Yamaha XMAX 300 Iron Max Bandertest, la prova interattiva
Lo avevamo preannunciato nelle scorse ore e ora è successo: Bandertest è online!
Di che si tratta? Come vi abbiamo già raccontato nei dettagli in questo articolo, Bandertest è il primo esperimento di video-recensione interattiva.
Nel corso della mattinata ve lo abbiamo proposto su Instagram e ora è disponibile anche sul nostro canale YouTube, per consentirvi di giocare ancora e ancora.
Guardate il video riportato qui sopra fino alla fine e scegliete cosa farmi fare in compagnia del mio Yamaha XMAX 300 Iron Max. Sarete voi a decidere come influire sullo svolgimento della mia prova!
Yamaha XMAX 300 Iron Max
Protagonista di questa esperienza in mia compagnia è lo Yamaha XMAX 300 Iron Max, allestimento speciale dell’XMAX 300 che avevamo già avuto modo di conoscere approfonditamente, in passato, con il nostro Luca Frigerio.
Nel mezzo di una gamma che si compone anche delle versioni 125 e 400, Iron Max, si distingue dalla variante standard per una serie di dettagli dedicati. A balzare all’occhio, innanzitutto, è la colorazione speciale: si chiama Sword Grey ed è disponibile unicamente per la linea Iron Max.
Nuova, poi, è la sella, dotata ora di un supporto lombare più esteso e di una serie di inserti in simil-alcantara con impunture a vista. La stessa finitura è stata adottata per il rivestimento esterno dei vani porta oggetti che si trovano nel retro dello scudo anteriore (altra novità).
Ancora, le pedane presentano nuovi poggiapiedi in alluminio, in grado di richiamare la cornice argentata che ora delimita il quadro strumenti, posizionato dietro al parabrezza. Il gruppo ottico posteriore presenta una finitura fumè e, sull’esemplare in prova, è presente anche il terminale di scarico firmato Akrapovič disponibile opzionalmente. Realizzato in titanio, è dotato di fondello in carbonio ed è presente a lisitino sia in versione nera opaca, che in un più naturale grigio non verniciato. A ricordare di essere in presenza di una versione speciale ci pensa, poi, la targhetta, posizionata nella parte frontale dello scudo, recante la dicitura “Iron Max”.
Tanta abitabilità ed equipaggiamento al TOP
Immutato, per il resto, è l’equipaggiamento di questo XMAX 300 Iron Max, se paragonato alla versione tradizionale. Resta, così, tanto spazio sotto la sella, con un vano in grado di ospitare ben due caschi integrali, e resta pure il sistema di apertura ed accensione Smart Key, che consente di accedere al mezzo e di metterlo in moto tenendo sempre la chiave in tasca.
Presente a bordo anche un sistema di traction control di serie, davvero utile per chi, lo scooter, lo usa tutti i giorni, magari con la pioggia e su fondi tutt’altro che perfetti. Uno strumento che consente di gestire con ancor più fiducia i 28 CV e 29 Nm di coppia massima assicurati dal monocilindrico 4T da 292 c.c. BlueCore che monta questo XMAX 300.
Sempre di serie, inoltre, è il sistema ABS, che si affianca ad un impianto frenante molto efficace ed in grado di rallentare in maniera sempre pronta e sicura i 179 Kg di peso che questo Iron Max fa segnare con il pieno di benzina.
Sempre a suo agio
Lo state vedendo e lo rivedrete nella nostra speciale prova interattiva: a colpire più di tutto, di questo XMAX 300 Iron Max, è il suo equilibrio complessivo. Che vogliate usarlo per andare al lavoro, macinando chilometri in tangenziale, in città, magari in due, per una gita fuori porta o, addirittura, per una scappata in pista (ok, questo forse è un po’ troppo, anche se l’abbiamo fatto davvero!), l’XMAX 300 si dimostra sempre a suo agio. Protegge il giusto, sia con lo scudo anteriore che con il parabrezza, senza risultare troppo ingombrante.
Resta uno scooter agile, anche in città, ma la sensazione di stabilità che la sua ciclistica è in grado di restituire, gli permette un piglio quasi motociclistico, nei percorsi guidati. È qui che spicca la forcella, derivata, appunto, dalle moto “vere” della gamma di Iwata, e una neutralità nell’assetto che fa rima con divertimento. Ma l’XMAX è e resta soprattutto uno scooter, con tutto ciò che ne consegue, in termini di praticità.
Sotto la sella c’è spazio non soltanto per due caschi integrali, ma anche per due voluminosi sacchetti della spesa e per una borsa di medie dimensioni. Il doppio ammortizzatore posteriore assicura un ottimo sostegno, nel caso si viaggi in due, consentendo di destreggiarsi nei percorsi urbani, anche a pieno carico, senza che l’assetto sia messo in crisi da trasferimenti di carico eccessivi.
Equilibrato anche nel prezzo
Un perfetto bilanciamento che si riflette anche nel prezzo. L’XMAX 300 Iron Max costa 400 euro in più della versione base e si attesta a 6.190 Euro, esattamente nel mezzo fra i 5.190 Euro della versione 125 e i 7.190 Euro del più potente 400.
riassumo così le mie impressioni.
Pregi: - comodità sella e posizione di guida: il fatto di poter regolare il manubrio è fantastico e la sella è di ottima qualità.
- Maneggevolezza e peso: sembra di guidare un 150 la doppia piastra alla forcella si sente, scende in piega da solo e ha una bella sensazione all anteriore
- Spazio sotto sella e porta oggetti: nota negativa, il porta oggetti di sinistra è quello con chiave.
- Protezione dall' aria: anche in caso di pioggia è molto protettivo con parabrezza alto.
- Sistema keyless: funziona benissimo (yamaha su questo è avanti)
- Consumi: fino a 110 km/h i consumi sono eccellenti.
- Giunzione motore telaio: penso che yamaha abbia fatto un ottimo lavoro ha una doppia piastra con silent block che tengono il motore sempre al centro del telaio (questo giova alla guida)
Difetti: - Freni sono pessimi e spugnosi, con il passeggero bisogna davvero fare tanta forza sulla leva
- ABS e traction control: mai visto un sistema che lavora peggio (ci sarebbe da scrivere..) ma penso che sia davvero pericoloso. ABS che prima fa bloccare la ruota poi interviene - traction che a volte non si attiva nemmeno in derapata sulla polvere invece in presenza di buche fa singhiozzare il motore (in salite con fondo sconnesso è pericoloso)
- verniciatura telaio: pessima molti punti di ruggine dopo pochi mesi di utilizzo
- Sospensioni: Molto economiche forcella e ammortizzatori vanno spesso a pacco con conseguenti rumori strani (peso 85kg)
- Altezza da terra: il motorino tocca spesso a terra con avvallamenti minimi (non in piega)
- Fari: anche essendo stupendi la luce diffusa è davvero scarsa
- Carenature: vi sono parti molto sensibili che sono verniciate (pedane etc..) con conseguente ed ovvio danneggiamento estetico nel tempo.
L' ho venduto e non lo ricomprerei
ritengo valido questo progetto ma sicuramente può essere migliorato con un poco.
A mio avviso non vale i soldi che costa.
molti componenti sono di scarsa qualità (bisognerebbe capire dove lo fabbricano)