Nico Cereghini: "Aprilia, passione e amore"
Ciao a tutti! E’ una domenica sera che ricorderemo a lungo, quella di ieri con la prima vittoria dell’Aprilia in MotoGP. E’ vero, era nell’aria dopo la pole e le prime uscite dell’anno, però … Però Aleix Espargaro non aveva ancora vinto un GP, e Martin non mollava la presa, e il pilota Aprilia si buttava in certe furibonde staccate a rischio, e fino all’ultima curva pareva di condividere l’altissima tensione del muretto e del box. Certe volte basta la minima sbavatura per compromettere tutto…
L’entusiasmo era palpabile anche dopo diverse ore, (guardatevi la diretta di Zam con Lorenzo Savadori), a fine giornata. Perché c’è un enorme affetto per l’Aprilia in Italia e anche fuori - lo sappiamo da sempre - e però si stentava a credere fino in fondo alle sue chances in MotoGP. Era da tempo un pensiero molesto, facilmente misurabile in tanti commenti dei nostri lettori: ma nel marchio Aprilia, i vertici del gruppo ci credono veramente?
Non c’erano dubbi sul grande valore del reparto corse, né su Romano Albesiano, che è un ottimo tecnico ed è anche una persona che convince e che piace, molto diretta. Ma si era partiti con il piede sbagliato, la moto era inferiore alle altre, e soprattutto si capiva bene che non poteva funzionare questa particolarità della figura unica per due ruoli, quello tecnico e quello manageriale. Servivano maggiori investimenti, pareva di capire, o più coraggio. O le due cose insieme.
Lo sottolinea anche Aleix: la svolta di tre anni fa, con l’acquisizione di Massimo Rivola, ha dato metodo e ordine all’operazione, ha portato nuovi talenti a Noale e ha messo Albesiano nella condizione di accelerare lo sviluppo. Gli investimenti sono cambiati tanto? Certamente sì, ma è cambiato soprattutto l’approccio con la MotoGP: ora si fa sul serio e si raccolgono i frutti. Quella telefonata di Colaninno a Espargaro, subito dopo l’arrivo e fuori da ogni cerimoniale, ha il suo valore, senza contare che precedere proprio la Ducati è una soddisfazione che dalle parti di Noale ha un sapore molto particolare…
Un dato interessante: i titoli piloti e costruttori della gestione Colaninno superano quelli conquistati dalla gestione Ivano Beggio. Ventotto a ventisei. Gli appassionati ora sanno che Aprilia c’è davvero anche in MotoGP. E possono apprezzare il fatto che l’impegno nella top class non è un’avventura fine a se stessa ma è in sintonia con la strategia commerciale, produttiva e finanziaria, con l’espansione sui vari mercati, con l’innovazione del prodotto con la gamma 660 e tanto ancora.
Sabato 7 maggio, dunque tra un mese, è in programma l’evento Aprilia AllStars 2022 a Misano. L’anno scorso, causa pandemia, la seconda edizione andò in scena senza la partecipazione del pubblico mentre quest’anno sarà una giornata di festa per tutti, con ingresso gratuito. Le moto e i campioni, la passione e l’amore, come dicono nei comunicati stampa. Ebbene, questa volta, dopo il successo di ieri, ancora più amore e passione.
felice per la mia splendida Tuareg 660. finita di rodare...!
felice per i miei conterranei di Noale. che andrò a trovare!
E che dire nel vedere superare nel dritto una Ducati, la dice lunga sulle potenzialità del progetto che credo e spero dara ancora molte soddisfazioni.
Ora si mi aspetto la fila dei piloti super a bussare alla porta, il 2022 è scadenza dei contratti.
Una parola sul Dovi che ha scelto una squadra(non la moto) non propriamente dei top pur avendo la moto ufficiale, la motogp odierna ancora di piu del passato abbisogna di tecnici validissimi oltre che del pilota, esempio su tutti Bastianini.
Forza Aprilia sempre.