Tomoki Taniguchi, nuovo vice presidente di Suzuki Italia: “Tante le novità”
Tomoki Taniguchi, 39 anni, si è seduto ad aprile sulla poltrona di vice presidente Suzuki Italia nella sede di Robassomero. Ha assunto anche il ruolo di responsabile della Divisione Motocicli di Suzuki Italia e succede a Nobuo Fujii che, dopo cinque anni, lascia l’Italia per diventare Group Leader of Motorcycle Marketing Department all’interno dell’Europe Marketing Group Suzuki. Tomoki Taniguchi avrà la responsabilità degli uffici Vendite, Marketing, PR e After Sales.
Nato a Kyoto nel 1977, il neo vice presidente della filiale italiana Suzuki ha vissuto la sua gioventù nel Regno Unito, dove la sua passione per le moto è cresciuta e si è consolidata. Ritornato in Giappone nel 2000, è entrato nel gruppo Suzuki lavorando per la divisione Marketing Vendite Europa, con un forte coinvolgimento anche nello sviluppo del prodotto. Dal 2007 al 2013 ha lavorato presso Suzuki GB gestendo il business moto e ATV. Dal 2013 al 2016 è rientrato in Suzuki Motor Corporation occupandosi di diversi mercati europei, nonché lavorando come Product Manager nel settore commerciale.
I prossimi passi
«Parlando sinceramente – racconta -, gli anni passati non sono stati un periodo facile per l'industria motociclistica né tanto meno per Suzuki. Tuttavia, i tempi duri sono finiti e abbiamo bisogno di reagire e di crescere. La strategia che Suzuki ha messo a punto per portare a compimento questa crescita è quella di offrire i modelli che il mercato richiede, incrementare il traffico nei saloni e generare un business redditizio per i concessionari, aumentando di conseguenza la fedeltà dei clienti Suzuki. Siamo certi che raggiungendo questi obiettivi i volumi di vendita, e di conseguenza la nostra quota di mercato, potranno crescere. Suzuki prevede di introdurre nel biennio 2017-2018 diversi nuovi modelli all'anno nei principali segmenti di mercato. In cantiere ci sono moto sportive, stradali, enduro e scooter, tutti prodotti caratterizzati da un appeal altamente tecnologico e innovativo. Grazie a questa strategia, l’obiettivo sul mercato italiano è una crescita del 40% entro il 2017, per poi conseguire traguardi sempre più ambiziosi negli anni a seguire».
«Credo che con il concept GSX-R1000, il 2016 potrà essere ricordato come l’inizio di una nuova era nel segmento delle supersportive di altissime prestazioni. La veste definitiva di questa moto porterà su strada tutta la tecnologia e il background proveniente dalle competizioni, dalla MotoGP e anche dalle categorie Superbike e Superstock fino all’Endurance, categoria quest’ultima dove Suzuki è campione del mondo in carica. Questa moto ridefinirà il concetto di performance assolute, portando al debutto nel mondo delle maxi sportive la distribuzione a geometria variabile denominata SR-VVT e adottando una gestione elettronica di ultimissima generazione.»
Annamo bene, ma una moto elettrica decente no, eh? Per quella sarei perfino a soprassedere alla mia filosofia anti-jap.