KTM Freeride 350. Dal concept al debutto
«Fin dalla presentazione a Milano la nuova Freeride è stata recepita con grande curiosità ed attenzione. Sono in molti ad aver aspettato per tanto tempo una moto con queste caratteristiche, facile e divertente, ma soprattutto accessibile a tutti».
Da dove nasce l’idea di sviluppare e produrre una moto dalle caratteristiche così particolari?
«KTM da diverso tempo aveva in mente lo sviluppo di una moto specifica per il mondo del trial, ma analizzando concretamente il mercato non ne ha ritenuto i numeri ancora sufficientemente giustificabili. Contemporaneamente è allo sviluppo la nota moto elettrica e l’unione delle due idee ha portato alla luce un nuovo concetto di moto. Un mezzo dalle dimensioni ridotte, molto leggero e facilissimo da utilizzare».
Hai detto bene Joachim, non è solo una nuova moto, ma KTM con questo modello vuole focalizzare l’attenzione proprio su un nuovo modo di vivere le due ruote.
«Sì, è così, non bisogna immaginare questa moto come la sorella minore della 350 da enduro, altrimenti si rischia di rimanere delusi. La Freeride è nata e sviluppata per esplorare nuove strade e nuove mete senza necessariamente andare sempre alla ricerca della massima velocità e prestazione, ma molto più semplicemente giocando con i pesi, un po’ come si fa con il trial. In molti casi poi è molto più semplice delle versioni enduro e questo permetterà a molti appassionati di superare molte paure che facilmente vengono su una moto più
grande».
Ma come possiamo in Italia, dove sempre più si restringe il campo d’azione delle moto in fuoristrada e perseguire la filosofia della Freeride? Non sono due concetti in contrasto?
«Certamente in posti come questi (Marocco nda) questa moto è in un vero paradiso terrestre, ma anche in Europa, può avere dei notevoli punti di forza: la rumorosità è pressoché dimezzata, sia per i due silenziatori che per la limitazione dei giri motore, proprio perché non è e non deve essere una moto da competizione. In aggiunta poi, i copertoni da trial annullano l’effetto di raschiamento del suolo rendendo molto più blando l’impatto con l’ambiente».
A breve, su Moto.it troverete la prova integrale con foto e video della moto dell’anno: KTM Freeride 350, non perdetevela!
mah?
Manca dell'omologazione per 2
Ho un ktm exc 300 , mezzo specialistico, giustamente omologato per 1...non vedo come una alternativa soft come questa, utilizzabile con gomme dual anche su asfalto, non possa essere fruibile da due persone per brevi spostamenti....mettere due pedanine smontabili e unsa sella un pelino più lunga non costava niente...
Con un Beta Alp un picnic per due in montagna si puo fare....con un Kawa Klx 250 pure....