TEST Triumph TF 250-X: un concentrato di soluzioni uniche. Come va? [VIDEO e GALLERY]
Il mondo del fuoristrada, e in particolare del motocross, è diventato, negli ultimi 12 mesi, un luogo in cui molte nuove aziende hanno puntato i loro riflettori.
Una su tutte Triumph, che dopo anni di sviluppo in sordina, se ne è uscita con un prodotto che tutto sembra tranne che una prima versione inedita.
Sicuramente i centocinquanta prototipi sviluppati pre serie e il pool di tester come Carmichael, Desalle e Cervantes, hanno fatto in modo di poter presentare una moto che pare portare in dote molto storie ed esperienza pregressa.
Dopo la presentazione in Florida abbiamo avuto l’opportunità di provarla qui in territorio italiano e di scoprirla in ogni minimo particolare.
A livello estetico è ben riuscita. Proporzionata nelle forme e rifinita veramente bene con saldature al top della categoria. Sotto il punto di vista ingegneristico è rivoluzionaria. Dovunque vada a cadere l’occhio si trovano dettagli tecnici molto interessanti.
Partendo dal telaio che è un “ibrido” la parte del canotto infatti è pressofusa e riprende l’idea di un mono trave mentre la parte centrale è saldata ai lati ed è a tutti gli effetti un perimetrale.
Insomma un mix inedito di tecnologie che però a livello di guida impressiona per stabilità sul veloce e precisione in inserimento curva. Una vera opera d'arte, svuotato ed alleggerito in ogni dove per poter perseguire l’obiettivo che Triumph con questa TF 250-X si è preposta all’inizio, e cioè il miglior rapporto peso potenza. Con il pieno infatti la bilancia si ferma a 104 kg.
Il serbatoio tiene 7 litri di carburante, per un penso finale, a secco di meno di 100 kg. Incedibile. La potenza dichiarata è di 48 cavalli che vengono generati da un motore 250 cc a 4 tempi monocilindrici. Le misure vitali sono 78 mm di alesaggio e 52,3 mm di corsa.
Dimensioni che favoriscono quella che è la coppia ai medi regimi piuttosto che l’allungo. Infatti, è proprio lì a metà che questa piccola 250 ci ha sbalorditi, un motore veramente pieno con un cambio marcia veramente invidiabile.
La potenza in alto però non manca dato che sono state adottate tantissime soluzioni tecniche degne di nota come un pistone in alluminio forgiato con riporto in carbonio e 4 valvole in titanio.
A livello di elettronica è presente una centralina Athena con impianto elettrico dedicato. Due mappe, traction control, launch control e quick shifter tutto selezionabile dal manubrio.
Le sospensioni sono Kayaba con una forcella da 48 mm di diametro e 310 mm di escursione all’anteriore ed un mono da 305 mm di escursione al posteriore, tutte chiaramente regolabili. I freni, così come il comando frizione, idraulico, sono firmati Brembo.