Siamo abbastanza saturi di café racer - principalmente perché la scelta della base di partenza ricade regolarmente sui soliti modelli. E' quindi rinfrescante vedere, per una volta, una realizzazione che parte da una moto poco diffusa e per molti versi un po' sottovalutata come la Yamaha FZS 600 Fazer, che come tutte le semicarenate ha goduto di tanto successo in Francia, Germania e Regno Unito quanto è stata snobbata qui da noi.

La Fazer 600 in oggetto è stata trasformata profondamente come è evidente a chiunque conosca il modello di partenza. La carenatura è un'unità in vetroresina nata per la Ducati 900SS, a cui fa da contraltare un codone nello stesso materiale che ospita al suo interno uno scarico in acciaio inox (forse sarebbe stato meglio adottare materiali a minor conducibilità termica come titanio o carbonio per il terminale) realizzato artigianalmente. L'aspirazione viene liberata attraverso filtri a cono sportivi K&N.

La Yamaha FZS 600 Fazer originale

La posizione di guida cambia grazie ad una sella realizzata su misura, a semimanubri artigianali ricavati dal pieno e pedane arretrate Tarozzi. Molto belle, restando in tema, le lavorazioni sui coperchi valvole. L'impianto frenante ora conta su raccordi in treccia e pompa maggiorata al manubrio; i cerchi sono unità a raggi più in tono con la realizzazione.

La Yamaha Fazer di cui parliamo è in vendita fra i nostri annunci ad una quotazione indiscutibilmente elevata (8.000 euro) giustificabile solamente in parte alla luce dell'originalità della trasformazione.

Ci sentiamo peraltro di muovere una critica alla scelta della livrea: la colorazione Heron è indubbiamente bella e ben realizzata, ma totalmente slegata dalla storia Yamaha. Avremmo visto molto meglio una livrea giallo/nera Roberts Replica, o la bianco/blu Sonauto o magari la più recente bianco/rossa, ma de gustibus...

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