BMW R nineT /5: il test, particolare, dell'ultima classica
Cinquanta candeline da spegnere per la /5, una delle serie più famose della casa bavarese, che nel 2019 torna con un esclusivo allestimento per la R nineT Pure che celebra, appunto, i 50 anni della /5 e anche dello stabilimento di Spandau a Berlino.
Qui, a fine anni Sessabnta, 400 persone furono assunte per la produzione e dal '69 al '73 vennero prodotte quasi 70.000 /5. All’epoca la moto sapeva già distinguersi per l'avviamento elettrico e la presenza di carburatori Bing a depressione.
Dal vivo: com'è fuori
La nineT /5 omaggia la tradizione anche attraverso la costruzione nello stesso impianto ed evolve la tecnica senza allontanarsi dalla tradizione. Il motore è il boxer bicilindrico con raffreddamento aria/olio 1.170 cc da 110 cv e 116 Nm di coppia con raffreddamento aria/olio, gestito da un cambio a 6 rapporti e una trasmissione cardanica. Doppio freno a disco con ABS e non manca il controllo di stabilità ASC.
L'estetica riprende il colore Lupin Blue e aggiunge dei romantici ricordi come i soffietti sulla forcella tradizionale. Non mancano specchietti dedicati, la sella con goffratura sdoppiata, le linee di contorno bianche e la cromatura per scarico, ruote a raggi.
Diverso dal resto della gamma è il cardano che si caratterizza con una doppia colorazione alluminio e nero. Cambiano anche i para ginocchia e ci sono di serie le manopole riscaldabili.
La strumentazione, molto essenziale per la verità, vede un tachimetro e un display che indica le informazioni più importanti, ma a richiesta è anche possibile aggiungere un un contagiri.
Dal vivo: com'è da guidare
Lo abbiamo precisato anche nel video, stavolta al tester mancavano altre 2 ruote rispetto ai mezzi che è abituato a provare di solito e infatti si è trattato più di una prova esperienziale, visto che sul nostro canale trovate tutte le recensioni più tecniche della moto da cui questa /5 deriva. Ce l’avrà fatta la nuova versione a conquistarlo?
In primis c’è da dire che la moto si contraddistingue per una facilità di guida molto elevata. Il boxer che fa da bilanciere la rende maneggevole in tutte le situazioni e nonostante i 20 mm di altezza in più della sella anche le manovre da fermo non rappresentano un problema.
Chi si aspetta un’impostazione touring, si ritrova a fare i conti con il busto parzialmente caricato sull’anteriore, ma questo non rende la /5 scomoda, anzi, a chi piace la guida dinamica si troverà sicuramente a suo agio con lei.
Tanto aiuto, soprattutto per i meno esperti, arriva anche dal tiro ai bassi del bicilindrico. Non c’è situazione in cui non si riesca a cavarsela con un filo di gas e la progressione è sempre lineare e senza strappi.
Particolare il sound, che nella parte bassa del contagiri è borbottante e caratteristico di questo layout tecnico. Il cambio, a sua volta, si contraddistingue per un’attuazione molto semplice e veloce: basta sfiorare la leva della frizione per passare da una marcia all’altra senza nemmeno avvertire il passaggio e la risposta alla doppietta è molto precisa in discesa.
Sempre sugli attenti l’impianto frenante, che davanti risponde puntuale e deciso a ogni input che date alla leva, mentre il comando del freno posteriore è un po’ meno tonico, ma è vero che deve gestire soltanto il 20-30% del lavoro.
Per quanto riguarda telaio e sospensioni, ammettiamo che la sensibilità del tester non era così elevata da rendersi conto di eventuali lacune o altro, ma in questo senso, possiamo dirvi che la moto è sembrata molto facile in tutti i tratti, con tanta stabilità e una buona agilità anche nei tratti più guidati.
In conclusione:
Se siete interessati all'acquisto della /5 ci vogliono 15.700 euro e considerate che con il catalogo option 719, oltre a far alzare il prezzo, potrete personalizzare la /5 ancora di più.
Omaggio alla tradizione con tutto il bello della tecnologia di oggi, per una moto facile, frizzante ma non impegnativa che è riuscita a farsi apprezzare anche da un endurista della domenica.
Anche dal vero non mi è piaciuta