Le Belle e Possibili di Moto.it: Honda RC45
Le Belle e Possibili di Moto.it è la rubrica dedicata alle moto che hanno popolato - e spesso ancora popolano - i sogni degli appassionati. Sogni che con il passare degli anni diventano spesso un po' più realizzabili, come nel caso di questa spettacolare Honda RVF750 RC45 in vendita fra i nostri annunci.
Era l'ormai lontano 1993, e Honda era ancora impegnata in tutte le competizioni riservate alle derivate di serie (salvo la 8 ore di Suzuka, alla quale erano ancora ammessi costosissimi prototipi che con la produzione di serie avevano ben poco a che spartire) con l'ancora valida ma ormai surclassata RC30. Sempre più infastidita dalla scia di successi accumulati da Ducati con le 851 e 888, Honda decise che era venuto il momento di affilare le armi e a fine 1993 presentò la RVF750 RC45.
Una moto che venne ingiustamente trascurata. Un po' perché sulla carta non faceva scalpore, con numeri forse un po' troppo conservativi quanto a potenza massima e peso, ma soprattutto perché sul finire di quella stessa estate (allora il Salone di Milano si svolgeva a fine settembre) aveva visto la luce la Ducati 916, con il clamore che chi c'era ben ricorda. Ma si trattò di un errore grossolano, perché già a partire dalla sigla la RC45 (45 come i milioni di lire che costava, ironizzò qualcuno all'epoca) era una moto davvero speciale.
Non era infatti un caso se la RC45, a differenza della precedente RC30, non era stata battezzata VFR ma RVF come i già citati prototipi da competizione a quattro tempi impegnati nelle formule libere, perché sotto il vestito la nuova V4 Honda era una moto sofisticatissima, su cui a Tokyo (anzi, ad Asaka, visto l'impegno profuso dall'HRC) avevano riversato il meglio di cui disponessero in termini tecnologici: bielle in titanio e frizione antisaltellamento erano quasi inediti, e diverse soluzioni ciclistiche e motoristiche venivano recuperate in toto dalla vetrina tecnologica NR750 a pistoni ovali.
La moto di serie, come spesso accadeva nel periodo delle Homologation Specials, non era performantissima, e anche in versione Superbike allestita dai privati non si rivelò granché competitiva causando forti delusioni a chi, come il team Gattolone, aveva confidato di trovare un'altra RC30 - veloce, affidabile e facile da far andare forte.
Tutt'altro discorso per i mezzi del team ufficiale: se il primo anno, nelle mani di Polen e Slight, la RC45 stentò ad imporsi per qualche magagna di gioventù, nelle stagioni seguenti Aaron Slight e Colin Edwards si trovarono per le mani una moto velocissima anche se molto impegnativa. Molti pensano che se la sfortuna non avesse perseguitato il neozelandese, il titolo conquistato da John Kocinski nel 1997 non sarebbe rimasta l'unica affermazione iridata della RC45.
La RVF ebbe molto successo alla 8 ore di Suzuka, in cui vinse al debutto (Slight/Polen) ma anche l'anno successivo (Slight/Okada), nel 1997 e nel 1998 (Itoh/Ukawa) e raccolse tanto anche nella Superbike AMA: negli Stati Uniti vinse il titolo nel 1995 con Duhamel e nel 1998 con Ben Bostrom. Venne pensionata nel 2000 con l'arrivo della bicilindrica VTR/SP, con cui Honda spostò il confronto sul campo prediletto della Ducati battendola per ben due volte su tre stagioni.
La RC45 in oggetto è in vendita sul nostro sito a 18.500 euro, quotazione sicuramente elevata ma ampiamente giustificata da rarità e condizioni del mezzo. Che ad ulteriore testimonianza dell'originalità è dotato di certificato originale Honda che riporta il numero del telaio ed è oggetto di iscrizione ASI.
Eh si
Saluti a tutti
spettacolare