King of the Bagger? Ecco la nuova Indian Challenger Elite
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Non aspettatevi un modello sportivo, nonostante appunto il ricordato campionato americano King of the Bagger che sta riscuotendo un buon successo e dove peraltro a dominare è Harley-Davidson, ma in ogni caso la Indian Challenger forte del suo V2 raffreddato a liquido è la più prestazionale della serie.
Certamente il suo scopo è far viaggiare molto comodi pilota e passeggero, e ci riesce bene, e in fondo a rappresentare l'anima sportiva della marca c'è sempre la FTR 1200.
Ma il campionato bagger è servito a ricordare che queste moto pesanti sfoggiano anche una bella guidabilità nonostante la mole.
La Challenger Elite, presentata assieme alla Chieftain Elite che ha motore raffreddato ad aria, è prodotta in una serie limitata di 200 esemplari.
Il prezzo negli USA è di 34.999 dollari e in i Europa dovrebbero arrivarne 25 unità.
Non sappiamo ancora se e quante in Italia, dove è disponibole la versione Challenger Limited dello scorso anno a 31.990 euro.
La Elite prende le mosse dal modello standard e, secondo la presentazione che ne fa Indian, è ispirata al mondo delle muscle car. La stessa fonte di ispirazione utilizzata da Ducati quando realizzò la sua Diavel, in quel caso con il taglio sportivo tipico della marca bolognese.
La Challenger Elite si distingue visivamente per la raffinata verniciatura Stealth Grey e Black Metallic con dettagli grafici in Indy Red; la sella ha cuciture rosse in vista e anche il badge che identifica il modello è in tinta con la moto.
Il parabrezza è regolabile in altezza elettricamente, di serie ci sono le manopole riscaldabili, le pedane piatte in alluminio con loghi lavorati e l'impianto audio PowerBand da 400 watt (optional è quello da 800).
La struttura è quella della Challenger standard, quindi il motore V2 di 1.768 cc con raffreddamento a liquido fornisce 128 cavalli di potenza e oltre 18 kgm di coppia massima.
Sono disponibili tre modalità di guida (standard, rain e sport), c'è la tecnologia Smart Lean (controllo di trazione e ABS cornering) e il precarico del mono posteriore si regola elettronicamente.
Le luci full led e con DRL prevedono il faro anteriore adattivo, mentre la strumentazione è costituita da un pannello TFT a colori da sette pollici.
Dice un uccellino che il V2 Indian è meglio dell'Harley