Un mese con... CFMOTO 700CL-X. 4/4 - in conclusione
Arriviamo quindi a tirare le somme di questo nostro long test in sella alla CFMOTO 700CL-X, che ci ha sinceramente stupito per la qualità della dotazione e delle finiture. Un mezzo che già di suo rappresenterebbe un prodotto maturo e di buon livello, e che sale addirittura di categoria nel momento in cui si prende in considerazione il prezzo.
Andiamo con ordine: in città la 700CL-X è perfettamente a suo agio. Agile, accessibile grazie a una sella relativamente bassa e soprattutto facile da guidare per una risposta del motore molto dolce. La mappa Eco è forse un po' troppo diluita, ma aiuta sui fondi più scivolosi; con la Sport la CFMOTO diventa invece più guizzante e divertente, con il contorno di un bel rumore allo scarico vivace e grintoso. Unico (relativo) limite, sospensioni un po' sul sostenuto nella taratura, che sui fondi più accidentati non copiano alla perfezione le asperità.
L'autostrada non è esattamente il contesto più adatto a una moto come la 700CL-X, ma è un buon test per verificarne alcuni aspetti non sempre scontati. La posizione di guida - comoda e accogliente per tutte le taglie - che non stanca nemmeno su distanze rilevanti, a dispetto però di un motore che invece, rapportato corto, tende a girare un po' alto penalizzando un po' la moto sotto il piano di consumi e vibrazioni. Lode per il cruise control, non raffinatissimo nell'intervento rispetto a modelli più costosi e sofisticati, ma che comunque addolcisce un po' la... tortura del trasferimento autostradale.
Sul misto la CL-X diventa molto gustosa, perché l'assetto bello sostenuto in questo caso è un plus non indifferente, che la rende dinamica e coerente anche quando si inizia a spingere un po'. Merito delle sospensioni ma anche delle Pirelli MT60RS scelte come gommatura di primo equipaggiamento. Bene anche il motore, ottimo nella spinta e nella voce allo scarico, e lode per il cambio che, dopo un po' di rodaggio iniziale, è arrivato a livelli davvero ottimi.
Non ci resta che invitarvi a provarla. La rete di distribuzione è in gran parte condivisa con Kymco, quindi... sapete dove trovarla!
3 - Sul misto
Terza puntata della prova a lungo termine dedicata alla CFMOTO 700CL-X, dove finalmente ce la godiamo nell'ambiente a lei più congeniale: il misto di montagna. Situazione in cui la scrambler/café racer/naked della Casa cinese se la cava alla grandissima grazie a una ciclistica equilibrata, a un motore gustoso e a una posizione di guida ben studiata.
Andiamo con ordine: la ciclistica, forte di sospensioni dalla taratura bella sostenuta, è precisa e gratificante, offre un gran bel sostegno in frenata e a centro curva, e solo sui fondi più sconnessi mostra qualche limite in fatto di comfort e tenuta di strada. Sa far divertire davvero tanto sul misto più tormentato, tanto da causare problemi di... luce a terra nelle pieghe, anche grazie alla lodevole scelta delle Pirelli MT 60RS come gomma di primo equipaggiamento. Bene anche i freni, potenti anche se con un mordente un po' diluito: chi ha più esperienza vorrebbe forse un'azione iniziale più marcata, ma la moto è destinata anche a motociclisti meno esperti e quindi ci sta che la risposta sia prudenziale. Anche perché tirando la potenza poi esce, e soprattutto basta un semplice cambio di pastiglie con soluzioni più aggressive per cambiare faccia all'impianto.
Il motore è ottimo se usato in sport, capace di una bella spinta in uscita di curva (anche se il peso, non contenutissimo, fa probabilmente sembrare la coppia un po' inferiore al valore reale) e soprattutto di una voce grintosa e affascinante. In Eco asseconda la guida più rilassata, ma soprattutto se caricate il passeggero (che deve accontentarsi di una sella un po' striminzita e soprattutto della sola cinghia per tenersi) la risposta si fa un po' pigra.
Giudizio quindi completamente positivo, che va a sommarsi alle valutazioni già espresse negli ambiti cittadino e delle strade a scorrimento veloce. Appuntamento quindi all'ultima puntata per una valutazione complessiva!
2 - In autostrada
Seconda puntata della nostra prova di durata con la CFMOTO 700CL-X, che abbiamo sottoposto inizialmente al test in ambiente urbano per poi allontanarci e puntare dritti verso l'autostrada. Un contesto sicuramente poco adatto al genere di moto, una commistione di elementi scrambler, power cruiser e naked, ma che ci ha permesso di evidenziarne il comportamento in alcuni frangenti diversamente poco facili da replicare.
Iniziamo dalla posizione di guida, che si rivela comoda e che si mantiene anche a lungo senza stancarsi troppo. Naturalmente bisogna registrare la totale assenza di protezione aerodinamica, naturale su una moto di questa tipologia, ma che non infastidisce più di tanto viste le velocità di crociera che la CL-X consiglia implicitamente. C'è qualche vibrazione che filtra su manubrio e pedane, ma di frequenza bassa e poco fastidiosa, dovuta soprattutto al fatto che la rapportatura corta, pensata per rendere la 700CL-X più brillante in città e sul misto, porta il bicilindrico parallelo a girare un po' alto in prossimità del limite nazionale di velocità.
I consumi quindi salgono un po' rispetto alla media dichiarata, ma l'autonomia rimane più che dignitosa: anche tirando il collo alla CFMOTO si percorrono comunque 150/160 km, distanza dopo la quale comunque una sosta per bere un caffé e sgranchirsi ci sta più che bene. Ottimo il cruise control (che si attiva solo fino a 130 km/h, per evitare tentazioni pericolose...) che si rivela piacevolmente morbido nell'azione quando deve riportare alla velocità impostata dopo un rallentamento.
Ma basta con la parte noiosa: la prossima puntata tratta del comportamento sul misto, dove ci aspettiamo grandi cose dalla CFMOTO 700CL-X. Seguiteci!
1 - In città
La nuova CFMOTO 700CL-X è appena arrivata in Italia; ve l'abbiamo presentata pochi giorni fa. Ora è arrivato il momento di metterci le mani sopra, cosa che facciamo con il nostro format "Un mese con", prova di durata in cui mettiamo alla prova la moto in diversi contesti per verificarne i punti di forza e gli eventuali difetti negli scenari di uso più consoni a ciascun modello.
Iniziamo a dire che la CL-X Heritage supera subito le aspettative, con un livello di finitura molto elevato e sicuramente superiore alla media del segmento, allontanandosi dallo stereotipo dei prodotti cinesi. La linea, certo, non è originalissima - i richiami a modelli europei sono evidenti - ma ovunque si posino lo sguardo o le mani si notano componenti di qualità. E la voce allo scarico, nonostante si tratti di un bicilindrico parallelo, è piena e grintosa grazie a una fasatura irregolare che lo rende anche bello pieno di coppia ai medi regimi..
In città si apprezzano l'agilità e la facilità: si sguscia nel traffico sicuri e senza impacci. Bene il motore, soprattutto con la mappa Sport, e bene anche ciclistica e la gommatura. La gestione elettronica non è affatto male, si nota solo qualche leggero ritardo nell'azione rispetto alle proposte più recenti e sofisticate.
Ma una moto del genere non è nata per girare solo in città, per cui via, verso l'autostrada e ambienti più... liberi e consoni.
-
Marc.56, Soleto (LE)Bella moto, ben rifinita, ottima qualità, l'adventure è la mia preferita
-
Gibix, Casnate con Bernate (CO)poche balle, è una bella motoretta, fatta bene, accessoriata più di quanto basti (trovo lodevole il cruise control limitato a 130km/h). per il neofita e motociclista meno smaliziato la scelta giusta. si potrebbe obbiettare per il peso, anche se 190 chilogrammi non sono certo una esagerazione, ma purtroppo oggi sembra che a nessuna casa importi più di tanto, l'importante è infarcire ogni nuovo modello con sempre più inutili ammenicoli possibili.