Valerio Boni non è nuovo a imprese di questo genere, dalla 24 ore in solitaria sulla Vespa 50 di oltre quarant'anni fa al record, sempre su base 24 ore, ottenuto di recente con una minimoto Polini.

Questa volta la sfida è stata di attraversare 11 paesi europei nell'arco di 24 ore cercando anche di ottenere la certificazione SaddleSore 2000 della Iron Butt Association. Ovvero l’associazione americana che omologa le imprese dei motociclisti, raggiungendo all’arrivo il traguardo dei 2.000 km percorsi.

Svezia (la partenza a Malmö il 20 giugno alle 17.38), Danimarca, Germania, Olanda, Belgio, Lussemburgo, Francia, Svizzera, Austria, Liechtenstein e Italia (arrivo nella sede di MV a Varese) i paesi raggiunti e alla fine i chilometri percorsi sono stati 2.003.

La moto utilizzata è stata una MV Agusta Turismo Veloce Lusso SCS di serie con il logo TVEE: Turismo Veloce Europe Endurance.

Se in linea di massima la media da tenere non era elevata per raggiungere l’obiettivo, il traffico, i lavori, le deviazioni e i limiti di velocità imposti in molte nazioni non hanno lasciato spazio al relax.

Per le prime cinque ore è stato possibile acquisire un margine di sicurezza, con una media superiore ai 100 km/h, che si è progressivamente assottigliata, nonostante le soste siano state limitate soltanto ai sette rifornimenti programmati. La conferma è arrivata dal computer di bordo, che ha evidenziato come il motore sia rimasto acceso per più di 23 ore.

“Tutto, o almeno molto, è andato secondo i piani – ha commentato all'arrivo Valerio Boni -. L’obiettivo che ci eravamo prefissati è stato raggiunto, grazie anche alla Turismo Veloce, che si è dimostrata estremamente affidabile e confortevole, una qualità non certo di secondo piano in un’occasione come questa”.