BMW GS Trophy, vittoria del team CEEU
Ha preso il via il BMW GS Trophy 2014, quest’anno ambientato in Canada dopo la fortunata edizione sudamericana del 2012 che aveva visto l’Italia piazzarsi al terzo posto. 48 concorrenti divisi in 16 squadre (in gara quest’anno con i colori italiani Ugo Carlo Bronzoni, Alessandro Bustacchini e Nicola di Piero) affrontano in sella ad R1200GS Adventure appositamente allestite un rally costellato di prove speciali di ogni genere, studiate per mettere alla prova non solo le doti di guida ma anche capacità fisiche, coordinamento di squadra e in generale la bravura nel cavarsi d’impaccio in ogni genere di situazione.
Dopo sette giorni e oltre 2300 impegnativi chilometri (intervallati da 20 speciali) è stato il Team Central/Eastern Europe (CEEU) a guidare una classifica dominata fin dal primo giorno vincendo diverse speciali. La squadra, composta da Zambrzycki, Maciej Gryczewski and Karel Rahcek hanno accumulato ben 276 punti, staccando la seconda classificata (Sud Africa) di 49 lunghezze. La Francia, terza, ha chiuso a 198 punti.
L’ultima giornata ha visto il Rally tornare al punto di partenza, fra passi di montagna e strade sterrate dai panorami mozzafiato, con diverse speciali fra cui un “car pull”, ovvero il traino di una Dodge d’epoca. di prima mattina, con temperature sotto lo zero, una staffetta nel mezzo di una foresta, ed una sfida finale al campo base composta di diverse prove fra cui… la guida da bendati.
In occasione della cena tutti e 16 i team partecipanti hanno ricevuto un premio di partecipazione, celebrando lo spirito del GS Trophy che, con le parole del responsabile del rally Michael Trammer, ha trasformato le singole squadre in un unico, grande team.
La classifica finale
Final standings:
Pos. |
Team |
Points |
1 |
CEEU |
276 |
2 |
Sud Africa |
227 |
3 |
Francia |
198 |
4 |
Argentina |
182 |
5 |
USA |
174 |
6 |
Alps |
160 |
7 |
Russia |
158 |
7 |
America Latina |
158 |
9 |
Canada |
153 |
10 |
GB |
142 |
11 |
Germania |
136 |
12 |
Messico |
125 |
13 |
Corea |
124 |
14 |
Giappone |
120 |
15 |
Brasile |
117 |
16 |
Italia |
116 |
La cronaca della quinta giornata
La quinta giornata del GS Trophy 2014 è stata ricca di emozioni, con passaggi in fuoristrada spettacolari e speciali molto impegnative; è anche stata la prima tappa ad anello dell’edizione 2014, con partenza ed arrivo al Kootenay Lakeview Lodge dopo un percorso di circa 200 km ritenuto all’unanimità il migliore fra quelli disputati di questa edizione. Fra i tratti più belli, un sentiero di 45 km con spettacolare visuale su laghi glaciali ed una speciale chiamata “The McDonald Turn”, dove le squadre hanno dovuto far arrivare tutti e quattro i membri in cima ad una salita apparentemente impossibile su pietre smosse, testando il limite delle proprie capacità.
Appena il tempo di tirare il fiato per poi affrontare “The Slide”, una discesa estremamente impegnativa, seguita dal clou della giornata – la scalata dei 18 tornanti del Sandon Pass, sconsigliato ai deboli di cuore. Frangente in cui il team italiano si è messo in luce aiutando la squadra americana a trainare una moto piantata fino alla cima. Le due squadre hanno perso oltre un’ora, ma hanno ricevuto i complimenti di tutti i partecipanti per sportività ed inventiva. Il team Italiano ha pagato pegno, scendendo in quattordicesima posizione nella classifica generale dopo la bella rimonta di ieri.
I più veloci hanno potuto godersi un bagno nelle sorgenti termali di Ainsworth sulla via del ritorno al capo base, per dare sollievo ai muscoli doloranti, per poi trovare ad attenderli al Lakeview Lodge l’ultima speciale della giornata: un test di abilità a più fasi comprendente un cambio gomma, test di guida in fuoristrada nonché il sollevamento di una R1200GS sopra un tronco. Il tutto davanti ad una platea di VIP che hanno apprezzato notevolmente lo spettacolo.
Un concerto di musica dal vivo ha chiuso la serata, in attesa delle grandi sfide di domani per la penultima giornata di gara, che porterà i concorrenti a nord in direzione di Fort Steele.
BMW Motorrad GS Trophy 2014: Classifica al termine della quinta giornata:
1 CEEU 190pts
2 Sud Africa 156
3 Francia 131
4 Argentina 122
4 USA 122
6 Russia 106
7 Alps 101
8 America Latina 92
9 Canada 90
10 Corea 86
10 GB 86
10 Germania 86
13 Brasile 82
14 Italia 78
15 Messico 66
15 Giappone 66
La cronaca della quarta tappa
Dopo tre giornate di chilometraggi massacranti, la quarta tappa ha concesso un po’ di respiro ai partecipanti grazie a una lunghezza di soli 230 km – e quindi ad una partenza ritardata alle 8 del mattino invece delle consuete sei – pur con due impegnative prove speciali che hanno messo alla prova un po’ tutti.
La prima fase del trasferimento ha ripercorso un tracciato ferroviario per 75 chilometri, offrendo scorci mozzafiato ma anche difficoltà che hanno causato più di una caduta ai partecipanti, fortunatamente senza danni rilevanti a piloti e moto. Dopo altri 30km di fuoristrada, i partecipanti hanno affrontato la decima speciale del Rally, dove l’equipaggio ha dovuto spingere una delle moto su e giù per un percorso stretto e roccioso – i vincitori, ancora una volta, sono stati i concorrenti del team CEEU.
Dopo un altro tratto di ferrovia e un breve diversivo stradale, i concorrenti sono arrivati alla “pista nera” del giorno, un intenso zig-zag in salita su terreni impegnativi e densa vegetazione che hanno messo duramente alla prova i partecipanti. Che si sono successivamente dovuti impegnare nella seconda speciale di giornata – i Logger Games, ovvero giochi da boscaioli: lancio dell’accetta, taglio dei tronchi ed equilibrio sul fiume. Sorprendentemente, anche stavolta è stato il team CEEU ad aggiudicarsi la vittoria sconfiggendo i favoriti canadesi.
Gli italiani, confinati fino a ieri in dodicesima posizione, sono stati protagonisti di una bella rimonta raddoppiando il proprio punteggio e risalendo fino alla settima piazza a pari merito con la Corea.
La classifica al termine della quarta giornata:
1 CEEU 148pts
2 Sud Africa 120
3 Francia 117
4 Russia 90
4 USA 90
6 Argentina 89
7 Corea 73
7 Italia 73
9 Germania 71
10 Alps 69
11 GB 67
12 America Latina 60
12 Brasile 60
14 Canada 56
15 Messico 48
16 Giappone 36
I giorni precedenti
La terza giornata aveva visto i concorrenti affrontare quasi 200 km fuoristrada oltre a 150 di passi di montagna e tre prove speciali, due delle quali con diversi guadi da superare. Fortunatamente la pioggia e fango che avevano afflitto la giornata precedente, in cui aveva prevalso la Corea grazie ad ottime prestazioni nelle speciali di “caccia al tesoro” e un secondo posto nel Broomball, sono rimaste solo un ricordo – il terzo giorno si è corso in uno scenario da cartolina. Si è iniziato con un bel misto da circa 50 chilometri – diversi piloti lo hanno definito “la strada perfetta per un GS” – che ha portato i concorrenti alla prima speciale, il traino della moto.
Su una pista di sabbia e sassi, un pilota per ciascun team ha dovuto trainare la moto di un compagno (ovviamente a motore spento) usando una cinghia legata alle pedane per circa due chilometri. Una caduta o un arresto significavano ritiro immediato; i più veloci avrebbero vinto la tappa. Solo cinque equipaggi sono riusciti ad arrivare in cima alla collina senza penalità, con la squadra francese vincitrice forte di oltre un minuto di vantaggio.
Dopo altri sessanta chilometri di asfalto, le squadre sono arrivate ad un fiume dove hanno affrontato la speciale “Orso d’acqua”, studiata per mettere alla prova lavoro di squadra, abilità di guida e capacità fisiche per portare una delle moto da una sponda all’altra di un fiume dal letto sassoso nel mezzo di una forte corrente. Con un partecipante ai comandi, gli altri componenti della squadra hanno dovuto aiutarlo senza mai staccarsi dalla moto; la speciale, aperta a diverse interpretazioni strategiche, ha visto prevalere il Team Alps.
Un trasferimento di 185km (di cui 115 in fuoristrada duro) ha portato all’ultima speciale di 20km definita “pista nera”. I concorrenti hanno dovuto affrontare un percorso strettissimo nella foresta, con diverse salite fra sassi smossi che hanno effettuato una brutale selezione fra i concorrenti. L’arrivo al Christina Lake è stato solo l’inizio di un’ulteriore prova nella prova: i team hanno dovuto affrontare una gara di canottaggio. Vincitori della terza speciale sono stati i componenti del team CEEU (Europa Centrale).
In complessiva il team South Africa (con due quarti e un secondo posto nelle speciali) ha vinto la terza giornata di gara portandosi in terza posizione dietro alle squadre CEEU, leader della classifica, e Francia. L’Italia purtroppo non va oltre il dodicesimo posto: dopo una discreta prestazione nelle prime due giornate, la squadra tricolore è stata superata da diverse concorrenti e si trova a soli 45 punti in classifica generale (i leader CEEU ne assommano 98) davanti solamente a Canada, Messico e Giappone.
I video della prima e seconda giornata
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