Suzuki Gladius Scrambler GPdesign
Suzuki Gladius Scrambler GPdesign
Chi l'ha detto che per creare una Scrambler è necessario partire da un modello con almeno vent'anni sulle spalle, che assieme all'innegabile fascino si porta dietro tutte le idiosincrasie e le scomodità del periodo? GP Design no di sicuro: la proposta che vedete, nata nell'atelier torinese, è nata sulla base di una Suzuki Gladius, trasformandone l'estetica secondo i canoni del genere pur mantenendo versatilità e affidabilità della naked di Hamamatsu.Via tutti gli elementi plastici, eliminati o sostituiti dove necessario da componenti metalliche abbondantemente cromate come vuole lo stile Scrambler, senza ricercare incoerenti perfezioni estetiche e visive ma "accontentandosi", passateci il termine, di una linea pulita e minimalista per raccordare tutti i componenti della moto e mantenere l'effetto artigianale imprescindibile sia per il genere che per il modus operandi di GP Design.
Partendo dalla Gladius originale, il progetto vede l'arrivo di un parafango posteriore in lamiera, di un roll-bar sulla sella (vintage, con profilo rosso) in metallo verniciata nera a polvere con raccordo sui portanumeri alterali. I cerchi Kineo sono ovviamente a raggi; il faro anteriore è impreziosito da una griglia che fa tanto off-road anni 70, mentre manubrio e componenti relative (specchi, lampeggiatori, manopole) provengono dal catalogo Rizoma. Il comparto sospensioni è Matris, dove al mono posteriore fa da contraltare una forcella "tonificata" da kit idraulica/molle e valorizzata da copristeli in Ergal (realizzato in casa da GPdesign) e soffietti per gli steli forcella. Immancabile, ovviamente, lo scarico artigianale coerentemente bendato in zona collettori come si conviene ad una Scrambler.
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complimenti