Autostrade: per il 2025 niente rincari sul pedaggio. La decisione del governo
Nel 2025 chi utilizzerà la rete autostradale potrà tirare un piccolo respiro di sollievo: il governo ha deciso di bloccare l'aumento automatico dei pedaggi autostradali, eliminando un emendamento che avrebbe previsto un incremento dell'1,8% per tutte le società concessionarie.
La novità emerge dai recenti lavori sulla legge di bilancio, dove l'esecutivo ha fermato una proposta che avrebbe comportato rincari automatici in linea con l'inflazione prevista per il prossimo anno. L'emendamento, inizialmente presentato dai relatori di maggioranza, prevedeva non solo l'aumento tariffario ma anche una proroga di sei mesi per l'approvazione dei Piani economico-finanziari delle società autostradali.
Cosa cambia quindi?
Su noi utilizzatori della reta autostradale, che ora accoglie anche i 125, non ci saranno particolari variazioni. Le società che gestiscono le autostrade non potranno più procedere con aumenti tariffari automatici. Per modificare le tariffe, dovranno prima approvare nuovi Piani economici, rendendo più trasparente e controllato il processo di definizione dei pedaggi.
La decisione è maturata durante una sessione in parlamento, con la Commissione Bilancio della Camera impegnata nell'analisi e nella discussione delle proposte. L'obiettivo è quello di chiudere rapidamente l'iter legislativo, con l'intenzione di portare il testo in Aula mercoledì 18 dicembre e procedere al voto con la fiducia venerdì.
Altra novità interessante riguarda Anas, la società del gruppo Ferrovie dello Stato che gestisce la rete autostradale e stradale. Un emendamento a firma Lega ha autorizzato il Ministero dei Trasporti, guidato da Matteo Salvini, a sottoscrivere una nuova convenzione con durata massima di cinquant'anni.
Immagine: ANSA