Anche Milano inchioda! Limite a 30 km/h dal 2024
Milano si unisce a Bologna e Firenze nel percorso per diventare Città 30, ovvero portare il limite di velocità massimo a 30 chilometri all'ora in città allo scopo di ridurre gli incidenti e le vittime che, come abbiamo visto nel report diffuso nei giorni scorsi dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, sono invece in aumento. Marco Mazzei, consigliere della Lista Sala e primo firmatario del documento approvato ieri a Palazzo Marino, ha spiegato in aula che "l'impatto tra un'automobile che viaggia a 50 chilometri orari e un pedone o un ciclista è quasi sempre fatale per l'utente leggero della strada, e al contrario l'impatto a 30 chilometri non è quasi mai letale e offre ampie rassicurazioni sulla minore gravità delle conseguenze". Stando ai dati Aci-Istat riportati durante la discussione, oltre il 70% degli incidenti in Italia avvengono in città e tra le prime cause c'è proprio l'eccesso di velocità. I sinistri in ambito urbano provocano il 43,9% dei decessi e il 69,7% dei feriti. Come ha sottolineato l'assessore alla Mobilità del Comune Arianna Censi la riduzione della velocità in città é un obiettivo "che stiamo cercando di percorrere e raggiungere. È da qua che si costruisce la cultura di una città e questa rappresenta già la strategia di molte città europee". Il riferimento è a Parigi e Bruxelles che rispettivamente da agosto e gennaio 2021 hanno portato il limite a 30 km/h. I risultati ottenuti in questo primo anno di sperimentazione confermano una riduzione nel numero delle vittime e dei feriti gravi. In molte altre città si stanno per adottare gli stessi provvedimenti: Graz, Grenoble, Helsinki, Valencia, Zurigo, Lille, Bilbao.
Ma dove sarà il limite?
Dal primo gennaio 2024 si viaggerà a 30 km/h in tutta Milano ma il documento approvato dal Consiglio comunale prevede anche delle deroghe per alcune strade a grande scorrimento che verranno selezionate e sulle quali varranno limiti più alti. Il budget approvato dalla giunta Sala prevede anche una campagna di comunicazione e informazione da avviare quanto prima per sensibilizzare e informare la cittadinanza meneghina.
Da fermi andando a piedi ci sarebbe ancora una riduzione degli incidenti e di morti e feriti.
A questo punto chiudiamo i tutti in casa così evitiamo le distorsioni delle caviglie nelle buche.
Ci vorrebbe un referendum abrogativo anche per questo tipo di delibere che per me sarà di difficile applicazione pratica e non ridurrà le emissioni.