riflessione L’Africa in versione con anteriore da 19” garantisce escursioni di 210mm davanti e 200 dietro).
In base poi alla versione ecco le differenze: l’Africa Twin venduta nel colore rosso possiede solo sospensioni tradizionali e cambio tradizionale, le due versioni ES (Electronic Suspensions), provate in questo test, la DCT con cambio automatico a doppia frizione e quella con cambio tradizionale, sono realizzate nel tricolor bianco, blu e rosso, oppure nella versione in nero, possiedono appunto l’innovazione delle sospensioni elettroniche semi attive. Una grande evoluzione tecnica capace di stabilire il precarico delle molle e il funzionamento dei freni idraulici, in compressione e in estensione. Il sistema è capace di garantire prestazioni ottimali in ogni condizione di guida e sulla base delle informazioni del sistema elettronico della centralina, della piattaforma inerziale a sei assi che coinvolge anche l’Abs cornering a due canali e disinseribile per la ruota posteriore, in ottica off-road.
Il motore
Il bicilindrico frontemarcia da 1.084cc, comune a tutte le versioni di Africa Twin, offre sempre lo stesso valore di potenza, 102cv a 7.500giri, ma grazie ad una serie di interventi guadagna maggiore coppia ad un regime più basso. Precedentemente 105Nm a 6.250giri, ora regala 112Nm a 5.500giri, un ottimo risultato che deriva da un grande lavoro di affinamento di tutti i suoi aspetti. Grazie a nuovi pistoni, bielle e un albero motore ridisegnato, ora la compressione è pari a 10,5:1 (precedentemente 10,1:1), ma questo non è il solo elemento che genera le nuove prestazioni e il nuovo carattere di questo motore. Anche l’air box è stato ridisegnato, i cornetti di aspirazione sono più lunghi e i condotti ridisegnati; infine, anche l’impianto di scarico si rinnova, perde la valvola parzializzartice e il silenziatore è più “libero”. Insomma… un bel lavoro, soprattutto mirato a garantire una ancora migliore predisposizione ad offrire il meglio di sé fin dai bassi regimi, a tutto vantaggio di una sensazione di potenza e sfruttabilità anche in ottica off-road.
Come va
Honda ha deciso di farci conoscere questa moto nel contesto dell’inaugurazione della nuova scuola di fuoristrada, la True Adventure Offroad Academy, posizionata nella zona strategica del Piacentino, per l’esattezza a Carpaneto Piacentino dove il territorio è perfetto per vivere la passione del fuoristrada, anche a bordo delle maxi-enduro. Una presentazione al 90% in off-road per mettere in mostra l’attitudine fuoristradistica della versione con ruota anteriore da 21” e, in più, con il plus delle sospensioni elettroniche.
Per fare un po' di fuoristrada non si possono che apprezzare la ruota anteriore da 21 e le sospensioni dalla lunga escursione. Rispetto all’Africa con la ruota da 19” ci sono 20mm in più, sia davanti sia dietro. Può sembrare poco, ma in realtà questo fa una discreta differenza visto che c’è più margine per offrire un migliore assorbimento delle buche e una migliore progressione per gestire i trasferimenti di carico che comunque sono belli importanti.
Il bello di questa ES è proprio nella sottile intelligenza del sistema che in primo luogo tiene conto dell’assetto e lo mantiene sempre costante, con le altezze giuste grazie al precarico gestito elettronicamente e anche in base alla scelta del pilota che può gestire molti aspetti relativi alla risposta delle sospensioni in base al proprio stile di guida.
Percorrendo una bella strada sterrata il sistema interviene sui freni idraulici in base a mille fattori: la velocità, l’apertura del gas, cosa stanno facendo le sospensioni in un preciso momento e sulla base di tutte le informazioni sceglie di aprire o chiudere i freni idraulici per garantire la classica sensazione di essere su un tappeto volante. La sensazione è quella di “galleggiare” sullo sterrato e c’è una bella progressione nei trasferimenti di carico visto che le perdite di aderenza sono decisamente “telefonate”. Unica accortezza è quella di non forzare troppo, soprattutto in frenata; è chiaro che il peso c’è, soprattutto per la versione con il DCT e se la violentate troppo la sensazione, soprattutto sull’anteriore, peggiora un pelo. In realtà questa sensazione deriva dal fatto che spesso ci si dimentica di essere a bordo di una moto di queste dimensioni e viene voglia di guidarla come una enduro sportiva.
Le sensazioni sul motore sono ottime. Se rispetto alla versione precedente la potenza è la stessa, il 7% in più di coppia si fa sentire soprattutto in termini di prontezza al comando del gas, soprattutto quando serve. Il motore parte prima, la coppia massima è 750giri più in basso e questo aspetto condiziona positivamente tutta la gestione della moto, anche quando il terreno si fa più brutto e difficile. Nel complesso una gran bella sensazione che va a braccetto con la ciclistica sincera della moto.
Prezzi e accessori
I prezzi della nuova Honda Africa Twin 1100 con ruota da 21” moto partono dai 15.290 della manuale, la “rossa”, con sospensioni tradizionali, meccaniche, quella rossa; poi 16.290euro per la ES manuale, nera o tricolore; infine 17.490euro per l’Africa Twin 1100 ES con sospensioni elettroniche e il cambio DCT.
Poi ci sono gli accessori, Honda offre 4 pacchetti distinti che vanno incontro alle differenti esigenze della clientela. Quattro pacchetti, il RALLY, l’Adventure, l’Urban oppure il Touring Pack. Ogniuno di loro è cumulabile con gli altri inquanto non ci sono sovrapposizioni e, volendo, è possibile arricchire la nuova Africa Twin 2024 anche in questa versione con ruota da 21” con il classico di tutto di più.
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Gabor66, Alessandria (AL)Questa è l'Africa Twin "definitiva", ovviamente con il 21" anteriore . . . . .
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ChillRide, Genova (GE)finalmente si parla della L3 ES (anche DCT) Mi sarei aspettato una gommatura un pò più offroad delle Karoo Street. Magari Pirelli Skorpion STR...considerata la versione. per il resto, gran bella moto