Brevetti

Yamaha brevetta il cambio seamless: prepariamoci a una prossima R1 da MotoGP

- Ormai fanno parte del bagaglio tecnico di una MotoGP e non se ne parla più. Ma i cambi seamless, senza soluzione di continuità ancora mancano nella produzione di serie (sistema Honda DCT a parte). Yamaha ha depositato il suo brevetto sportivo

Qualche anno fa il cambio seamless era al centro dell'evoluzione motoristica in MotoGP, le prime marche che lo adottarono ne beneficiarono e gli altri dovettero adeguarsi rapidamente se volevano recuperare decimi preziosi nei tempi sul giro.

Ora si danno per scontati, quasi come le ali aerodinamiche con il loro potenziale sviluppo peraltro superiore, e nella produzione delle moto di serie abbiamo al massimo i comandi rapidi di cambiata.

Ridurre i tempi di cambiata ha il duplice scopo di comprimere i cali di giri al minimo possibile, per non perdere accelerazione nel passaggio al rapporto successivo, e secondariamente di limitare i trasferimenti di carico nell'assetto della moto.

Honda vende da diversi anni modelli dotati di trasmissione DCT a doppia frizione, e con attuatori elettronici, per il cambio marcia. Il vantaggio di questo sistema è nel poter rendere la cambiata automatica e gestita elettronicamente, con differenti mappe a seconda delle necessità d'uso.
Non si tratta di un sistema sviluppato in ottica sportiva ovviamente, anche se i benefici ci sono anche in quel senso, e comporta un aggravio di peso rispetto a una trasmissione tradizionale.

In MotoGP sono vietati i comandi elettronici e anche la doppia frizione, per cui i progettisti hanno ideato sistemi meccanici altamente efficienti e per i quali la frizione è necessaria solamente quando si tratta di innestare la prima marcia in partenza oppure quanto occorre mettere il cambio in folle.
Se vi sarà capitato di sentire l'onboard di una MotoGP avrete notato la notevole velocità nel passaggio tra una marcia e l'altra. A questo punto la domanda è: sarebbe utile trasferire la tecnologia seamless su una sportiva di serie?

Al di là delle questioni commerciali e di immagine resta la validità di una soluzione che taglia i tempi di cambiata anche rispetto al migliore quick-shifter in circolazione e che non aggiunge peso o ingombro a un cambio tradizionale.

Ducati ha depositato un suo sistema nel 2020 e ora dal Giappone arriva la notizia che Yamaha ha registrato, con data 24 maggio scorso, un cambio seamless meccanico.

La cosa interessante è che per illustrarlo ha utilizzato l'immagine di una YZF-R1. E' ben vero che l'oggetto del brevetto è il cambio e non il mezzo impiegato a scopo dimostrativo, tuttavia indica la volontà di utilizzarlo su una sportiva di serie. Se e quando è naturalmente da vedere.

Da quello che mostrano i disegni si nota il principio del meccanismo di innesto dell'albero del cambio sui rispettivi ingranaggi. Si dovrebbe trattare di un albero sdoppiato in grado di comandare alternativamente le marce pari e quelle dispari, con l'ingranaggio della marcia successiva che ingrana prima che venga staccato quello del rapporto precedente.

I cambi delle MotoGP hanno dimostrato di reggere potenze dell'ordine dei 300 cavalli, ma è vero che hanno costi elevati causati dalla qualità costruttiva e dei materiali impiegati. E poi c'è la questione di affidabilità nel tempo, anche questa una caratteristiche da considerare nella produzione di serie.

  • guggio8
    guggio8, San Michele al Tagliamento (VE)

    Ottima cosa. Il mio amico dopo 8 km di salita potrà arrivare due decimi di secondo prima al bar da Mario in cima. E comporta pure un aggravio di peso (oltre che di costo)? Per Fantozzi sarebbe una cag... pazzesca.
  • Alberto101
    Alberto101

    Secondo me non sempre quello che va bene per le gare va poi bene per la strada. Mi spiego: l'unico scopo dei piloti è quello di andare più veloce, mentre per i motociclisti stradali contano anche il piacere di guida e le sensazioni che si provano. Se guardo alle auto sportive stradali (non da competizione), vedo che il cambio manuale resiste ancora, anzi su parecchi modelli sportivi viene considerato un plus, e spesso i modelli con solo cambio automatico vengono criticati dai puristi.
    Ovviamente i moderni cambi automatici sono più efficienti di un manuale, ma le sensazioni di guida? L'effetto di essere io a gestire il mezzo e non l'elettronica ha un potere appagante, che può non interessare i piloti professionisti, ma che ha un valore per chi usa i mezzi sportivi a solo scopo ricreativo
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Scheda tecnica

Yamaha YZF R1 (2020 - 24)
  • Informazioni generali
  • Misure
  • Motore
  • Ciclistica
  • Batteria
  • Marca Yamaha
  • Modello YZF R1
  • Allestimento YZF R1 (2020 - 24)
  • Categoria Super Sportive
  • Inizio produzione 2019
  • Fine produzione n.d.
  • Prezzo da 20.699 - franco concessionario
  • Garanzia 3 anni
  • Optional n.d.
  • Lunghezza 2.055 mm
  • Larghezza 690 mm
  • Altezza 1.150 mm
  • Altezza minima da terra 130 mm
  • Altezza sella da terra MIN 855 mm
  • Altezza sella da terra MAX n.d.
  • Interasse 1.405 mm
  • Peso a secco n.d.
  • Peso in ordine di marcia 199 Kg
  • Cilindrata 998 cc
  • Tipo motore termico
  • Tempi 4
  • Cilindri 4
  • Configurazione cilindri in linea
  • Disposizione cilindri trasversale
  • Inclinazione cilindri n.d.
  • Inclinazione cilindri a V n.d.
  • Raffreddamento a liquido
  • Avviamento elettrico
  • Alimentazione iniezione
  • Alesaggio 79 mm
  • Corsa 50,9 mm
  • Frizione multidisco
  • Numero valvole 4
  • Distribuzione bialbero
  • Ride by Wire
  • Controllo trazione
  • Mappe motore n.d.
  • Potenza 200 cv - 147 kw - 13.500 rpm
  • Coppia 12 kgm - 112 nm - 11.500 rpm
  • Emissioni Euro 5
  • Depotenziata No
  • Tipologia cambio automatico sequenziale
  • Numero marce 6
  • Presenza retromarcia No
  • Consumo medio VMTC 14,7 km/l
  • Capacità serbatoio carburante 17 lt
  • Capacità riserva carburante n.d.
  • Trasmissione finale catena
  • Telaio Deltabox alluminio
  • Sospensione anteriore Forcella telescopica Kayaba, Ø 43 mm
  • Escursione anteriore 120 mm
  • Sospensione posteriore Forcellone oscillante, (leveraggi progressivi)
  • Escursione posteriore 120 mm
  • Tipo freno anteriore doppio disco
  • Misura freno anteriore 320 mm
  • Tipo freno posteriore disco
  • Misura freno posteriore 220 mm
  • ABS No
  • Tipo ruote integrali
  • Misura cerchio anteriore 17 pollici
  • Pneumatico anteriore 120/70 ZR17M/C (58W)
  • Misura cerchio posteriore 17 pollici
  • Pneumatico posteriore 200/55 ZR17M/C (75W)
  • Batteria n.d.
  • Capacità n.d.
  • Autonomia e durata n.d.
  • Batteria secondaria n.d.
Yamaha

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