Ho provato la Yamaha Ténéré 700 UFFICIALE del Bottu! TEST ESCLUSIVO
Alessandro Botturi e Yamaha Motor Italia hanno fatto un regalo incredibile a Moto.it e a me in particolare. Sì, perché dovete sapere che il mitico Bottu è un motociclista vero, che ama e cura la sua moto con mille attenzioni.
Non lo sentirete mai fare fuorigiri in folle o altre scemenze. Rispetta la sua amata moto, ma ne è anche molto geloso. Difficile che ti faccia provare la Ténéré 700 e un po' lo capisco, perché sono peggio di lui.
Quindi per questa prova devo dire grazie a lui come ai responsabili di Yamaha in Italia, perché la Ténéré 700 è una moto ufficiale in ogni sua parte e a Gerno di Lesmo ne vanno giustamente fieri e attorno a lei c'è la giusta riservatezza.
La Yamaha Ténéré 700 Factory presenta il motore e il telaio di serie, ma poi viene modificata in tante parti per renderla una moto vincente nei rally. Competizioni che spaziano dai veloci sterrati sardi, dove la moto vola a oltre 160 km/h, allo stretto e sassoso enduro abruzzese. Ci racconta le modifiche Luca Lussana, Racing Coordinator di Yamaha Motor Italia. Al bicilindrico Yamaha CP2 viene dedicato uno scarico Akrapovic completo.
Il db-killer resta al suo posto e la moto è molto silenziosa, d'altra parte non si scherza al Motorally, che prevede la prova fonometrica a ogni tappa. La mappatura è rivista da Peppo Russo, storico preparatore del mondo Yamaha. La potenza si aggira sugli 80 cavalli, mentre la curva di coppia è più lineare, con meno "botta" ai medi rispetto al motore di serie.
Un carter molto speciale
Il carter destro standard lascia il posto a quello GWTR, più compatto e con un look davvero ufficiale anche nelle finiture. I cerchi hanno il canale più stretto e ospitano gomme Dunlop EN91 da enduro con mousse anti foratura. Davanti basta un disco solo ad arrestare l'esuberanza di Alessandro in gara.
A livello ergonomico la sella è più impottita nella parte centrale, mentre serbatoio e cupolino sono standard per mantenere il design della Yamaha Ténéré 700 Extreme. Non c'è la strumentazione originale, che lascia il posto alla torretta con gli strumenti per navigare. Lasciamo per ultime le chicche fornite da Andreani Group, che dona alla Yamaha Ténéré 700 ufficiale forcella con piastre dedicate e mono, tutto Ohlins. Sono i componenti che incidono di più sia sul prezzo finale che sulla resa della Yamaha Ténéré 700 di Alessandro Botturi, che è realmente vicina alla moto che tutti conoscete e che potete comprare nei concessionari Yamaha.
Come va
Provo la Yamaha Ténéré 700 Factory sulla pista di casa di Moto.it, a Chieve. C'è fango. I canali sono tosti e la trazione è poca. Il giorno prima qui ha nevicato. Ma l'appuntamento con Alessandro Botturi e Luca Lussana è confermato. C'è un sole bellissimo e muoio dalla voglia di guidare la moto ufficiale di Alessandro. Un grandissimo pilota, uno specialista delle bicilndriche, una persona perbene che negli anni ho imparato ad apprezzare e stimare non solo per le sue doti sportive.
Ma veniamo alla moto: è una Yamaha Ténéré 700!
"Bella scoperta" direte voi. Certo, ma in sella ritrovi quella facilità che è la chiave del successo della moto standard. La guidi bene, il motore risponde subito pronto a ogni tocco del gas. La rapportatura del cambio è accorciata parecchio, perché il Bottu usa tanto la terza. In seconda in effetti la Yamaha Ténéré 700 Factory è quasi brutale, si impenna di acceleratore, mentre in terza torna mansueta. In ogni caso la potenza c'è ed è anche troppa in fuoristrada, ma ti stampa un sacco di sorrisi in faccia quando puoi dare gas.
A cambiare la dinamica di guida della Yamaha Ténéré 700 Factory sono in particolare le sospensioni. La moto risulta più maneggevole nei canali, grazie al diverso offset delle piastre, ma soprattutto si mostra in grado di incassare ogni sorta di colpo senza scomporre l'assetto. La forcella non va mai a pacco, è davvero uno spettacolo anche nella pista di motocross.
Di contro il mono ha tanta trazione, ma lascia la moto alta dietro. Un difetto? Niente affatto, bisogna sempre tenere conto della differenza di peso tra me (85 kg) e Alessandro (115 kg), a cui va aggiunta la manetta del Bottu.
Una moto speciale, questa Yamaha Ténéré 700 Factory, che sorprende per la vicinanza con la moto di serie.
Alla fine ognuno di noi - conto in banca permettendo - può farsi la moto del Bottu. Peccato non si possa comprare anche il suo manico però!
Info
Video di Camilla Pellegatta, Luca Catasta
Foto di Fabio Principe
Un grazie specialea : Yamaha Motor Italia, Luca Lussana, Alessandro Botturi, Pista di Chieve
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Renzo _ tl, Rovereto (TN)quando fate le prove è meglio lasciare il rumore della moto in evidenza e diminuire il rumore della musica di sottofondo
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gerosa, Carpi (MO)Come mai all'Africa Eco Race hanno forcelle KYB?