La nuova Suzuki V-Strom 1000 secondo il suo progettista
La moto non è solo un mezzo di trasporto come altri, e chi macina chilometri in sella lo sa bene: ergonomia, comfort, praticità e prestazioni sono solo alcuni degli elementi attorno ai quali concentrarsi, a maggior ragione se l’obiettivo è quello di realizzare una vera Sport Enduro Tourer come la Suzuki V-Strom 1000.
Tomohisa Ichimaru, Product Planner che ha avuto il compito di sviluppare il progetto, è la persona giusta. “Ho posseduto una Bandit 1200 S, una Hayabusa, e una V-Strom 650 del 2008, ora ho una V-Strom 650 e una vecchia RMX250. Il mio hobby è il turismo sulla lunga distanza, ogni primavera e estate affronto viaggi di una settimana che prevedono lunghe percorrenze. Attraverso queste esperienze di guida personali, ho potuto raccogliere le mie opinioni su come migliorare la moto dal punto di vista del proprietario”.
La realizzazione del “concept” DL 1000, che prossimamente darà vita alla nuova V-Strom 1000, nasce proprio da questi elementi, raccolti anche lungo un tour europeo grazie alla collaborazione delle concessionarie Suzuki e alle informazioni degli utenti. "Il concept di prodotto della nuova V-Strom 1000 è l'estensione di quello della 650. Abbiamo puntato a costruire una moto capace di offrire grande potenza e prestazioni senza però l’impegno richiesto da una moto di grande cilindrata. Il pilota può godere di una guida confortevole con grande manovrabilità”.
La nuova V-Strom 1000 è equipaggiata delle medesime pinze freno anteriori monoblocco a attacco radiale impiegate sulla sportiva GSX-R 1000, e offre di serie il sistema ABS. La dotazione tecnica inoltre prevede per la nuova V-Strom 1000 il sistema elettronico di controllo della trazione, e sarà la prima moto Suzuki di produzione a adottare questa tecnologia. Il motore, derivato dal noto bicilindrico a V da 1000 cc già impiegato sulla precedente generazione V-Strom 1000, è stato oggetto di numerosi interventi al fine di ottenere maggiore regolarità ai regimi inferiori e migliori performance in accelerazione.
Dalle parole di chi ha guidato il team di sviluppo della nuova V-Strom 1000 emerge inoltre una grande
attenzione alla realizzazione del set di valigie (due laterali e quella posteriore) al fine di garantire ingombri limitati che non influiscano sulla maneggevolezza e sulla stabilità della moto.
“Vorrei che i proprietari dell’attuale V-Strom 650 e della precedente V-Strom 1000, così come ogni pilota che ama i lunghi percorsi, provassero la nuova V-Strom 1000. Se apprezzate il carattere divertente e emozionante della V-Strom, sono certo vi piacerà”.
"Ho iniziato a lavorare in Suzuki nel1997. Nel 2000, dopo tre anni di esperienza nel campo delle vendite, mi hanno conferito un nuovo incarico nella divisione Moto Product Planning. Da allora, ho lavorato al progetto di prodotti quali gli ATV come l’ LT-Z400 e moto nude come la Bandit e la GSR. Per il progetto di sviluppo della nuova V-Strom 650, mi hanno conferito l’incarico di responsabile dei nostri modelli Enduro Tourer e ho lavorato sulla definizione del “concept”, il livello di equipaggiamento e l’obiettivo delle performance da raggiungere della nuova V-Strom 1000".
Quindi, oggi Lei guida una moto che ha progettato di persona. Puoi raccontarci di questa storia?
Sì, guidavo una V-Strom della prima serie e mi hanno dato la responsabilità di sviluppare la nuova generazione proprio del modello che guidavo io.
A seguito dello sviluppo del progetto, ero così fiducioso e soddisfatto dei miglioramenti che avevamo fatto, che ne ho comprata una.
"Il mio hobby è andare in moto percorrendo lunghe distanze in primavera ed estate, normalmente sto via una settimana. Attraverso queste esperienze di guida personali, ho costruito la mia opinione su come migliorare la moto dal punto di vista del pilota. Per una persona come me, è stata una grande opportunità fornire le mie idee ed esperienze come contributo allo sviluppo del nuovo modello. Normalmente faccio 400 km al giorno, 2000-3000 km in totale ogni viaggio. Per me, il piacere di guidare è dato da quei momenti in cui l’uomo e la moto sono all’unisono".
"Per la nuova V-Strom abbiamo effettuato un’indagine in Europa che ci ha permesso di conoscere meglio i clienti tipo di questa moto: sono piloti esperti, dai 40 anni in su, che hanno una certa esperienza di guida con le moto. La nostra indagine è stata condotta da un team che ha effettuato una settimana di viaggio in giro per l’Europa, mettendosi dalla parte dei guidatori e saggiando una moltitudine di strade diverse. Oltre questo abbiamo parlato con i motociclisti e i concessionari locali. Abbiamo scoperto che i clienti utilizzano la loro moto praticamente ogni giorno, dal commuting alle lunghe percorrenze. È stata una grande opportunità per il team di sviluppo per comprendere il reale utilizzo delle moto e le condizioni delle strade, guardando le cose dal punto di vista dei motociclisti. Questa esperienza sulle strade europee ha permesso un miglior sviluppo del modello".
"Le Enduro Tourer sono moto divertenti e maneggevoli da guidare. Tuttavia questa tipologia di moto può sembrare ingombrante e intimidire i piloti prima ancora di salire in sella. Sappiamo che le dimensioni e il peso di queste moto potrebbe compromettere la manovrabilità nelle strade cittadine più strette. A mio modo di vedere questo è un punto a sfavore delle moto Enduro Tourer di grossa cilindrata. Sulla V-Strom 1000 abbiamo lavorato per risolvere questo tipo di problema in modo che il maggior numero di motociclisti possa godere del piacere di usare questa Enduro Tourer. Per raggiungere questo obiettivo, il primo sforzo è stato quello di ridurre il peso. Il nostro team di sviluppatori ha lavorato alacremente per limare e ridurre il peso laddove possibile. Il risultato di questi sforzi ha permesso di incrementare la facilità di manovra, migliorare le prestazioni in curva, o semplicemente di rendere più facile posizionare la moto sul cavalletto centrale. Per una maggiore facilità nel mettere il piede a terra, abbiamo posto grande attenzione alla forma della sella e alla sua altezza da terra. Grazie a questi accorgimenti, e al design snello del motore V-Twin, il pilota può toccare molto più facilmente con i piedi a terra".
"Per godersi la guida anche durante lunghi viaggi, è importante puntare sulla versatilità di una moto capace di adattarsi e cambiare a seconda della condizioni stradali e atmosferiche. Insieme alla riduzione complessiva del peso abbiamo lavorato per migliorare la maneggevolezza allungando l’interasse e incrementando la rigidità del telaio. Lo pneumatico anteriore da 19 pollici permette inoltre un bilanciamento perfetto tra stabilità e agilità.
Il sistema frenante con ABS è di serie, e le pinze freno anteriori, radiali a monoblocco, sono le stesse utilizzate sulla GSX-R1000 del 2011. In aggiunta, per la prima volta su una moto Suzuki, è stato incluso il controllo di trazione. Per quanto riguarda le sospensioni, abbiamo dotato la V-Strom 1000 di nuove forcelle a steli rovesciati per una maggiore stabilità e comfort di guida. Anche la posizione di guida è stata rivista in modo da garantire al pilota comfort e controllo totale della moto.
"Il motore bicilindrico produce un rumore dello scarico ed una sensazione di accelerazione uniche. Sebbene il motore sia basato su quello della V-Strom 1000, le parti interne sono state accuratamente ridisegnate e rifinite per aumentare il controllo ai bassi e medi regimi e le performance in accelerazione. In questa fase, non posso rivelare tutti i dettagli delle modifiche e dei miglioramenti, ma suggerisco ai clienti V-Strom di effettuare il test-ride e provare la differenza".
"Le borse laterali e bauletto centrale sono componenti fondamentali per un a touring perché il loro è un utilizzo quotidiano. Io stesso ho deciso di montare sia il bauletto sia le borse laterali sulla mia V-Strom650.
Durante l’ideazione della V-Strom 1000 abbiamo dato grande importanza alla realizzazione dei tre bauletti. Abbiamo lavorato molto sul loro sviluppo fin dall’inizio dello progettazione della V-Strom 1000 in modo da integrarli nel miglior modo possibile con il design della moto. Anche per le borse laterali abbiamo effettuato un grande sforzo per diminuire la dimensione in modo da ridurre la loro influenza sulla stabilità e sulla maneggevolezza della moto".
ruote a raggi
L'attendo curioso...
L'idea di prendere il vecchio motore stracollaudato e "rifinirlo" limando via i difetti, mi piace perchè parla di affidabilità. L'idea dell'elettronica mi disgusta invece, ma pare sia una moda irrinunciabilie....auspico almeno sia totalmente e REALMENTE escludibile. La ruota da 19 mi fà storcere il nasto....una 18 faceva così schifo? Tanto questa è una stradale è ora di finirla di chiamarle Enduro Stradali.....sono stradali e basta perchè anche fossero enduro...senza le gomme adatte non vai da nessuna parte. C'è ancora una cosetta......una volta provato il cardano (Jap) e dimenticata la catena e le sue manutenzioni, io non vorrei tornare piu alla catena. Avrà il cardano questa moto?