Suzuki Gladius Cup 2012. Siamo scesi in pista a Magione
Magione 5-6 maggio trofeo Suzuki “Gladius Cup 2012”
La Suzuki Gladius 650 è per noi una vera sorpresa (il nostro tester, Giovanni Baggi, corre infatti nel CIV in sella a una Superbike 1000, ndr). Piccola, filante e dall'aspetto racing , ha un equipaggiamento praticamente quasi di serie. Solo scarico e centralina fanno di questo motore ultra affidabile un divertente compromesso dalla voce cattiva, adatto però a ottenere dei buoni risultati e a divertirsi in pista (spendendo poco!).
Vi diamo due note sul trofeo Gladius. Prevede cinque tappe (Magione, Mugello, Varano, Misano e Franciacorta). I premi gara sono di 500 euro per il primo classificato, 300 euro al secondo, e 200 euro al terzo. Il vincitore del trofeo si aggiudica una Suzuki GSX-R 600, il secondo classificato una Gladius 650 e il terzo uno scooter Sexteen 150.
Nel 2012 Suzuki Italia in collaborazione con Grimoto mette a disposizione dei piloti iscritti al trofeo un campionato monomarca di tutto rispetto. Per partecipare al trofeo Gladius Cup è necessario possedere ovviamente una Suzuki Gladius 650, tutte le Suzuki Gladius messe in vendita dai concessionari sono ammesse al trofeo, ovviamente bisogna essere in possesso della licenza “velocità” FMI. Il costo di iscrizione al campionato è di 2.400 euro e comprende l’iscrizione a tutte le gare più un kit per allestire la moto (sospensione anteriore WP, scarico Leo Vince con elimina Kat, centralina Leo Vince, sottocoppa, carena racing Cruciata, kit pedane Euro Racing, tamponi paramotore Euro Racing, tubi freno Euro Racing, buono sconto ammortizzatore posteriori WP, kit adesivi sponsor ufficiali, kit abbigliamento Suzuki). Per chi ha già partecipato al trofeo l’anno precedente il costo di iscrizione è di 1.400 euro e comprende solo il kit entry (solo iscrizione alle gare).
La prima volta in pista con la Gladius
Le gare si svolgono tra il sabato e la domenica; al sabato prove libere e qualifiche, la domenica mattina il secondo turno di qualifiche e infine nel pomeriggio la gara.
In circuito daurante lo svolgimento della manifestazione lo staff guidato da Silvia Procacci e Sofia D’esposito segue al meglio tutti i piloti per garantire il corretto svolgimento della manifestazione e metterli al corrente dei regolamenti.
Arriviamo dunque alla mia esperienza con il trofeo Gladius cup. Sabato mattina vengo accolto dallo staff Suzuki che mi porta subito a conoscere i bravissimi meccanici, poi mi informano degli orari di prove e quindi mi fanno vedere la moto.
La Suzuki Gladius si presenta grintosa, con uno stile racing niente male. Prima di entrare in pista verifichiamo la posizione delle pedane e delle leve che vanno regolate a piacimento e infine entriamo in pista.
Il primo impatto non è dei migliori, devo abituarmi infatti all'impostazione da moto naked, diversa rispetto alla superbike che guido nel CIV.
Dopo qualche giro inizio a prendere confidenza con la moto. Alla fine del turno decido di intervenire sulla regolazione delle sospensioni.
Euro racing ci aiuta a trovare un giusto compromesso per poter migliorare le prestazioni della moto e decidiamo di caricare con due giri di precarico le molle della forcella e di togliere un giro di molla al mono per aumentare aderenza al posteriore che fa lavorare meglio il pneumatico Dunlop Sportamax (ricordiamo che il trofeo è monomarca Dunlop).
Prendiamo contatto con la Gladius e subito scopriamo che i freni di serie garantiscono comunque una frenata efficace, mentre l'impostazione di guida è cattiva ma comda allo stesso tempo. Più di ogni altra cosa ci conquista l'avantreno stabile e preciso che dà fiducia nell’ inserimento in curva. Persino sul bagnato!
Inizia il turno di qualifica e solo con queste piccole modifiche la moto risponde veramente bene, riesco a spuntare un buon ottavo posto con il tempo di 1.21.1 e per essere la prima volta che uso la Suzuki Gladius sono soddisfatto. La prima posizione va a Lorenzo Segoni detentore del titolo di campione del trofeo 2011.
Domenica la gara. Abbiamo "rischiato" di vincere al debutto
La domenica mattina nel secondo turno di qualifiche una sorpresa ci coglie un po’ in contropiede, la pioggia cambia le carte in tavola: quindi pneumatici rain e regolazione sospensioni dedicata al bagnato, in queste condizioni la moto si comporta decisamente bene, ha un avantreno preciso e stabile che mi permette di ottenere un ottimo secondo tempo con il crono di 1.28.3.
In gara partendo dalla terza fila in ottava posizione scatto bene e dopo qualche curva mi trovo a lottare con i primi due, la moto mi dà fiducia e infatti al secondo giro mi trovo in testa con un buon margine sul giro rispetto agli inseguitori.
Dopo qualche giro purtroppo nella curva che immette sul traguardo la grande fiducia che mi trasmette l’avantreno di questa moto mi porta a fare un errore, esagero in ingresso e perdo il posteriore finendo a terra. Purtroppo la moto riporta la rottura della leva del cambio e non posso continuare la gara.
La mia gara finisce così, sull'asfalto bagnato di Magione, ma l'esperienza è stata bellissima: ho scoperto un trofeo ben fatto, in sella a una moto dalle insospettabili doti sportive (e a noi della redazione non resta che farti i complimenti, Giovanni. Sei arrivato a un passo dalla vittoria al debutto con la Gladius. Bravo! Ndr).
Giovanni Baggi
Bella da guidare