De Puniet in pista con la Suzuki
La pista di Motegi è molto impegnata, di recente: dopo il debutto quasi pubblico della Honda Production Racer della settimana scorsa stavolta è il turno della Suzuki, protagonista di un primo shakedown con un pilota "vero" in sella grazie alla gentile ospitalità di Honda, padrona del tracciato. E' consuetudine infatti dividere le piste durante test privati per dividere le spese (ultimo esempio le prove effettuate ad Austin nel precampionato), meno comune invece vedere case concorrenti provare sui tracciati di proprietà di una delle rivali. Grande quindi la dimostrazione di sportività da parte di Honda, ufficializzata da Enrico Borghi su Motosprint di oggi.
E' stato Randy De Puniet, attualmente impegnato sulla CRT ART del team di Aspar Martinez a mettere alla frusta la nuova quadricilindrica con cui la Casa di Hamamatsu ha già annunciato il rientro nel Mondiale dell'anno prossimo. Randy ha già... mezzo sedere sulla sella per l'anno prossimo, grazie ad una velocità pura fuori discussione (la regolarità può essere considerata un altro discorso) e alla notevole esperienza nella massima categoria. Il francese, cinque vittorie in 250, ha infatti corso con Kawasaki, Honda e Ducati oltre ad essere stato l'ultimo pilota a salire in sella alla Suzuki GSV-R durante i test di Valencia del 2011, quando il ritiro della squadra guidata da Paul Denning non era ancora stato deciso ufficialmente. L'avventura naufragò dopo pochi giorni.
La giornata ha visto De Puniet inanellare diverse tornate grazie ad un clima più che favorevole (i presenti hanno parlato di 28°) sotto l'occhio di Davide Brivio, ormai ufficialmente alla guida della squadra Suzuki. Non sono stati comunicati riscontri cronologici ufficiali, ma gli astanti parlando di un miglior tempo attorno all'1'47, prestazione più che onorevole per un debutto, allineata ai riscontri avuti dai collaudatori e ai tempi delle CRT in attesa del primo confronto diretto con le concorrenti nei test ufficiali di Barcellona, che si terranno il lunedì successivo alla gara del prossimo 16 giugno.
Non si hanno ancora informazioni precise in merito alla moto, anche se pare ormai accertato che la nuova Suzuki sia una quattro cilindri in linea con fasatura a croce (schema portato al debutto dalla Yamaha nel lontano 2004 sulla sua M1 e successivamente adottato dalla Kawasaki ZX-RR sulla moto portata in gara dal team Hayate dopo il ritiro della Casa di Akashi) che potrebbe semplificare la vita ai tecnici di Hamamatsu quando dovessero realizzare motori o moto complete destinate ai Team privati. Più complicato ipotizzare ricadute sulla produzione di serie, anche se Suzuki ha una lunga tradizione in termini di stradali "rapite dalle corse" - si pensi solo alle gloriose RG ed RGV Gamma a due tempi degli anni 80, o alla stessa GSX-R750 SRAD del 1996 il cui telaio ricalcava fedelmente le misure della RGV campionessa del mondo con Kevin Schwantz nel 1993.
Non si hanno indicazioni ufficiali in merito ai piloti che potrebbero salire sulla Suzuki l'anno prossimo, anche se come già detto la scelta di Randy De Puniet per questo test lascia ipotizzare che il francese sia candidato ormai certo per una delle due moto che verranno schierate nel 2014.
Foto: MotoGP.com
Carisssimo..
purtroppo ahimè come sempre, cerchi di stravolgere la realtà ..
TU (come sempre dicevo...) ti sei reso cafone e maleducato ...sul TUO comm n.13 ...nei confronti di enrico.bosco
Io ti ho solo fatto "il verso" ...ma questo è normale che succeda in un forum a uno come te ...
Mr70
Che entri sempre a gamba tesa a sparar minchiate? sfrugugliando a destra e a manca?
Togli il fiasco.