MotoGP 2022. GP delle Americhe ad Austin, una pista dove si va fortissimo e si frena molto
Intanto la buona notizia per il GP delle Americhe in programma questo weekend riguarda Marc Marquez: il "padrone" di Austin (avendoci vinto 7 volte su 8) ci sarà, la notizia meno buona è che, per la seconda volta in due gran premi, i materiali sono in ritardo. In Argentina il gp è stato in discussione almeno fino a venerdì, poi l'aereo cargo è arrivato, la corsa contro il tempo è stata ultimata e la competizione si è svolta, seppure su due giorni.
Ma siamo qui per parlare del circuito di Austin e delle sue particolarità, per cui cominciamo: secondo i tecnici Brembo la pista texana rientra nella categoria dei circuiti mediamente impegnativi per i freni.
In una scala da 1 a 5 si è meritata un indice di difficoltà di 3. Il tracciato di Austin è stato oggetto di profondi lavori a gennaio, con il rinforzo del suolo e la posa del nuovo asfalto nel primo e nel terzo settore. Le sconnessioni saranno quindi meno evidenti, con ovvi benefici anche in staccata grazie al maggiore grip.
Le curve totali sono 20, 12 a sinistra e 8 a destra. La più impegnativa è la curva 12 (potete vedere tracciato e dettagli in fondo all'articolo)
Dieci frenate, per 37 secondi a giro si usano i freni
Ogni giro i piloti della MotoGP utilizzano i freni 10 volte, lo stesso numero del circuito di Portimao che però è più corto di quasi un km. Al Circuit of the Americas i freni sono in funzione per 37 secondi ogni giro. Solo Silverstone e Sepang con 38 secondi e Losail con 40 secondi vantano un valore superiore.
La pista alterna grandi velocità, con due tratti in cui si superano i 300 km/h, a curve lente: 6 di queste vengono affrontate a meno di 100 km/h. Anche i tempi di impiego dei freni presentano una notevole varianza, con valori che oscillano tra 1,5 e 6,8 secondi. Dalla partenza alla bandiera a scacchi ogni pilota esercita un carico sulla leva di quasi 10 quintali.
Alla curva 12 super frenata, da 339 km/h a 65
Delle 10 frenate del Circuit of the Americas 3 sono classificate come impegnative per i freni, altrettante sono di media difficoltà; mentre le restanti 4 hanno un’incidenza leggera sugli impianti frenanti.
La più dura di tutte è quella alla curva 12: le moto arrivano a 339 km/h e frenano per 6,8 secondi per scendere a 65 km/h. I 323 metri della frenata comportano un carico sulla leva di 5,6 kg e una decelerazione di 1,5 g mentre la pressione del fluido freno Brembo HTC 64T raggiunge i 12,1 bar.