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AVADI MA-250, nasce negli USA il motore che rivoluziona schemi e paradigmi

- Metà con pistone a movimento alternato, metà rotativo, è il propulsore rivoluzionario che vuole raccogliere i vantaggi di un motore tradizionale e di un wankel, avrà davvero un futuro?
AVADI MA-250, nasce negli USA il motore che rivoluziona schemi e paradigmi

Immaginate un motore a 4 tempi, ma senza valvole, questo propulsore ha un pistone che sale e che scende su due bielle che poggiano su un albero motore che ruota su sé stesso, ma gira anche come un’elica. I suoi estremi sono inseriti in ingranaggi, coppie coniche che stanno iniziando a farlo assomigliare ad un differenziale da autovettura; da lui, perpendicolarmente rispetto al pistone esce un albero rotante a cui probabilmente sarà possibile agganciare una trasmissione, un cambio, un’elica o una lavatrice…

Ruotando il pistone, accade che si aprono e chiudono dei varchi, delle luci in stile 2t poste però sulla testa. Funziona? Pare di si, lo studio di questo motore sembra essere parecchio incoraggiante e l’azienda AVADI Engines sembra molto vicina a cantare vittoria.

Si tratta di una soluzione che mira a fare propri i vantaggi di un motore con pistone a movimento alternato con quelli di un pistone rotativo. Di fatto l’unità è davvero molto compatta, semplice e leggera (solo 11kg), sfrutta il vantaggio di una compressione elevata tipica della prima e più tradizionale soluzione e il vantaggio di agire direttamente sull’albero motore rotante fornendo coppia e potenza interessanti. Avadi dichiara per questo 250cc, 30Nm a 3.500 giri e 15cv a soli 3.700 giri, nulla di straordinario, ma in ottica di sviluppo e facile immaginare un potenziale ben maggiore visto che il rendimento dichiarato è del 42% contro il 30-35% dei motori convenzionali. In più, pare che a parità di prestazioni consumi davvero poco carburante, non ci sono alberi a camme da movimentare e il pistone lavora davvero dritto nel cilindro, non c’è la tipica spinta laterale dovuta al braccio di leva della singola biella che di fatto spinge il pistone contro la parete opposta del cilindro aumentando attriti.

Questo sarà un motore capace di farsi spazio nel mondo della mobilità? Difficile rispondere, ma di certo sembra poter offrire vantaggi consistenti, vedremo.

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