Un mese con... CFMOTO 450CL-C. Ep1: Portiamola in città!
Una delle novità più rilevanti che CFMOTO ha portato a EICMA 2023 è stata la 450CL-C: una moto che - adesso possiamo dirlo - avevamo "intravisto" (andate al minuto 17...) durante una visita a Modena 40, l'R&D europeo di CFMOTO fondato e diretto da Carles Solsona, cui dobbiamo anche il design della cruiser cinese.
Si tratta di una moto che non fa certamente mistero di voler conquistare i cuori di chi ama una guida rilassata, fluida, di chi non vuole rinunciare al piacere di una gita fuori porta ma che certamente ama anche il look classicamente "americano" proprio di questo segmento, e che quindi deve in qualche modo soddisfare un utilizzo trasversale. Per questa ragione l'abbiamo portata con noi per un mese e messa alla frusta in tre scenari diversi: la città, la gita fuori porta e le curve. Tre contesti che faranno emergere in pieno tutta la personalità della 450CL-C e che ci permetteranno di darvi delle impressioni centrate su ogni aspetto. Qui vi diamo una panoramica su come è fatta e su come va in città: non perdetevi gli altri due video!
Come è fatta: il motore
La piattaforma della 450CL-C è in parte condivisa con le sorelle che sfruttano il medesimo propulsore: il bicilindrico in linea frontemarcia di 449cc, dotato di raffreddamento a liquido, quattro valvole per cilindro, fasatura a 270° per avere un sound e un'erogazione più simile a quella di un V di 90°, accoppiato a un cambio a sei rapporti gestiti da una frizione assistita e antislittamento. La potenza massima è di 32,5 kW (44,2 CV) a 9.000 giri/min e la coppia massima è pari a 42,2 Nm a 6.250 giri/min, valori in linea con le unità di cui sono dotate la 450NK e la 450SR e che permettono la guida con patente A2.
Da notare l'adozione di una trasmissione finale a cinghia dentata in gomma: un elemento in pieno stile cruiser e che garantisce non soltanto assenza di manutenzione ma anche una maggiore fluidità alla trasmissione. I tagliandi di questo propulsore sono previsti ogni 5.000 km con la sostituzione dei 2,5 kg circa di olio motore, mentre il controllo del gioco valvole è previsto ogni 40.000 chilometri. Le prestazioni dichiarate vedono una velocità massima di 153 km/h e un consumo medio di 22 km/h secondo ciclo WMTC. Le gestione elettronica si limita al Traction Control, disinseribile attraverso il dashboard.
La ciclistica
Un classico telaio in acciaio è l'ossatura della 450CL-C con il resto della ciclistica dotata di una forcella USD con steli da 37 mm (non regolabile) che regala 135 mm di escursione e di un monoammortizzatore progressivo al posteriore (regolabile nel precarico). I cerchi da 16 pollici, come richiede il genere cruiser, vestono pneumatici da 130/90 all'anteriore e 150/80 al posteriore: come primo equipaggiamento sono stati scelte le cinesi CST il cui disegno ricorda un po' Dunlop D404.
L'impianto frenante vede un singolo disco anteriore da 320 mm morso da una pinza JJuan a quattro pistoncini ad attacco radiale, mentre dietro il disco è di 220 mm, con pinza a pistoncino singolo: ovviamente presente l'ABS a doppio canale. Il peso a vuoto è di 174 kg, mentre un dato che farà felice chi desidera una moto facile e accessibile è quello dell'altezza da terra della sella: soltanto 690 mm.
Design, Dotazione e prezzo
La linea della CL-C è gradevole, a parere di chi scrive, e si inserisce pienamente nel segmento delle cruiser. Belli alcuni dettagli come il doppio scarico sovrapposto, il colpo d'occhio sul ponte di comando che fa apprezzare le buone finiture e l'assenza di cadute di stile. Da notare il tappo del serbatoio (da 12 litri) chiuso da chiave e cromato, le verniciature brillanti, l'abbondanza di metallo nei parafango e in generale la cura costruttiva, oltre ai cerchi che mimano i raggi con le loro razze spazzolate.
Bella inoltre la finitura del bicilindrico con delle finte alette e con una targa che ricorda l'anno di fondazione di CFMOTO, con il radiatore che è una presenza discreta e non ingombrante dal punto di vista dello stile. La sella in due pezzi con una semplice cinghietta per il passeggero fa immediatamente capire che l'adesione ai canoni cruiser è piuttosto serrata, così come per quanto riguarda la posizione della chiave di contatto a fianco del motore, con il bloccasterzo spostato dove era un tempo, a fianco del cannotto di sterzo.
Sul piano della dotazione non mancano leve al manubrio regolabili, impianto di illuminazione Full LED, doppia presa USB (un po' nascosta, in verità, in zona cannotto di sterzo) e uno strumento TFT circolare da 3,6 pollici che non soltanto reca tutte le informazioni necessarie compresi i consumi medi e instantanei, ma è anche l'interfaccia per la connettività bluetooth tramite l'app CFMOTO RIDE.
La CFMOTO 450CL-C è disponibile nella colorazione Nebula Black a 5.790,00 euro f.c., un prezzo competitivo rispetto a molte delle sue concorrenti dirette.
Come va in città
Nel contesto urbano una delle qualità più richieste è l'accessibilità: sella bassa, motore pastoso e progressivo, comandi morbidi e sospensioni che assorbono bene le asperità nel più classico casa-ufficio o nella "gita" al bar dell'aperitivo. In questo contesto la CL-C si è mostrata molto ben dotata e confortevole. Partiamo dalla posizione di guida non esasperata in senso cruiser: i piedi sono in avanti, sicuro, ma nessuna posa scomoda o eccessiva, le mani poggiano naturalmente sull'ampio manubrio e la schiena non è in una posizione innaturale. Facilissimo poggiare i piedi a terra e buona in complesso l'abitabilità anche per chi fosse più alto del vostro tester (173 cm).
Ridottissime le vibrazioni, trascurabile e non fastidiosa la trasmissione di calore dal motore o dallo scarico (test effettuato a luglio in Sicilia...) e un applauso al motore che seppur di ridotta cilindrata regala invece una bella verve alla CL-C tra un semaforo e l'altro, mentre se si procede a gas parzializzato e a bassa andatura risulta regolare e più che progressivo. Ottimo lavoro. Sul piano delle sospensioni, la forcella è ben controllata ma confortevole, mentre al retrotreno il mono appare un po' rigido nella risposta nelle asperità impulsive o in rapida sequenza e qualche colpetto è da mettere in conto.
Difficile far entrare in funzione l'ABS, ottimamente tarato, perché i freni sono modulabili e, parlando di comandi, una menzione speciale va alla frizione morbidissima e per nulla affaticante. Sul piano della guida ci troviamo in sella a una moto neutra e poco impegnativa, dove il peso è talmente in basso e il braccio di leva così ampio che ogni manovra è possibile, anche la classica inversione a "U" senza mettere i piedi a terra: insomma, una moto che in città è senza dubbio promossa, grazie anche a dei consumi rilevati di circa 22,5 km/l in un percorso urbano di circa 70 km.
Resta da vedere come se la cava in una gita fuori porta e nelle strade tortuose, i due video arrivano tra poco!
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Capobutozzi1, Roma (RM)A me non piace e il differenziale di presto con un marchio "vero" non è insormontabile.
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chapeau73, Mezzago (MB)Vai piano, che sei a Catania che li guidano come i pazzi!!!