Jacopo Cerutti: "Con le maxienduro alla Dakar? Si può fare, ma..."
Da Eicma 2019 vi proponiamo l'intervista a Jacopo Cerutti. Il forte pilota comasco ci racconta la sua stagione passata e, soprattutto, gli obiettivi del 2020.
Porterà la sua Husqvarna 450 Rally in Arabia Saudita, Paese che ospiterà la prossima Dakar, che abbandona così il Sud America. La sua moto monocilindrica pesa circa 140 kg a secco e raggiunge i 176 km/h. Dispone di 60 cavalli ed è velocissima sia nel lento che sul veloce.
Si guida praticamente come una moto da enduro, ma con tanta potenza in più e una grande autonomia.
La Dakar 2020 è aperta ai piloti professionisti, ma ospiterà anche tantissimi amatori che vogliono mettersi alla prova con la gara di rally più dura del mondo. La navigazione sarà sempre complicata e difficile, renderà la Dakar ancora più avvincente.
Jacopo ci racconta quali sono gli avversari più forti. Toby Price e Quintanilla sono in palla, ma anche i piloti Honda e Yamaha sono temibili.
Jacopo si allena con la moto da cross e da enduro, va in bici e in palestra. D'altra parte è un pilota professionista a tempo pieno. Il tempo per la moto da strada quindi non c'è, ma ci confida che gli è piaciuta molto la nuova maxienduro Norden 901.
Ma allora, perché non fare una categoria maxienduro alla Dakar? Sarebbe bello anche secondo Jacopo Cerutti, ma ci vorrebbero percorsi dedicati e più fattibili.
In bocca al lupo Jacopo e, già che ci siamo, tanti auguri di buon compleanno!
(Oggi, 25 novembre, Jacopo Cerutti compie 30 anni).
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trevisiecom, Mantova (MN)La vera Dakar era corsa da moto molto più pesanti e potenti, e non mi sembra che si fossero risparmiati troppo sui percorsi da fargli fare a nani Roma, Peterhansel, Sala o Meoni etc