Zero SR/S Moto elettrica a lungo raggio
Dopo l’ottima accoglienza avuta con la SR/F, Zero Motorcycles presenta la versione carenata denominata SR/S, che grazie alle migliori doti di protezione e accoglienza per il pilota, amplia i possibili campi di utilizzo di questa moto, pur mantenendo le ottime caratteristiche dinamiche della sorella naked.
Lo stile della nuova Zero interpreta il tipico pensiero motociclistico della “forma – funzione” arricchendolo con una ricerca estetica che prende spunto dal mondo aeronautico. Le linee tese e geometriche della SR/S sono state modellate in galleria del vento, ispirandosi a quelle di un aereo, questo ha portato a disegnare le carene in modo da offrire un ottimo compromesso tra efficienza aerodinamica e protezione dall’aria.
Anche l’ergonomia è stata modificata di conseguenza, montando le pedane più in basso e alzando il manubrio, in maniera da offrire al pilota un confort maggiore, così come si troverà meglio accolto anche l’eventuale passeggero, grazie ad una sella più ampia e imbottita e a una coppia di pedane più basse e meno costrittive.
La qualità percepita al primo sguardo lascia perplessi, ad un livello buono per quanto riguarda assemblaggi e verniciature dei componenti, si contrappongono la modesta qualità di alcune plastiche e soprattutto la povertà del ponte di comando dove spicca un manubrio poco in linea con il posizionamento del modello, blocchetti elettrici non proprio ricercati e indicatori di direzione tradizionali (quelli a LED sono optional). Uno sforzo in più per una moto che nella versione "Standard" costa 22.080 Euro, che salgono a 24.340 per la "Premium", ce lo si potrebbe aspettare. Molto più allineata alla tecnologia insita in questa moto la strumentazione, ricca, leggibile e piacevole da consultare.
Motore
Il motore ZF 75-10, garantisce190 Nm di coppia e 110 cavalli, forte di una batteria agli ioni di litio da 14,4 kW/h (garantita 5 anni), con un innovativo raffreddamento ad aria che aumenta la la vita utile del propulsore.
La SR/S raggiunge i 200 km/h di velocità massima (autolimitata), mentre una singola carica garantisce fino a di 323 km (sfruttando il Power Tank opzionale che porta il peso da 229 a 234 kg), con un costo di circa tre Euro per la ricarica completa.
La cosa che però più stupisce è la velocità di ricarica: con la versione premium da 12 kW della SR/F può ricaricare la batteria da 0 al 95% di capacità in una sola ora. Sul modello standard da 3 kW servono invece 4 ore, su quello da 6 kW meno di un'ora e mezza.
La trasmissione, priva di frizione, è garantita da una cinghia, di conseguenza la manutenzione è praticamente nulla.
Telaio sospensioni e freni
Il telaio della SR/S ha una struttura a traliccio in tubi d’acciaio, mentre le sospensioni sono Showa, forcella SFF-BP da 43 mm regolabile nel precarico molla, compressione ed estensione, con una escursione utile di 120 mm. Medesime regolazioni per il mono, che però ha una escursione maggiore, 140 mm. I cerchi da 17 pollici sono gommati con pneumatici Pirelli Diablo Rosso III, 120/70 e 180/55.
L’impianto frenante è fornito dalla spagnola J.Juan, con doppia pinza radiale a 4 pistoncini e dischi da 320 mm anteriori, disco da 240 mm con pinza a singolo pistoncino posteriori. Non manca un sistema ABS MSC Bosch con funzionalità cornering.
Elettronica
Il controllo di stabilità è affidato all'elettronica, il "cervello" della Zero SF/R è il nuovo sistema operativo Cypher III, che dialoga e si integra con sistema Motorcycle Stability Control di Bosch. La naked californiana è la prima moto elettrica equipaggiata con l'MSC di Bosch, che unisce le funzioni di ABS, controllo di trazione e ripartizione della frenata anche in curva. Oltre alle quattro modalità di guida preimpostate (Strada, Sport, Eco, Pioggia) si possono programmare e configurare fino a 10 riding mode personalizzati per avere sempre la massima confidenza con la moto, in ogni condizione di guida e di asfalto.
Connettività
Come la sorella SR/F, anche la SR/S è una moto “connessa”: stato della moto, ricarica, condivisione dei dati di guida e upgrade di sistema, sono sempre consultabili e sotto controllo.La SR/F informa sullo stato della moto, segnala eventuali interruzioni nella ricarica e invia notifiche in caso di cadute o di spostamenti imprevisti; inoltre, la funzione "Trova la mia moto" consente ai proprietari di tenerla sempre sotto controllo. Inoltre è possibile controllare a distanza i parametri di ricarica, tra i quali i livelli di carica desiderati, notifica dello stato di carica (SoC), pianificazione del tempo di ricarica e monitoraggio della carica. Le notifiche consentono ai piloti di controllare ogni aspetto della ricarica, monitorando lo stato della batteria anche quando sono lontani dalla loro moto. I piloti possono raccogliere, rivivere e condividere tutti i dati dei loro viaggi grazie all'app dedicata, che permette di registrare posizione, velocità, angolo di inclinazione, potenza, coppia, SoC ed energia consumata/rigenerata. I piloti possono rivedere ogni viaggio e scegliere di caricare contenuti aggiuntivi per registrare e condividere tutta la loro esperienza. Nuovi aggiornamenti e funzionalità diagnostiche consentono al pilota di scaricare l'ultima versione del sistema operativo Cypher III, per garantire prestazioni ottimali e accedere a tutte le nuove funzionalità.
Come va
L’esperienza in sella ad una moto elettrica è sempre qualcosa di speciale, ma in sella a questa Zero si può parlare di speciale e divertente. Ci si fa mille problemi sull’autonomia, sul peso, giudicando a priori la dinamica e la funzionalità di un mezzo.Niente di più sbagliato, il solito consiglio “provare per credere” vale doppio con questa SR/S.
L’autonomia, con la batteria standard è di poco superiore ai 170 km, percorrenza che la rende adatta ad un utilizzo quotidiano per il tragitto casa ufficio, che studi di settore indicano in circa un decimo di questo chilometraggio, ma che ne permettono anche giri a medio raggio senza dover pensare a dove ricaricare la moto.
Se poi si pensa di voler utilizzare la SR/S anche per gite più impegnative in termini chilometrici, si può aumentare la capacità sacrificando il vano portaoggetti da 10 litri di capacità, posizionato all’interno del finto serbatoio carburante (molto pratico e comodo tra le altre cose!), montando la batteria optional, che porta l'autonomia a oltre 300 km, oppure ci si può appoggiare alle stazioni di ricarica che crescono di numero in maniera costante.
Noi, senza badare ai “consumi” ed evitando il riding mode “Eco”, abbiamo percorso 170 km, quindi non dubitiamo dei dati dichiarati durante la presentazione.
Il secondo aspetto, che lascia perplesso più di un detrattore dell’elettrico, riguarda il peso, 229 kg sono parecchi, ma come spesso accade, la cosa importante è come sono distribuiti. Se stessimo parlando di una sportiva di queste dimensioni, non avrei dubbi a trarre conclusioni negative, ma la SR/S non lo è, e quindi il giudizio è differente. Si guida bene e il bilanciamento è eccellente, solo avvicinandosi al limite, si inizia a percepire un carico sull’avantreno superiore alla media, con una tendenza al sottosterzo maggiore rispetto ad una moto tradizionale.
Le ottime prestazioni delle Pirelli Diablo Rosso III non permettono a questo sottosterzo di diventare fastidioso, almeno sugli ottimi asfalti che caratterizzano le strade della Costa Azzurra.
Inoltre la dotazione in termini di controlli della stabilità - trazione – frenata, permettono a questa Zero di avere sempre una “sicurezza residua” ben superiore a quanto richiesto da un cliente tipo. Cosa intendiamo dire? Che guidando normalmente la SR/S si guida piacevolmente e offre una sicurezza dinamica davvero elevata. L’enorme coppia erogata dal propulsore, a qualsiasi regime come per i motori elettrici in generale, consente prestazioni in accelerazione e ripresa che lasciano sbalorditi! Le partenze da fermo si possono trasformare in vere e proprie fiondate, con una progressione incredibile e lineare, mentre le riaperture del gas, passatemi il termine, sono di una prontezza quasi imbarazzante, grazie anche ad un comando dell’acceleratore molto ben tarato e progressivo.
Il tutto è condito da una quasi totale mancanza di rumori meccanici e dalla totale assenza di vibrazioni. Il primo di questi due aspetti va tenuto in considerazione quando ci si trova sorpassare un veicolo, ma soprattutto un ciclista, che difficilmente vi sentirà arrivare e che solo in casi sporadici è dotato di specchi retrovisori. Le strade tortuose che costeggiano il mare sul tratto di costa dell’Esterel, ci hanno fatto apprezzare le buone doti di agilità, e il modesto impegno fisico richiesto nei cambi di direzione, mentre l’impianto frenante, fa il suo dovere onestamente per quanto riguarda i due dischi anteriori, merita un voto più alto per il posteriore, progressivo e potente in ogni condizione.
Un breve trasferimento autostradale ci ha permesso di apprezzare la buona protezione dall’aria del cupolino e soprattutto la mancanza di vortici, anche all’altezza delle gambe, e la mancanza di vibrazioni ne accresce il confort globale. Il posizionamento atipico degli specchi retrovisori sulle prime lascia perplessi, ma dopo pochi chilometri ci si accorge che svolgono bene il loro compito, quindi non possiamo che promuoverli!
Un breve tratto percorso in modalità “Eco” evidenzia un freno motore consistente, che serve a recuperare energia, e una erogazione più tranquilla del propulsore. Nell’uso cittadino potrebbe rappresentare il compromesso migliore, limitando allo stretto indispensabile l’utilizzo dei freni, e consentendo un minor dispendio dell’energia accumulata dalle batterie.
Maggiori informazioni
Moto: Zero SR/S
Luogo: Costa Azzurra (Francia)
Meteo: Variabile, 11°
Foto: Milagro
Sono stati utilizzati
Casco Caberg Levo Carbon
Giubbotto Alpinestars Tech Air
Guanti Alpinestars GP Pro
Jeans Dainese Bonneville Slim
Scarpe TCX Street ACE Air
buona serata.