Yamaha Tracer 9 GT con il Radar. Ora spunta anche il brevetto
I sistemi di assistenza alla guida si stanno lentamente ma progressivamente affacciando nella produzione motociclistica.
L'utilizzo della tecnologia radar per il supporto di ausili quali il cruise control adattivo e il blind spot detection (il controllo dell'angolo cieco alla vista dei retrovisori) è già utilizzato su alcuni modelli BMW, Ducati, Kawasaki e KTM. Solitamente su moto dedicate a percorrere molti chilometri e in autostrada come la R1250RT, la Multistrada V4, la Ninja H2 SX o la 1290 Super Adventure S.
Nel luglio scorso sono trapelate le immagini di una Tracer 9 GT guidata da un collaudatore Yamaha. Sul modello fotografato si poteva scorgere una nuova componente alloggiata tra i due fari laterali e sotto a quelli principali della moto, proprio alla base del cupolino e in posizione frontale dove si trova la collocazione ideale di un dispositivo radar.
Se prima non vi era la certezza assoluta che quello fosse un radar, ora il brevetto depositato da Yamaha trasforma il dubbio in certezza. La moto utilizzata per illustrare il montaggio del radar – che è poi l'oggetto del brevetto e non la soluzione in sé – è una Tracer 9 GT.
In particolare viene illustrato il posizionamento e la costruzione della staffa che sostiene l'elettronica del radar, con gli attacchi antivibrazioni e i registri per regolare l'inclinazione del dispositivo.
Altra cosa interessante è che Yamaha, come ha fatto Kawasaki, non ha lasciato il radar esposto a intemperie - e magari a sassi lanciati dai pneumatici degli altri veicoli - ma lo ha protetto con una copertura plastica che migliora anche l'estetica del veicolo. Evidentemente sono stati utilizzati un materiale e un disegno che non intralciano il ritorno delle onde radar emesse e che appunto monitorano i veicoli.
Non viene indicato il radar posteriore, indispensabile per il controllo dell'angolo cieco, questo significherebbe che non è previsto, oppure che potrebbe essere protetto da un altro brevetto.
E' molto probabile che Yamaha si sia appoggiata a Bosch, che già equipaggia altre marche e che soprattutto già fornisce sistemi IMU, ride by wire e ABS motociclistici estremamente diffusi e che più facilmente possono essere integrati alle funzioni radar che nel caso del cruise control adattivo interviene su acceleratore e freni.
Inoltre l'esperienza in campo auto e i volumi di produzione contribuisco a ridurre il costo di questa tecnologia che arriverà progressivamente anche su moto più economiche e che integrerà via via altre funzioni utili all'incremento della sicurezza di guida.
Non ci stupiremmo di vedere nel model year 2023 della Tracer 9 GT questa dotazione.
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Murad Reis, Roma (RM)Per far salire il prezzo di altri 2k? Sicuro.