MotoGP. Andrea Migno live su IG (con "bombing" di Valentino Rossi)
Quando Valentino Rossi è entrato nella live, per seguire la diretta Instagram sul canale ufficiale di MotoGP, Andrea Migno ha avuto un balzo. I due si conoscono bene, si allenano insieme da ormai sette anni e vivono a cinque minuti l’uno dall’altro. “Valentino è il mio idolo, non lo dico solo perché mi sente ed è appena entrato nella live” - ha detto scherzando il numero 16 della Moto3. Un pilota che se avesse guidato come tiene lo smartphone durante la diretta probabilmente non sarebbe mai arrivato al Campionato del Mondo.
Ma Migno è così: tutto cuore, niente formalismi e nessuna finzione. E, per fortuna, il suo talento in sella alle moto è diametralmente opposto a quello da regista. “Ho cominciato da piccolo - ha raccontato - Ho avuto la fortuna di vivere a due passi da una pista che ha visto crescere molti piloti ed è lì che per la prima volta sono salito in sella ad una minimoto. Poi è stato amore e non ricordo giorno della mia vita in cui non ho sognato di correre in moto o non ho avuto il desiderio di essere un pilota. Riconosco, però, che questo è uno sport in cui oltre al talento serve tanta fortuna: devi poter avere le persone giuste che sappiano aiutarti. E’ importante chiedere, chiedere e ancora chiedere. Insistere come si insiste quando ci si vuole far comprare il motorino”.
Ripercorre la sua storia, Migno, fino al 2013, quando nella sua vita è entrato in quella che definisce una seconda, meravigliosa, famiglia: “Il progetto dell’Accademy - racconta - aveva appena preso il via. Sono stato uno dei primi e solo l’idea di avere a che fare con Valentino Rossi per me è
stato il coronamento di un sogno. Allenarsi con una leggenda che è anche il tuo idolo. L’avevo conosciuto poco tempo prima, quando era con Ducati: entrare nel suo box a Misano è un ricordo che ancora mi fa venire i brividi”. E, a sentire i bene informati, Migno è da sempre il preferito di Valentino. Sarà per quel suo carattere sempre autoironico, a tratti buffo. “In verità mi dicono sempre che sono un matto - scherza il Mig di Saludecio -. Non so se matto o pazzo sono definizioni giuste, io so solo che sono sempre stato così. Con i ragazzi dell’Accademy scherziamo spesso su questo, quella è davvero una famiglia, il luogo migliore a cui si possa aspirare per crescere nello sport del motociclismo”.
Amarcord
In effetti, a celebrare il giorno più importante della carriera di Migno, la vittoria al Mugello, c’erano quasi tutti al traguardo, per tributare al ragazzo l’affetto di veri e propri fratelli. A proposito: “Il Mugello è senza dubbio la mia pista preferita. L’ambiente del Mugello non è replicabile in nessun circuito, ma ci sono anche altri layout che mi piacciono particolarmente, come Brno e Sepang. Non riesco a digerire, invece, il Sachsenring, anzi, quasi quasi se annullassero pure quel GP non sarebbe male (ride ndr)”. Una battuta per schiodare una sua verità senza il filtro della diplomazia, sarà per questo che il 16 della Moto3 è così ben voluto da tutti, con gli altri dell’Accademy che lo considerano un fratellino aggiunto. Compreso Franco Morbidelli che, proprio come Valentino Rossi, entra nella live per seguire l’intervista di Andrea. “Ho anche una sorella vera, che ha tre anni più di me - ha specificato Andrea - E poi ci sono i ragazzi, tutti fantastici.
Lo stesso Luca Marini era uno dei miei idoli. Ho un rapporto speciale con loro ed è chiaro che se mi si chiede quali sono i piloti con cui ho legato maggiormente rispondo Vale e gli altri del Ranch. Nel paddock, comunque, conosco più o meno tutti e ho grande simpatia anche per Dovizioso e Petrucci, così come per Bulega e Baldassarri”.
Vita da quarantena
Con i ragazzi dell’Accademy, seppur a distanza, Migno sta trascorrendo molto di questo isolamento forzato: “Abbiamo un vero e proprio campionato ad un videogioco di corse in macchina - ha spiegato - per ora è in testa Pasini. A fine stagione gli sconfitti pagano cena al vincitore. In quanto al gioco della MotoGP io non sono molto forte e quello che riesce a dare più gas di tutti è Bagnaia, ho tifato per lui l’ultima volta”.
Invece, sulla pista, su quali sono gli avversari più ostici incontrati non ha dubbi: “Masia è uno tosto davvero, forse il più tosto. Ma anche Arenas e Fernandez non scherzano affatto”.
Gli mancano gli allenamenti al Ranch, il contatto fisico con i ragazzi dell’Accademy e le corse. Per non pensarci si dedica alla cucina e alla sua singolare collezione: “In questi giorni provo a dilettarmi tra i fornelli, per imparare qualcosa. E poi c’è la mia collezione di miniature di caschi di piloti famosi. I miei hanno un’edicola e quindi riesco a non perdere nemmeno un’uscita quando vengono proposte le serie. I miei preferiti, al momento, per quanto riguarda le quattro ruote, sono quelli di Hamilton, Senna, Lauda e Hunt”.