SBK 2022. Un ritratto di Alvaro Bautista, seduto al tavolo con Max Biaggi e John Kocinski
Diventare campioni del mondo non è da tutti, farlo a quasi 38 anni (li compie il 21 novembre), e 16 anni dopo la prima volta è da Alvaro Bautista.
Il neo campione del mondo della Superbike ha vinto matematicamente il titolo domenica scorsa a Mandalika. È il suo secondo mondiale dopo quello del 2006 in 125.
Bautista ha completato il triplete-Ducati: Michele Pirro nel Civ Sbk, Pecco Bagnaia in MotoGP e lo spagnolo nel mondiale delle derivate di serie.
Nel 2019 la vittoria del mondiale in Sbk per Alvaro e Ducati sembrava certo: boom! 11 vittorie di fila all’inizio, senza aver mai corso in questo campionato. Poi l’inizio delle difficoltà, la risalita di Jonathan Rea e il secondo posto, molto amaro.
Dopo la delusione il passaggio in Honda negli anni della pandemia: tre terzi posti come miglior risultato: “Nei due anni in Honda non sono stato felice. Ero triste, perché non potevo fare quello che volevo e nemmeno mi sentivo sicuro in moto, ero nel posto sbagliato”.
Infine il ritorno in Ducati e l’annata stratosferica a battagliare con lo stesso Rea e con Toprak Razgatlioglu. Sul ritorno ha detto: “Nel primo test che ho fatto a novembre dello scorso anno, a Jerez, mi sono ritrovato con una moto diversa da quella che avevo guidato nel 2019, ma ero ugualmente felice ed emozionato, in quel momento ho pensato 'questa è la moto che voglio!', alla fine la Panigale V4 si è rivelata un'ottima moto e il team Aruba è incredibile, uno dei migliori della storia".
Un campionato di altissimo livello tecnico e spettacolare guidato praticamente sempre da Alvaro, ma sempre con il fiato sul collo di Rea e soprattutto Toprak.
Nelle 33 gare corse fino a ora (prima dell’ultimo round in Australia), Alvaro ha vinto 14 volte ed è finito sul podio 29, facendo solo due zeri. Una grande consistenza di risultati.
Il titolo SBK torna così a Borgo Panigale, 11 anni dopo l’ultima volta, quando a vincere fu Carlos Checa.
Con questo secondo titolo mondiale Bautista va a sedersi a un piccolo, esclusivissimo, tavolo: quello dei vincitori di mondiali nel motomondiale e nella Superbike.
Va a sedersi infatti insieme a Max Biaggi (4 titoli in 250 e 2 in Sbk) e John Kocinski (uno in 250 e uno in Sbk).
Dopo la vittoria del mondiale ha detto: “A 36 anni, e con alle spalle una lunga carriera in MotoGP, potevo permettermi di restare a casa. Ma dentro sapevo di essere ancora un pilota vincente, che potevo continuare a dare un contributo al mondo delle corse e divertirmi in moto. Alla fine è andata come previsto, è una grande gioia per me".
Il ritorno in Ducati, orgoglio da parte
Bautista ha spiegato anche come è tornato in Ducati, due anni dopo. Quando ha saputo che Scott Redding non avrebbe rinnovato con il team Arubat nel 2022, il manager di Alvaro, Simone Battistella, ha chiamato Borgo Panigale per capire se erano disposti a riprenderlo: “Sarebbe stato stupido non tornare in Ducati per orgoglio. Un anno fa parlai con Serafino (Foti, team manager Aruba, ndr) e Cecconi (Ceo di Aruba.it, ndr), chiesi loro se potessi tornare. So che pochi credevano in me in quel momento, c'erano molte critiche per il mio ritorno, ma ero convinto del mio potenziale”.
I numeri di una carriera
Nel motomondiale Bautista ha corso 274 gare vincendone 16 (8 in 125 e 8 in 250) e facendo in totale 49 podi. Nella classe di mezzo è arrivato secondo nel 2008.
In MotoGP Alvaro ha corso 9 stagioni. Come miglior risultato finale c’è il quinto posto del 2012 su Honda, dietro a Lorenzo, Pedrosa, Stoner e Dovizioso.
Nella classe regina ha corso con Suzuki, Honda, Aprilia e Ducati. È salito tre volte sul podio, tre terzi posti sempre con Honda.
In Superbike ha fatto quattro stagioni, esordendo nel 2019 a 34 anni. Per lui 130 partenze, 30 vittorie (tutte con Ducati) e 56 podi.
Altre cose su Bautista
Bautista è alto 169 centimetri e pesa 60 chili. Ha molti tatuaggi e da un po’ di tempo porta delle treccine che lo rendono particolarmente riconoscibile.
È originario di Talavera de la Reina, nel centro della Spagna, dove il padre aveva una officina di moto. Tifa Atletico Madrid nel calcio.
Baustista è sposato con la modella venezuelana Grace Barroso ed è padre di due bambine.
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nicky54, Vasto (CH)Bautista, campione e simpaticone. Complimenti.
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usr_26838, Torreglia (PD)bravo...e basta