MotoGP, dischi da 340 per tutti (i circuiti)
La notizia era nell’aria (l’aveva già anticipata il nostro Zam in occasione del Gran Premio di Francia) ma oggi è arrivata la comunicazione ufficiale della Federazione: la limitazione relativa ai dischi freno anteriori è stata abolita. Ricapitoliamo brevemente il vincolo regolamentare in vigore fino ad oggi relativamente ai dischi in carbonio: in ottica di contenimento dei costi era possibile utilizzare solamente dischi da 320 mm, con l’eccezione delle piste più stressanti per l’impianto frenante. Fino ad ora, infatti, a Motegi (la pista più impegnativa per gli impianti frenanti) era obbligatorio utilizzare dischi da 340 mm, mentre la loro adozione era facoltativa a Montmelo e a Sepang. Su tutte le altre piste si potevano montare solamente unità da 320.
A partire da oggi le squadre saranno libere di utilizzare i dischi del diametro che preferiscono, con l’eccezione di Motegi dove resterà obbligatorio equipaggiare le moto con unità da 340 mm. Una modifica regolamentare resa necessaria dalle sempre maggiori prestazioni delle MotoGP di oggi, che unite ad un peso massimo cresciuto in maniera sensibile (siamo arrivati al limite di 160 kg contro i 145 delle quattro e cinque cilindri del 2002) ha portato a stress che gli impianti frenanti faticano a gestire. Il caso di Crutchlow, lamentatosi recentemente per problemi ai freni, è emblematico di una situazione ormai arrivata al limite.
Proprio in quest’ottica si vocifera che i piloti stiano facendo pressioni in Commissione Sicurezza per ottenere un abbassamento del peso minimo delle MotoGP. Una misura che le Case non faticherebbero a recepire, dato che l’ultimo innalzamento della massa si è visto nel 2012 nel tentativo di rendere più competitive le CRT zavorrando le moto ufficiali. A breve, dopo l'interessamento dell'MSMA (l'associazione dei costruttori) ne sapremo di più.
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76diablo