Talk show Eicma 2016: Classiche e Heritage 2017
La tendenza è in atto da alcuni anni e non accenna a indebolirsi, anzi. Le moto che prendono le loro radici stilistiche, e i loro nomi, nel passato stanno conquistando sempre più spazio. E non soltanto perché si alza l'età media dei motociclisti, poiché ci sono anche parecchi giovani che percepiscono l'attrazione di modelli ricchi di fascino storico e che esaltano un diverso stile di vita nel quale non sono le prestazioni a contare per prime.
Fra le novità viste a Eicma ci sono le nuove versioni delle BMW R nineT, come la Urban GS o le Pure e Café Racer lanciate a Intermot, l'ampliamento della famiglia Scrambler Ducati con le versioni Desert Sled e Café Racer, la vasta serie delle Harley-Davidson, le Moto Guzzi V7 III, le nuove Triumph Street Scrambler, Bobber e Bonneville T100, le Yamaha Faster Sons.
Per illustrare di questo fenomeno, le novità 2017 del settore e gli sviluppi futuri, ecco allo studio TV di Moto.it di Eicma gli interventi di Andrea Ferrari, marketing manager BMW Motorrad, Giacomo Marzoli, marketing manager Harley-Davidson, Christophe Couet, general manager Triumph, e Maurizio Ruvolo, marketing manager Yamaha. Moderatore è il nostro Nico Cereghini.
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kevin#34, Roma (RM)ti voglio vedere, a farti 200 km con una scrambler dell'epoca, oppure usarla tutti i giorni per andare a lavoro... l'affidabilità delle moto odierne e' 10 volte superiore, con una moto di 40 anni fa ogni uscita e' un incognita, sono moto da tenere nel box o meglio ancora in salotto, da coccolare spesso dedicandoci tempi e denaro ed ogni tanto farci un uscita per sgranchirle un po' le gambe ma niente di piu'....
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Misterita, Legnano (MI)E' un po' di anni che viene proposto questo genere di moto, ma la mia impressione è che da quando è uscito il ducati scrambler, vi sia stato un incremento generalizzato per questo tipo di moto, però quello che si può notare girando il salone è la noia, noia intesa come uno scoppiazzarsi a vicenda per trovarsi di fronte ad una miriade veramente esagerata di modelli tutti fatti più o meno con lo stesso stile per moto che tecnicamente non hanno uno scopo ben preciso se non quello di essere da passeggio/city. Sarebbe bastato poco ad esempio per usare una carè racer per fare un off road che servisse almeno minimamente a tale scopo, invece si prende semplicemente la stessa base da strada e si mettono i tassellati e due sospensioni un po' più alte... Ora ben venga cavalcare l'onda della moda ma non ho mai visto una mancanza di idee come quest'anno, tranne poche eccezioni l'originalità è la ricerca di stile non si concretizzano in idee costruttive senza contare che più di una volta per distinguere i modelli bisogna guardare il serbatoio e leggere la marca.