L'editoriale di Nico

Nico Cereghini: “Caduta da fermo con passeggero”

- Non si ha voglia di pensarci, ma in vacanza e con la moto carica è un evento che non si può escludere. Per evitare guai grossi, è indispensabile che…
Nico Cereghini: “Caduta da fermo con passeggero”

Ciao a tutti! Le vacanze programmate da mesi adesso sono qui: anche brevi, magari una sola settimana, ma pur sempre in moto. Che abbiate scelto il mare o la montagna, l’Italia o fuori, c’è qualcosa di cui devo parlarvi anche se è sgradevole. Scherzo ma non troppo, voglio mettervi in guardia perché si tratta di una situazione tipicamente estiva che purtroppo è dietro l’angolo: la moto è carica, le strade non sono tanto belle, spesso siamo noi stessi a complicarci la vita cercando sterrati un po’ impegnativi per raggiungere la spiaggia migliore o per fare i fenomeni. Bene, ti fermi, provi a girare stretto per parcheggiare nel punto giusto, il piede cerca l’appoggio sul terreno scosceso o accidentato e non lo trova. Cadere da fermo talvolta è inevitabile e pazienza, succede anche ai migliori motociclisti del mondo. Ma cadere da fermo con il passeggero è peggio. Gran brutta faccenda. Ho in mente un consiglio che potrebbe esservi utile.


Perché ci si può perdonare tutto, manubrio storto, cupolino segnato, serbatoio gibollato, carter rigato; ma non ci si può perdonare una ferita alla gamba del nostro passeggero o, peggio, una frattura. La caviglia e il femore purtroppo sono molto esposti in questo tipo di incidente, qualora l’arto resti sotto la moto. E allora è lapalissiano: è fondamentale che il passeggero non lasci la gamba sotto. Non è semplice come sembra. Gridargli qualcosa all’ultimo istante, quando la moto ormai è inclinata di trenta gradi sulla verticale e non la riprendi più, non servirebbe a nulla. “Alza la gamba!” oppure “sfila la gamba!”. Ciao! La situazione ormai è degenerata e irrecuperabile, siamo già oltre l’allarme, siamo al panico. Dunque la mia raccomandazione è: prevenire. Il passeggero va formato e (soprattutto) informato prima.


Ci sono tante cose da dire al passeggero prima di partire. Come vestirsi, come salire sulla moto, come stare seduto, dove attaccarsi, quanto muoversi, a che volume gridare per comunicare, come scendere eccetera eccetera. Tutte informazioni che saranno superflue soltanto dopo mesi o anni di coabitazione sulla moto. Invece questa è una informazione nuova e supplementare che vi consiglio caldamente: “se vedi che stiamo cadendo da fermi, può succedere, non fare quella faccia, lasciami parlare; bene, se vedi che stiamo cadendo da fermi non tentare di resistere, làsciati cadere sul lato che pende, possibilmente lontano dalla moto”. Stiamo parlando di motociclisti protetti con casco, guanti e giacca tecnica, naturalmente, come sempre dovrebbe essere. L’istinto di sopravvivenza è potente e il passeggero saprà mettere le mani avanti e atterrare con le minime conseguenze, al massimo una contusione o una sbucciatura. Un conoscente mi ha addirittura raccontato -ma non so se sia vero- che in un caso del genere la moglie (un tipo ben piantato) si è lanciata con tale impeto che la moto, sotto la sua spinta, si è autoraddrizzata. In quel caso, niente caduta da fermo ma soltanto una moglie inviperita. A crederci.

 

Foto: Inforiders

Caduta da fermo con passeggero
  • olieofi
    olieofi, Peschiera Borromeo (MI)

    Caduto da fermo con gs 1200 nuovo di pacca ...300km e una settimana di vita. Avevo con me mia moglie e dopo una brusca frenata per aver visto un parcheggio, mi è mancato l'appoggio sul piede destro a causa di un leggero avvallamento. La moglie si è letteralmente tuffata sulla destra evitando la moto, io ho tentato di tenerla e mentre mi rendevo conto che andava giù ho iniziato a piangere :)). Entrambi illesi solo qualche livido ma la cosa che mi ha sconvolto di più in quel momento è che la moto era in marcia ed è rimasta accesa, ha cominciato a girare come una trottola sul fianco destro, il pneumatico posteriore ha lasciato un cerchio nero sull'asfalto che sembrava fatto con il compasso ed io basito la guardavo girare e non sapevo come fermarla, ha fatto almeno 3 giri ma a me sono sembrati 100. Al terzo giro sono riuscito a spegnerla prendendola dal manubrio come un toro per le corna, quando l'ho alzata (facendomi aiutare ovviamente) pensavo di trovare 10.000 euro di danni. Ho dovuto solo cambiare il copri cilindro ...UN MIRACOLO!
  • Malto3245
    Malto3245, Modena (MO)

    A un amico con un 125 cbx (si era monelli) capitò di cadere da fermo al semaforo rosso. Si era dimenticato di tirare giù i piedi con la moto ferma!! A parte questo chiaro caso limite (smise la moto da lì a poco), la moto ha due ruote e quindi è instabile. Da fermo e a moto carica e con donna io sono a gambe ben piantate per terra (e con stivali ad hoc, mica scarpe da ginnastica), freno anteriore ben in mano e sfrutto i miei 183 cm e 100 kg. Salire e scendere così ci sono sempre andati bene; in pendenza con marcia inserita. In movimento, altro discorso. Su tornante stretto in discesa con auto in contromano e moto piegata e in stallo, non c'è speranza. E in effetti io mi feci poco (lo stivalone tenne su la guzzona SP2 con la suola, il resto lo fecero paramotore e valigia), ma la donna diede una ginocchiata poco simpatica. Idem sul ghiaino, a meno che non si abbia la fortuna di finire con lo stivale su un punto solido, fermarsi al limite del trapicco e una compagna molto agile a balzare giù dalla moto e raddrizzare la bestia dal lato giusto. Altro che zavorrina. L'ho sposata.
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