Un mese con... CFMOTO 450CL-C. Ep3: Sulle curve/Conclusioni! [VIDEO]
Terzo e ultimo episodio del nostro "Mese con" la CFMOTO 450CL-C, la cruiser cinese che nel primo video abbiamo portato in città e mostrato nei suoi dettagli (video e articolo cui vi rimandiamo anche per sapere tutto dal punto di vista tecnico sulla 450CL-C), mentre nel secondo ne abbiamo saggiato le capacità di divertirci e coccolarci durante una classica gita fuoriporta. In quest'ultimo video con la cruiser di CFMOTO lo scenario cambia, andiamo sui Monti Nebrodi dove le curve non mancano e si può avere un'idea piuttosto centrata del grado di divertimento che una moto può regalare, a prescindere dal suo segmento di appartenenza. Come al solito qui in basso trovate anche un'analisi tecnica della moto con tutti i suoi dati caratteristici.
Come è fatta: il motore
La piattaforma della 450CL-C è in parte condivisa con le sorelle che sfruttano il medesimo propulsore: il bicilindrico in linea frontemarcia di 449cc, dotato di raffreddamento a liquido, quattro valvole per cilindro, fasatura a 270° per avere un sound e un'erogazione più simile a quella di un V di 90°, accoppiato a un cambio a sei rapporti gestiti da una frizione assistita e antislittamento. La potenza massima è di 32,5 kW (44,2 CV) a 9.000 giri/min e la coppia massima è pari a 42,2 Nm a 6.250 giri/min, valori in linea con le unità di cui sono dotate la 450NK e la 450SR e che permettono la guida con patente A2.
Da notare l'adozione di una trasmissione finale a cinghia dentata in gomma: un elemento in pieno stile cruiser e che garantisce non soltanto assenza di manutenzione ma anche una maggiore fluidità alla trasmissione. I tagliandi di questo propulsore sono previsti ogni 5.000 km con la sostituzione dei 2,5 kg circa di olio motore, mentre il controllo del gioco valvole è previsto ogni 40.000 chilometri. Le prestazioni dichiarate vedono una velocità massima di 153 km/h e un consumo medio di 22 km/h secondo ciclo WMTC. Le gestione elettronica si limita al Traction Control, disinseribile attraverso il dashboard.
La ciclistica
Un classico telaio in acciaio è l'ossatura della 450CL-C con il resto della ciclistica dotata di una forcella USD con steli da 37 mm (non regolabile) che regala 135 mm di escursione e di un monoammortizzatore progressivo al posteriore (regolabile nel precarico). I cerchi da 16 pollici, come richiede il genere cruiser, vestono pneumatici da 130/90 all'anteriore e 150/80 al posteriore: come primo equipaggiamento sono stati scelte le cinesi CST il cui disegno ricorda un po' le Dunlop D404.
L'impianto frenante vede un singolo disco anteriore da 320 mm morso da una pinza JJuan a quattro pistoncini ad attacco radiale, mentre dietro il disco è di 220 mm, con pinza a pistoncino singolo: ovviamente presente l'ABS a doppio canale. Il peso a vuoto è di 174 kg, mentre un dato che farà felice chi desidera una moto facile e accessibile è quello dell'altezza da terra della sella: soltanto 690 mm.
Design, Dotazione e prezzo
La linea della CL-C è gradevole, a parere di chi scrive, e si inserisce pienamente nel segmento delle cruiser. Belli alcuni dettagli come il doppio scarico sovrapposto, il colpo d'occhio sul ponte di comando che fa apprezzare le buone finiture e l'assenza di cadute di stile. Da notare il tappo del serbatoio (da 12 litri) chiuso da chiave e cromato, le verniciature brillanti, l'abbondanza di metallo nei parafango e in generale la cura costruttiva, oltre ai cerchi che mimano i raggi con le loro razze spazzolate.
Bella inoltre la finitura del bicilindrico con delle finte alette e con una targa che ricorda l'anno di fondazione di CFMOTO, con il radiatore che è una presenza discreta e non ingombrante dal punto di vista dello stile. La sella in due pezzi con una semplice cinghietta per il passeggero fa immediatamente capire che l'adesione ai canoni cruiser è piuttosto serrata, così come per quanto riguarda la posizione della chiave di contatto a fianco del motore, con il bloccasterzo spostato dove era un tempo, a fianco del cannotto di sterzo.
Sul piano della dotazione non mancano leve al manubrio regolabili, impianto di illuminazione Full LED, doppia presa USB (un po' nascosta, in verità, in zona cannotto di sterzo) e uno strumento TFT circolare da 3,6 pollici che non soltanto reca tutte le informazioni necessarie compresi i consumi medi e instantanei, ma è anche l'interfaccia per la connettività bluetooth tramite l'app CFMOTO RIDE.
La CFMOTO 450CL-C è disponibile nella colorazione Nebula Black a 5.790,00 euro f.c., un prezzo competitivo rispetto a molte delle sue concorrenti dirette.
Come va tra le curve?
Certo, è una cruiser: questo però non vuol dire noiosa. Tutte le moto, quando le metti tra le curve, regalano dei sorrisi a prescindere dall'andatura, basta lasciarsi cullare tra le curve e incasellare la propria moto nel giusto segmento non pretentendo da una cruiser mid range le performance di una naked da 90 cavalli.
Detto questo, chi scrive è rimasto molto piacevolmente impressionato dalla 450CL-C anche in quest'ultimo frangente. Fatta la tara a una posizione di guida tutt'altro che sportiva ma non esasperata nel suo spirito cruiser e a dispetto di una gommatura anteriore oversize con la sua sezione di 130 mm, la moto è agile, reattiva ma non nervosa, neutra e controllata in ingresso di curva dove non tende a cadere dentro la svolta o a sottosterzare. Allo stesso tempo il manubrio è leggero e risponde rapidamente alla volontà del pilota, anche nei cambi di inclinazione che sono rapidi il giusto e aiutati da sospensioni controllate e mai in affanno.
Piuttosto, la più volte citata risposta tendente al rigido del mono posteriore in questi contesti è un vantaggio per il rigore e la direzionalità della moto. Meno quando si affrontano giunzioni dell'asfalto e sconnessioni in rapida sequenza, dove è meglio chiudere il gas se si procede di fretta. Peccato, perché le capacità di inclinazione non sono disprezzabili per un uso spensierato, perlomeno in solitaria.
La facilità di guida è accentuata dal carattere del motore, col suo bel sound di scarico riflesso dall'asfalto durante le pieghe a destra: nonostante la potenza non furibonda ha tanta di quella qualità nell'erogazione da permettere nelle curve sia una guida di coppia, in quinta e sesta marcia, che allegri siparietti da terza o seconda dove si arriva a sfruttare anche l'allungo. Insomma, il bicilindrico non obbliga a un'unica condotta di guida e il suo eclettismo è sottolineato da consumi decisamente favorevoli: alla fine della nostra giornata tra le curve abbiamo doppiato la boa dei 27 km/l, segno che non c'è bisogno di tirare i rapporti per divertirsi ma, se serve, il motore allunga senza murare fino al limitatore.
Quasi da power-cruiser l'impianto frenante, capace di rallentare con decisione ma infaticabile anche dopo ripetute e frequenti frenate lunghe. Il disco anteriore è perfino capace di far fischiare il gommone da 130 in frenata, mentre quello posteriore è molto modulabile ma utilissimo per correggere la traiettoria e bilanciare la forza frenante: inutile il "trick" di utilizzarlo come controllo di trazione, principalmente perché il Traction Control di serie funziona benissimo ed entra in funzione soltanto nelle vere emergenze, senza generare inutili seghettamenti dell'erogazione in uscita di curva. L'ABS, inoltre, è molto ben tarato: poco invasivo e dalla progressività esemplare.
Conclusioni
Difficile non entrare in sintonia con la 450CL-C. Accessibile, neutra nella guida e quindi adatta un po' a tutti, parca nei consumi e ben dotata dal punto di vista elettronico e motoristico. Con un'ergonomia comoda e con una trasmissione di calore alle gambe trascurabile, la pensiamo come ottima compagna di tutti i giorni e protagonista di gite fuoriporta anche a lungo raggio e con un certo gradimento per le curve.
In questo mese, dove la convivenza a lungo termine fa emergere anche i lati più caratteriali della moto, ne abbiamo apprezzato la costanza di rendimento e la qualità intrinseca che pervade un po' tutta la moto e come limiti non possiamo che puntare il dito sulla mancanza del cruise control, la sospensione posteriore dalla taratura piuttosto rigida e veramente poco altro come la posizione delle prese USB, occultate dietro il cannotto di sterzo ma non sempre raggiungibilissime. Non possiamo affatto considerare difetti quelle che sono invece delle caratteristiche proprie del segmento: il bloccasterzo sul cannotto, l'assenza di maniglioni per il passeggero e la sua sella non particolarmente grande, in quanto rispondono a precisi requisiti del genere.