Yamaha XSR700 XTribute: TEST, omaggio al mito XT
Chi non ricorda la meravigliosa Yamaha XT500 dell'81 (guarda lo speciale di Nico Cereghini) col serbatoio in alluminio contornato dal filetto rosso? Negli anni è diventata una vera icona dell'emergente nicchia delle enduro stradali. Nel 2019 Yamaha le rende omaggio, non con una nuova versione, ma con un allestimento speciale della apprezzata XSR700 che si chiama per l'appunto XTribute XSR700 e entra di diritto nella collezione Faster Sons di Yamaha.
La base è dunque il bicilindrico CP2 da 689 cc che spinge anche la nuovissima XTZ700 Ténéré, inserito nella ciclistica con telaio in acciaio di quella XSR700 che tanto ci è piaciuta nella nostra comparativa delle classiche. La XTribute però cambia anche nelle sovrastrutture e figura quindi a ragione nei nostri listini come modello che si affianca alla XSR classica.
Cambia infatti la posizione di guida, con un manubrio più largo di 4 cm e una sella più alta di 3. Le pedane sono pensate specificamente per il fuoristrada, così come le gomme Pirelli MT60RS, che hanno un disegno tassellato che ricorda da vicino le rain da pista. Sono montate su cerchi da 17 e davanti troviamo un 120, dietro un enorme 180. Di marcata ispirazione fuoristradistica sono anche i soffietti sulla forcella, le leve e il manubrio verniciati in nero così come la protezione del serbatoio. Il faro posteriore a gemma - con luci LED - ricorda molto quello della XV 950, mentre lo scarico Akrapovič 2-in-1 verniciato in nero è (purtroppo) un accessorio. Troviamo poi la strumentazione nera e asimmetrica ripresa dalla XRS900. Il prezzo è di 8.490 euro.
Come va
La Yamaha XSR700 XTribute riprende quanto di buono, anzi di buonissimo, abbiamo già visto in sella alla XSR700. E' una moto facile, agilissima, perfetta per iniziare. Ma sa accontentare anche i palati fini: nel misto è davvero efficace, frena forte e ha un motore tra i più riusciti sul mercato. Riprende senza uno strappo da 2.000 giri e allunga fino a 10.500. E' pieno a metà, fa un bel rumore ed è servito da un classico cambio giappo, preciso e leggero. Certo, non è una moto da viaggi in due. Il passeggero ci sta, ma non è comodissimo e c'è poco spazio per le eventuali borse. Ma la XSR nasce per far divertire senza costare una follia e ci riesce molto bene. Tra l'altro anche le finiture sono curate e la moto si presenta davvero ben realizzata.
Non potrebbe essere altrimenti, è pur sempre un tributo alla mitica XT500 col serbatoio cromato. Chi la può dimenticare?
Maggiori info
Luogo: Tortosa
Meteo: 25 gradi, sole
Tester: Andrea Perfetti (185 cm, 87 kg)
Abbigliamento:
Casco Xlite X502 Carbon
Giacca Tucano Urbano Bred
Jeans Tucano Urbano
Guanti Tucano Urbano
Maschera Scott
A me piace molto e il prezzo è giusto.
OT ma perchè anche Aprilia non fa un'operazione del genere? Negli anni '80 mi ha fatto sognare con grafiche originalissime. Perchè non ripropone quello stile su una bella media dal prezzo abbordabile?