L'editoriale di Nico

Nico Cereghini: “Ezpeleta arrogante con i piloti, gli conviene?”

- Nella conferenza stampa che annunciava la Sprint Race ha usato parole molto dure nei confronti dei piloti, piuttosto agitati per la mancanza di informazioni. Ma se vogliamo uscire dalla crisi di pubblico e di ascolti serve la collaborazione di tutti
Nico Cereghini: “Ezpeleta arrogante con i piloti, gli conviene?”

Ciao a tutti! Non ci sarebbe molto da aggiungere sulla questione della Sprint Race del sabato: se n'è parlato anche troppo e mancano ancora i dettagli del programma del Gran Premio, che sono importanti per una valutazione corretta. Perché lo spettacolo ne guadagna, sì, ma soltanto con il programma davanti agli occhi si potrà valutare il maggiore impegno dei team e dei piloti: resteranno le qualifiche come oggi? Saranno le FP3 a diventare un’altra cosa e a disegnare la griglia? Metà punti va bene, ma varrà questa mezza gara per le statistiche? Vedremo.

Piace, non piace, secondo me è presto per una parola definitiva. Ma per quello che già si è visto ho un paio di cose da dire. Primo, dalla conferenza stampa di venerdì, con l’annuncio ufficiale di Dorna, FIM e IRTA, ho avuto una sgradevole sensazione. Trovo che Ezpeleta sia stato arrogante: ha buttato lì che i piloti contrari alla novità siano mossi dal semplice interesse personale (“dipende dalla moto che hanno” ha detto più o meno), e quando si è toccato il tema del sindacato piloti (tornato in voga in quelle ore di contestazione), a muso duro ha sottolineato che i piloti, se vogliono fare qualcosa, devono prima parlarne con lui.

Poiché stimo Carmelo -che nella mia opinione è molto intelligente e sa guardare avanti- leggo queste uscite come un sintomo di una difficoltà. Capisco che per la Dorna non sia facile trovare dei validi correttivi alla crisi di pubblico e di ascolti tivù, ma il nervosismo del CEO mi suggerisce che ci sia dell’altro: Ezpeleta cosa teme esattamente? Sarei curioso di saperlo.

La cosa più sensata del fine settimana l’ha detta lo Zam. Giovanni, nella diretta con Pecino, ha suggerito che la Sprint Race del sabato possa passare in chiaro sulle varie televisioni: se promozione vuole essere, se la gara corta è così spettacolare e avvincente, allora lo sia davvero. Credo anch’io che alle varie televisioni si possa chiedere questo sacrificio: siamo tutti sulla stessa barca.

Certo, la Sprint Race può aiutare, ma non basta. Si può ridurre il costo dei biglietti come chiedono molti appassionati; anche se la F1 dice che si potrebbe farne anche a meno. Forse bisognerà anche pensare a reintrodurre gli scarti, perché con tutte queste corse da fare un piccolo infortunio potrebbe tagliare fuori un pilota. 

E certamente occorrerà fare una migliore promozione del GP. La Formula 1 su quel piano ha insegnato davvero parecchio. Ma è anche qui il punto: se i piloti, anche con l’aiuto di politiche di marketing adeguate, devono diventare dei personaggi attrattivi, ebbene Dorna dovrà chiedere la loro collaborazione. Maltrattarli nelle conferenze stampa non sembra esattamente la strada migliore.

  • Lucone680
    Lucone680, Trento (TN)

    Sono anch'io un appassionato con i capelli grigi che segue il Motomondiale con molto interesse dai tempi di Lucchinelli e Uncini, che ha iniziato ad appassionarsi seriamente con Capirossi e Biaggi per poi vivere l'apoteosi con Valentino. Diciamo che da fine '80 in poi i miei programmi del sabato e della domenica erano comunque condizionati dal calendario del Motomondiale e dalla copertura televisiva: si, vengo, però a patto che ci sia la televisione dalle 11 alle 3 ..... non esisteva che mi perdessi le gare a meno che non ci fosse chissà quale evento irrinunciabile in ballo e comunque con VHS, DVD e Sky tutte le gare erano rigorosamente registrate. Motosprint era la mia bibbia, poster in camera mia, adesivi sulla moto ecc ecc .... da qualche anno però il "giochino" ha iniziato ad incrinarsi, più o meno dal 2017 in poi, ho iniziato a non mettere più come priorità la gara della MGP, le qualifiche, le prove, e la registrazione in caso di altri programmi andava più che bene. Non sono più andato a Misano o al Mugello a vedere le gare live e in generale ho iniziato a perdere la passionaccia di un tempo. Attenzione: ancora oggi guardo le gare, se sono a casa, e se esco la domenica sera mi guardo la MGP ondemand, però l'approccio, la "fame", l'agitazione pre-gara e la dipendenza da MGP non ci sono più, come non c'è più la ricerca spasmodica di tutte le notizie che riguardano gare, piloti, moto ecc ... le leggo ancora, la curiosità rimane, ma è diventato un piacevole passatempo, non più un'esigenza primaria come è stato fino a 4-5 anni fa.
    A guardare indietro mi viene da pensare che la perdita di passione coincide con il periodo in cui il Vale ha iniziato a perdere la competitività, subito dopo la bellissima (in parte) quanto bruttissima (l'epilogo) stagione 2015, seguita da un 2016 con ancora delle belle gare (mitica la doppietta spagnola del 2016) e dal 2017 in cui è iniziato il vero declino. Fatto sta che dopo Vale la vera passione che per circa 35 anni mi ha letteralmente dominato, non mi ha più morso le chiappe, e piano piano il Motomondiale non ha più fatto parte delle mie priorità.
    I piloti di oggi sono velocissimi e super professionali, ma forse dopo l'ubriacatura di personaggi duelli e battibecchi che abbiamo avuto per tutti questi anni, con l'apice dell'era Rossi, ora è più difficile trovare interesse e appassionarsi?
    O semplicemente invecchiando cambiano le priorità?
  • Alessandro___
    Alessandro___, Mogliano Veneto (TV)

    Continuo a sostenere, da anni, che la MotoGP è morta.
    E' solo questione di tempo prima che muoia definitivamente, ma è un cadavere che cammina. Per troppi anni hanno preso scelte che andavano nella direzione opposta allo spettacolo, per anni hanno fatto scelte scellerate che non tenevano conto dello spettatore finale che deve pagare per vedere uno spettacolo che spettacolo non è, se non per qualche appassionato come noi che ha delle conoscenze tecniche per capire bene cosa sta guardando, ma con degli spettatori come noi il circus non sta in piedi.
    Ci vogliono milioni di persone, e chi dice, meglio pochi spettatori buoni, è un folle, perchè, tra poco, non avrà più uno spettacolo da guardare.

    La Dorna sta sbagliando tutto, come detto, da anni, e il non aver informato i piloti è solo l'ultimo di una lunga lista.
    Non puoi fare un cambiamento del genere senza informarli, anche perchè, è normale che se non li informi ti vengano contro, mentre se gli spieghi prima il motivo della scelta, le basi di una tale decisione e gli effetti desiderati, magari gli apri gli occhi.

    Quindi errore madornale, ma siamo ormai abituati, elettronica asssurda, aereodinamica costosissima e totalmente inutile, sistemi orribili come convogliatori, mass dumper ecc... Siamo alla F1 di qualche anno fa, o arriva uno shock vero che cambia tutto, oppure sarà un lungo declino che, per altro, è già iniziato.

    Questa volta va davvero copiata la F1, vanno copiati gli americani, che hanno difetti, ma sullo sport sono i numeri 1.
    Ricordo che nel 1992 una franchigia NBA valeva virca 80 milioni di dollari, oggi ne vale, mediamente, 900 milioni.
    La F1, fra 10 anni, avrà un valore folle.
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