SBK. Chi sarà al posto di Razgatlioglu nel 2024?
Che sia con Yamaha o con Ducati, appare comunque molto probabile che nel 2024 Toprak Razgatlioglu possa fare il grande salto in MotoGP. Se così fosse la casa dei tre diapason lo dovrebbe sostituire degnamente, per poter continuare a lottare per il titolo mondiale. Chi potrebbe prendere il suo posto nel Pata Yamaha Prometeon WorldSBK?
Solitamente in Yamaha si prediligono soluzioni interne, attingendo quindi dai molti talenti già presenti in Superbike o che stanno maturando in Supersport o nei campionati nazionali. Andrea Locatelli è stato autore di un ottimo inizio di stagione. Conscio del fatto che il suo contratto scade nel 2023, il bergamasco sa che nelle prossime gare dovrà giocare al meglio tutte le sue carte se vorrà essere confermato sulla R1 ufficiale, magari come pilota di punta al posto di Toprak. Remy Gardner finora non ha entusiasmato, complice anche un problema fisico in Indonesia, ma è chiaro che l’ex GP è stato ingaggiato dalla Yamaha anche considerando un possibile futuro senza il funambolico campione del mondo SBK 2021. Il figlio d’arte sarà quindi sotto esame da qui alla fine della stagione, per valutare se potrà passare dal Team GRT a quello ufficiale.
Lo stesso discorso vale per il suo compagno di squadra Dominque Aegerter. Lo svizzero è andato molto forte nei test invernali ma poi in gara si è un poco smarrito, e al momento può vantare solo un settimo posto quale suo miglior risultato. Ci sono altri due giovani che disputano il WorldSBK con una Yamaha e sono Lorenzo Baldassarri con il Team GMT94 e Bradley Ray con il Team Motoxracing, ma essendo al debutto nella categoria, per entrambi le possibilità di una promozione sono eventualmente da rimandare alla fine del 2024.
Per quanto riguarda la Supersport non sono da sottovalutare le chances di Stefano Manzi. Il giovane talento italiano è andato subito molto bene con la R6 del Team Ten Kate, salendo due volte sul secondo gradino del podio. Il suo arrivo nella squadra olandese è stato caldeggiato dai vertici di Yamaha Europe proprio in ottica SBK.
Nel caso, però, che la casa giapponese non trovasse in casa la punta di diamante del suo schieramento nelle derivate, il candidato numero uno è certamente Axel Bassani. Il pilota veneto non accetterà di trascorrere un’altra stagione con il seppur eccezionale Team Motocorsa, perché punta a una sella ufficiale. Dando per scontata la riconferma di Alvaro Bautista anche per il 2024, Bassani potrebbe prendere il posto di Michael Ruben Rinaldi, ma se a Borgo Panigale si decidesse di puntare ancora sul numero 21, allora Axel potrebbe accettare la proposta della Yamaha, che già al termine del 2022 aveva avviato dei contatti con lo staff del giovane talento italiano.
Esiste anche un’altra possibilità e porta il nome di Franco Morbidelli. Se la sua crisi di risultati dovesse proseguire, e soprattutto se la scelta di Razgatlioglu dovesse cadere sulla squadra ufficiale Yamaha MotoGP, come compagno di squadra di Fabio Quartararo, non è da escludere che l’italiano torni nel paddock delle derivate, ripercorrendo la strada già percorsa tra gli altri anche da Bautista, da Gardner e da Iker Lecuona. E a proposito di quest’ultimo non dimentichiamo che il contratto che lo lega alla Honda scade proprio alla fine di questa stagione, così come quello del suo team mate Xavi Vierge, anche se la Honda sembra intenzionata a confermare entrambi.
In Kawasaki si punta ancora tutto su Jonathan Rea che ha ancora un anno di contratto con la casa di Akashi, ma il Team KRT dovrà decidere se confermare Alex Lowes o se invece puntare (finalmente) a un giovane da far maturare all’ombra del sei volte campione del mondo. Il team ufficiale BMW non dovrebbe cambiare, mentre resta da vedere cosa combineranno Loris Baz e Garrett Gerloff, che si dovranno conquistare la riconferma nel team Bonovo con i risultati ottenuti in pista.
Sicuro.
Poi per carità, se qualcuno ricorda meglio va bene.
Inoltre non è più giovanissimo, ma viste le scelte balorde di Yamaha negli ultimi anni (non propriamente riguardo ai piloti, ma in generale) non si sa mai.