Zontes 125 G1: TEST, poca spesa tanta resa
La 125 G1 scrambler, che ha la piattaforma in comune con la sorella 125 U, è costruita in Cina dalla Tayo Motorcycle Technology Co, azienda che produce più di un milione di motociclette all'anno. L'importatore italiano è la Distribike, società legata a Betamotor. La scrambler dedicata ai sedicenni è venduta a 2.790 euro franco concessionario, a cui ovviamente vanno aggiunte le spese di immatricolazione.
Il motore della G1 è un monocilindrico di 124,7cc Euro 5 che eroga 15cv a 8500 giri, con una coppia massima di 13Nm a 7000 giri. Da notare la costruzione del cilindro in lega di alluminio. Dalla fusione alla lavorazione del cilindro in puro alluminio, la parete interna del cilindro senza rivestimento diventa più sottile, permettendo così di impiegare lo spazio risparmiato per ingrandire il canale e dissipare rapidamente il calore all’interno del cilindro. Una buona dissipazione del calore è importante poiché garantisce migliori prestazioni e maggiore durata del motore. Il raffreddamento è ad acqua, il sistema di alimentazione a iniezione della Bosch e la trasmissione è a 6 rapporti con frizione multidisco a bagno d'olio. Della Bosch anche il sistema ABS, che garantisce una buona frenata grazie anche a un disco anteriore da 240 mm.
Telaio di acciaio ad alta resistenza accoppiato a un forcellone posteriore in lega di alluminio. Cerchi in lega di alluminio da 17 pollici con interno cavo e pneumatici tassellati che misurano 110/70-17 all'anteriore e 130/70-17 al posteriore. Il peso netto è di 128 kg con i liquidi si raggiungono i 138 kg.
L'altezza della sella, che è sagomata per un maggior comfort, è di 795 mm. Piccola particolarità è la chiusura elettrica del sellino mediante l'interruttore integrato nella tastiera di comando centrale. Altro pulsante integrato sul manubrio è quello denominato eco. Premendolo si passa dalla modalità sportiva a quella economy. La Zontes dichiara che in questa configurazione, accoppiata al capiente serbatoio da 20 litri, si possono raggiungere i mille chilometri di autonomia. A completare la dotazione tecnica ci sono i fari di tipo LED, il doppio jack di carica rapida USB, il terminale marmitta in acciaio inox, gli specchietti posizionati alle estremità del manubrio, le protezioni per le leve, il tubolare e i tamponi che riparano la moto da cadute accidentali.
Come va
Abbiamo testato la Zontes 125 G1 sulle strade tortuose sopra al lago di Como e in città. La prima sensazione è di salire su una moto molto abitabile, perciò adatta anche alle persone alte. La sella è spaziosa sia per il pilota che per il passeggero, la posizione delle pedane è corretta e non stanca le gambe, il manubrio è largo e con una piega media che agevola una buona postura. Il peso infatti è ben bilanciato e non è caricata né troppo sull'anteriore né sul posteriore. Il serbatoio nonostante i suoi 20 litri di capienza non intralcia nei movimenti.
Una volta accesa la G1 produce un gran bel suono, si parte e subito si nota la brillantezza e la spinta che ha ai bassi regimi. In città è uno spasso da guidare tra i semafori e tra i tornanti si viaggia con agilità. Il cambio è morbido e non ha incertezze. L'impianto frenante è ben dimensionato rispetto a peso e dimensione della moto, abbiamo provato diverse frenate d'emergenza e coadiuvati dall' ABS Bosch ci siamo sempre fermati in sicurezza. La ciclistica è precisa, si sente la rigidità del telaio di acciaio che viene aiutato dalle sospensioni, che non sono né troppo morbide né troppo rigide. I comandi al manubrio, retroilluminati, sono intuitivi e posti esattamente dove ci si aspetta. Le leve sono facili da attuare e di tipo regolabile. La strumentazione, di tipo LCD, è essenziale con tutte le informazioni che servono e facile da leggere anche quando si passa da delle zone di luce ha delle zone d'ombra.
La Zontes 125 G1 ci ha convinto. Qualità costruttiva, doti ciclistiche e motore ne fanno un ottimo mezzo per i sedicenni che diventeranno futuri motociclisti.
Maggiori info
Luogo: Sormano
Meteo: solo, 16°
Abbiamo usato:
Giacca: Alpinestars Tailwind air waterproof
Guanti: Alpinestars sp-x air
Pantaloni: Alpinestars Barton riding cargo
Casco: Xlite X-551
Stivali: Alpinestars Belize drystar
Peccato che la versione da 155 cc da noi non sia importata, la preclusione a tangenziali e autostrade è un grosso handicap, proprio per questo lo scooter di maggior successo in Italia sia un 150, l'SH, la cosa dovrebbe far riflettere.
Poi che dire le scrambler mi piacciono a prescindere. Doppio Lamps.