SPECIALE INTERMOT - La Hornet è tornata: le cose da sapere sulla nuova Honda CB 750! [VIDEO e GALLERY]
Con la serie Hornet, la 600 in particolare in Italia, Honda ha saputo creare un vero fenomeno fra le naked di media cilindrata a partire dal 1998. L’ultima edizione della CB600 Hornet è stata in vendita fino al 2013, e nel suo segmento venne proposta la CB650F, diventata più di recente CB650R – nella famiglia Neo Sports Cafè - e sempre con il motore a quattro cilindri in linea.
Ora il nome Hornet ritorna con un modello inedito targato 2023: la CB750 Hornet.
Il progetto è inedito e si basa su una nuova unità motoristica bicilindrica in linea di 755 cc che andrà ad equipaggiare una nuova serie di modelli, nuova Transalp compresa.
Il design, firmato da Giovanni Dovis della R&D Honda di Roma, propone elementi stilistici delle Hornet 600 creando un ideale filo conduttore con il passato. Le forme sono in generale più snelle e le linee più slanciate, spigolose e caricate sull’avantreno con un maggior effetto dinamico.
Telaio e foderi forcella sono colorati di rosso ciliegia e caratterizzano le cromie proposte, che sono: Pearl Glare White con telaio Metallic Red Flame e forcella anodizzata Red, Graphite Black con telaio Metallic Red Flame e forcella anodizzata Red, Matte Iridium Gray Metallic e Mat Goldfinch Yellow con telaio verniciato di nero.
Il prezzo è fissato in 7.990 euro franco concessionario, una quotazione interessante in rapporto alla cilindrata e alle prestazioni.
Il motore è frutto di un progetto inedito, si tratta di un due cilindri in linea di 755 cc (87x63,5 mm) che eroga la potenza di 92 cavalli a 9.500 giri e la coppia massima di 75 Nm a 7.250 giri. L’ultima Hornet 600 forniva 102 cavalli a 12.000 giri e 64 Nm a 10.500 giri.
Il nuovo bicilindrico, forte del 25% di cilindrata in più, avrà quindi una coppia più favorevole e una potenza, sebbene inferiore, più facilmente sfruttabile nell’uso stradale.
La distribuzione, come sul motore dell’Africa Twin, è di tipo Unicam: monoalbero e 8 valvole. Ovvero con le valvole di aspirazione azionate direttamente dall’asse a camme e con quelle di scarico azionate da bilancieri.
L’imbiellaggio è a 270°, anche in questo caso come sul motore Africa Twin, il che conferisce un rumore più caratterizzante e, almeno in teoria, una coppia migliore. Un contralbero di equilibratura tiene a bada le vibrazioni.
Il cambio è a sei marce, resta da capire se potrà arrivare anche una versione con la trasmissione a doppia frizione DCT.
Throttle By Wire
La dotazione elettronica si basa sull’acceleratore elettronico Throttle By Wire che comprende quattro Riding Mode (di cui uno personalizzabile) che operano con i tre livelli del controllo di trazione HSTC (Honda Selectable Torque Control, integrato con l’anti impennamento) e tre livelli di regolazione della potenza e del freno motore.
Il telaio è una struttura a diamante in tubi e lamiera di acciaio, nello stesso materiale è il forcellone. Le sospensioni si avvalgono della forcella a steli rovesciati Showa SFF‑BPTM da 41 mm (escursione 130 mm) e del monoammortizzatore Showa con leveraggio progressivo Pro-Link e corsa ruota di 150 mm.
Il doppio disco anteriore da 296 mm ha profilo wave e pinze ad attacco radiale a quattro pistoncini. Le ruote da 17, il lega leggera a razze, montano pneumatici nelle sezioni 120/70 e 160/60.
Con interasse di 1.420 mm, altezza sella di 795 e serbatoio da 15,2 litri, la CB750 Hornet ha un peso dichiarato in ordine di marcia e con il pieno di 190 kg.
Un display TFT a colori da 5 pollici costituisce la strumentazione, consente di gestire tutti i sistemi di controllo e fornisce la connettività Honda Smartphone Voice Control per i dispositivi Android e iOS.
L’illuminazione è basata su fari full Led, gli indicatori di direzione si disinseriscono automaticamente e integrano anche il sistema di segnalazione della frenata di emergenza.
La scheda tecnica
MOTORE |
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Tipo |
Bicilindrico parallelo con manovellismo a 270°, distribuzione Unicam a 8 valvole, raffreddato a liquido |
Cilindrata |
755 cc |
Alesaggio x Corsa |
87 x 63,5 mm |
Rapporto di compressione |
11 : 1 |
Potenza massima |
92 CV (67,5 kW) @ 9.500 giri/min |
Coppia massima |
75 Nm @ 7.250 giri/min |
Rumorosità (dB) |
Lwot - 77.5; Lurban - 73.5 |
Velocità massima |
205 km/h effettivi |
Capacità totale olio |
3,8 L |
Avviamento |
Elettrico |
ALIMENTAZIONE |
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Carburazione |
Iniezione elettronica PGM-FI |
Capacità serbatoio benzina |
15,2 L |
Emissioni CO2 WMTC |
100 g/km |
Consumi WMTC |
23 km/l – 4,35 l/100 km |
IMPIANTO ELETTRICO |
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Capacità batteria |
12V / 7,4 Ah |
TRASMISSIONE |
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Frizione |
Multidisco in bagno d’olio, assistita e con antisaltellamento |
Cambio |
Manuale a 6 rapporti (Quickshifter opzionale) |
Trasmissione finale |
A catena |
TELAIO |
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Tipo |
In acciaio con struttura a diamante |
CICLISTICA |
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Dimensioni (L x L x A) |
2.090 x 780 x 1.085 mm |
Interasse |
1.420 mm |
Inclinazione cannotto |
25˚ |
Avancorsa |
99 mm |
Altezza sella |
795 mm |
Luce a terra |
140 mm |
Peso |
190 kg con il pieno di benzina |
Raggio di sterzo |
2,7 m |
SOSPENSIONI |
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Anteriore |
Forcella rovesciata Showa SFF-BPTM, diametro steli 41 mm, escursione 130 mm |
Posteriore |
Ammortizzatore con leveraggio Pro-Link, forcellone in acciaio, escursione ruota 150 mm |
RUOTE |
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Anteriore |
Alluminio pressofuso, 5 razze a Y |
Posteriore |
Alluminio pressofuso, 5 razze a Y |
Pneumatico Anteriore |
120/70 ZR-17 |
Pneumatico Posteriore |
160/60 ZR-17 |
FRENI |
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Tipo ABS |
A 2 canali |
Freno anteriore |
Dischi da 296 x 4 mm con pinze Nissin ad attacco radiale a 4 pistoncini |
Freno posteriore |
Disco da 240 x 5 mm con pinza a pistoncino singolo |
CRUSCOTTO ED ELETTRONICA |
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Strumentazione |
Display TFT a colori da 5” |
Luce anteriore |
LED |
Luce posteriore |
LED |
Connettività |
HSVCs (Honda Smartphone Voice Control system) |
Presa USB |
Tipo C |
Indicatori di direzione |
LED, a disattivazione automatica |
Sistema sicurezza |
HISS (Honda Ignition Security System) |
Caratteristiche addizionali |
Lampeggio frenata emergenza ESS (Emergency Stop Signal), 4 Riding Mode |
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angelinogiovanni, Lodi (LO)mi domando quando decideranno di mettere un telaio all'hornet, spendetelo qualche euro per un po di ferro in piu per fare un telaio!!!!!
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DettoFatto, Lodi (LO)Parlando di prezzi, la rivista più vecchia che ho trovato in casa è del 2004, e la Hornet 600 veniva proposta a 7.400 euro. Ho trovato delle tabelle di rivalutazione che riportano un coefficiente di rivalutazione monetaria pari a 1,35 circa, il che vuol dire che quella moto oggi dovrebbe costare attorno ai 10.000 euro. Oggi con 10mila euro ti porti a casa una kawaski z900 oppure, con duemila euro in meno, questa hornet bicilindrica. Morale della favola, al netto di una qualità che non ha mai mostrato il fianco alle critiche, e di un progresso tecnologico pressoché continuo, i produttori giapponesi propongono moto, oggi, che rispettano persino la variazione dei prezzi al consumo, ovvero vendono giocattoli per adulti ad un prezzo che si è adeguato come fossero beni di prima necessità.