Roland Sands Design KTM 690 Tracker
RSD KTM 690: seconda puntata. Dopo essersi cimentato qualche mese fa con una Duke riproposta in chiave Café Racer, stavolta il preparatore californiano passa all'altro suo grande amore: le dirt trackers - Roland suscitò lo sdegno e l'ira di molti ducatisti quando, un paio d'anni fa, trasformò in tracker nientemeno che una Desmosedici RR. In apertura vi proponiamo un video in cui potete vedere la nascita e lo... svezzamento della RSD/KTM Tracker.
La base resta quella del monocilindrico LC4 di KTM, anche se stavolta di provenienza Enduro. Il telaio resta quello di serie, mentre telaietto e forcellone sono stati realizzati in tubi per mantenere l'identità estetica con il resto della moto. La carrozzeria è completamente plasmata a mano partendo da fogli di alluminio, con una verniciatura applicata da Airtrix che trova complemento nelle varie anodizzazioni e verniciature a polvere applicate dagli specialisti di Sport Chrome. Lo scarico, con silenziatore a passaggio basso (un po' in contrasto con l'iconografia del dirt track) composto da ben dieci sezioni di tubo saldate.
I cerchi, come diversi altri accessori, sono i Del Mar provenienti dal catalogo RSD; per l'impianto frenante si è rimasti in famiglia, trattandosi di un Performance Machine - i titolari e fondatori del celebre marchio di aftermarket statunitense non sono altri se non Nancy e Perry Sands, rispettivamente mamma e papà dell'ormai ancora più famoso Roland.
Bellissima
Sono nauseato da "plasticoni" che pesano oltre 200 kg.
E Invece niente, o giri con un 125 o con catafalchi che per parcheggiarli in città ti ci vuole un muletto.
Speriamo che cambi questa tendenza perchè non se ne può proprio più,
Brava RSD.
BELLA MOTO , ANZI , BELLISSIMA !!!