MotoGP 2022. Romano Albesiano: “L’aspettavamo da anni: me la sono goduta tanto”
Romano Albesiano è un ingegnere molto pacato, oltre che molto bravo. E’ difficile strappargli un’emozione. “Sicuramente è stato bellissimo, una conferma, un sollievo: abbiamo messo una croce. Siamo arrivati a un livello importante, bisogna però rimanerci”.
In Argentina si respirava una nuova consapevolezza, Romano spiega perché: “Perché i dati erano inconfutabili, era chiaro che fossimo competitivi” Nel podcast, il direttore tecnico di Aprilia Racing ripercorre le tappe percorse a Noale.
“Aprilia ha vinto il mondiale SBK nel 2014 e nel 2015 l’Azienda ha deciso di entrare in MotoGP: pensavamo fosse più facile, eravamo convinti che con il livello raggiunto in SBK, con pochissimo incremento, avremmo potuto giocarcela. E’ stata una brutta sorpresa e da lì è iniziata una rincorsa continua. Nel 2016 è arrivata la prima vera MotoGP del nuovo corso di Aprilia; nel 2017 è arrivato Aleix Espargaro dimostrando subito il suo potenziale; nel 2018 abbiamo avuto una flessione; nel 2019 abbiamo preso Andrea Iannone, alcuni aspetti della moto non erano ancora pronti; nel 2020 è arrivato il motore a V90°, che ci ha dato un equilibrio migliore; da lì è nata la 2021 e poi la 2022. In tutto questo, nel 2019 è arrivato Massimo Rivola, ci è stata una riorganizzazione importante, io ho potuto focalizzarmi solo sulla tecnica, l’Azienda ha investito di più”.
L’ingegnere Albesiano è convinto che la RS-GP possa essere competitiva tutto l’anno e su quasi tutte le piste. Ma le concessioni quanto incidono? “Il vantaggio reale è che puoi eventualmente porre rimedio a un problema tecnico del motore. Ma per il resto non cambia granché”. Si parla naturalmente di Maverick Vinales: “Ci aspettavamo qualche difficoltà, in MotoGP aveva corso sempre con il quattro in linea: bisogna guidare in un altro modo. Ma dal warm up in Indonesia ha fatto un passo avanti importante grazie a un assetto molto differente.
Ma con l’ingegnere piemontese si parla anche di MotoGP in generale, di cosa deve fare il pilota in partenza, perché adesso è più difficile superare, quanto incidono le appendici aerodinamiche e gli “abbassatori” sulla guida”. Aprilia può tornare a essere il riferimento? “Siamo arrivati a un bel livello in tutti i settori. Ma naturalmente si può sempre fare di più”.
L’episodio completo, numero 62, di #atuttogas, il podcast di Moto.it, si potrà ascoltare da domenica prossima, 10 aprile 2022, su Moto.it e sulle principali piattaforme podcast.
Lo ha già ripetuto ampiamente Meda nell'arco del weekend ... sentiva l'ossessivo bisogno di sottolinearlo ad ogni piè sospinto...come fosse una colpa, una mancanza, qualcosa da debellare, o dal quale prendere le distanze.
Del resto ,prendere Uccio o Tebaldi ed elevarli a riferimenti comporta poi certi scompensi cognitivi .
Non ci credo fino in fondo , ma cela una mezza verità