SBK: Tamburini e Bernardi, due rookie molto diversi
Nel primo round del mondiale SBK ad Aragon sono stati ben otto i piloti al loro esordio nella classe regina del mondiale delle derivate: Iker Lecuona, Xavi Vierge, Ilia Mykhalchyk, Philipp Oertl, Hafiz Syahrin, Oliver Konig e i due italiani Roberto Tamburini e Luca Bernardi (anche se quest’ultimo è nato e corre con i colori della Repubblica di San Marino).
I loro sono stati due debutti diametralmente opposti, non tanto nei risultati, ma per la storia dei due piloti. Tamburini è nato a Rimini il 15/1/1991 ed ha quindi compiuti 31 anni. Dopo una lunga carriera, iniziata con le 125 e proseguita con le 600 prima stock e poi Supersport, Roberto ha ottenuto i suoi principali successi nella Superstock 1000 FIM Cup che ha concluso al secondo posto nel 2015, quando correva proprio con il Motoxracing con il quale disputa ora il WorldSBK, al quarto posto nel 2017 ed ancora al secondo nel 2018.
Purtroppo per lui però i risultati nel motociclismo spesso non sono sufficienti, e senza sponsor Tamburini deve virare sul CIV (dove si era laureato Campione Italiano Supersport nel 2010) ed in seguito sul National Trophy che vince nel 2021. Quando sembrava ormai destinato ad un futuro in campo nazionale ecco che arriva la chiamata del Motoxracing che inizialmente lo vorrebbe nel mondiale Supersport, ma in seguito lo promuove in Superbike, al posto di Isaac Vinales, che non ha trovato l’accordo con la squadra di Sandro Carusi.
Ad Aragon il pilota di Rimini ha ottenuto il diciassettesimo posto in gara1, il quindicesimo nella gara sprint ed il quattordicesimo in gara2, raccogliendo così i suoi primi punti mondiali. Come ci confida in questa intervista, oltre alla gioia di aver realizzato quello che era sempre stato il suo sogno, correre nel mondiale Superbike, il suo obiettivo è di entrare il più possibile nella top ten.
Storia completamente diversa quella di Luca Bernardi, nato a San Marino il 29/8/2001. Dopo aver corso nella PreMoto3 e nella Moto3 del CIV è passato alla Supersport 300 nazionale, laureandosi campione italiano nel 2017, e sfiorando il titolo anche l’anno successivo. Con un fisico più da giocatore di basket che non da pilota, la 300 era ormai diventata piccola in tutti i sensi per il pilota di San Marino che nel 2019 passa al CIV 600. Una stagione di apprendistato e l’anno successivo arriva il secondo titolo italiano e la promozione nel mondiale della stessa categoria.
Lo scorso anno ha iniziato subito forte nel WorldSSP, prima che un incidente a Magny Cours ponesse fine alla sua stagione. Nonostante le poche gare disputate, il suo talento non è passato inosservato e Marco Barnabò gli ha chiesto di correre nella sua squadra nel mondiale Superbike. Un investimento a lungo termine per la squadra lombarda, ma già ad Aragon Luca ha conquistato tre punti mondiali in gara1 per poi chiudere diciassettesimo e sedicesimo nella Superpole Race ed in gara2. Il suo obiettivo? “Vincere – afferma sorridendo Bernardi – ma per essere più realista posso dire che mi piacerebbe entrare spesso nella top ten e magari qualche volta nella top five”.