Honda CB500F
Sopra la media!Honda CB500F. Una CBR naked
Prendiamo una CBR500R, togliamole le carene. Alziamo il manubrio di 5 cm e allarghiamolo di 4. Giusto perché non guasta, togliamo anche un paio di chili e 700 euro dal prezzo di listino. Ecco servita la nuova naked della Casa alata: la CB500F.
L'unica ulteriore differenza è il colore del vetro del display del computer di bordo. Eppure abbiamo a che fare con due moto completamente diverse, nell'aspetto così come nel comportamento.
La CBR ci ha scorrazzato tra le curve e fatto divertire in pista, dove forse è più veloce della sorellina spogliata, che tuttavia promette di sorpassarla di prepotenza sul mercato. In effetti, la CB500F risponde a molti dei requisiti ambiti dai motociclisti italiani: come la CBR ha bassi costi di manutenzione e consumi ridotti al minimo, ma in più ha dalla sua una linea filante da naked sportiva, che tanto va di moda (inutile sottolinearne la somiglianza con la ben più dotata CB1000R), e un'ulteriore facilità di guida. Dunque farà sicuramente gola ai giovani biker, dato che è stata pensata su misura per loro.
Il motore
Il cuore che spinge la CB500F è lo stesso che equipaggia la CBR: un bicilindrico parallelo frontemarcia con raffreddamento a liquido e distribuzione bialbero a 4 valvole per cilindro, il tutto per una cilindrata da 471 cc. Anche in questo caso, naturalmente, il consumo medio è di 28,4 km/l, per un’autonomia di oltre 400 chilometri (riserva esclusa) potendo contare su un pieno di 15,7 litri.
Le misure di alesaggio e corsa possono definirsi superquadre (67x66,8 mm) e la fasatura dell’albero a gomiti è di 180°. Un contralbero di bilanciamento primario è posizionato dietro ai cilindri, vicino al baricentro della moto. Il motore è alimentato ad iniezione elettronica Honda PGM-FI, per una potenza massima di a 48 cv (35 kW) a 8.500 giri e una coppia massima di 43 Nm a 7.000 giri.
Il che significa che anche la nuova nata di Casa Honda è guidabile con la sola patente A2.
Telaio, ciclistica e dotazioni di bordo
La parte ciclistica è identica a quella della versione carenata, e verte sul telaio in tubi d’acciaio da 35 mm di diametro con struttura a diamante. Anche in questo caso, dunque, il motore funge da elemento semi-stressato, in quanto ancorato sia posteriormente che con quattro supporti anteriori.
Il comparto sospensioni conta su una forcella telescopica da 41 mm con escursione di 120 mm e su un monoammortizzatore regolabile nel precarico su 9 posizioni e con leveraggio progressivo Pro-Link. Il forcellone da 564 mm è in acciaio scatolato.
Le ruote da 17”, in alluminio pressofuso a 12 razze, calzano coperture ribassate che misurano 120/70 davanti e 160/60 dietro, e l‘impianto frenante si avvale di un disco anteriore wave da 320 mm con pinza a 2 pistoncini e da un posteriore da 240 mm con pinza a pistoncino singolo, entrambi assistiti da ABS a due canali di serie.
Il cruscotto digitale mostra tachimetro, contagiri a barre, contachilometri con due parziali, orologio, indicatore livello carburante a barre e consumo istantaneo e medio. A differenza della CBR, il “vetro” del cruscotto della F è azzurrato anziché neutro, e risulta quindi più leggibile in tutte le condizioni di luce. Per la sicurezza della propria moto si può contare sul sistema HISS (Honda Intelligent Security System) con chiave di contatto codificata, integrato nel sistema di alimentazione e anch’esso montato di serie.
Honda CB500F: la nostra prova su strada
La posizione in sella è quella classica da naked sportiva: busto eretto, braccia larghe e quella piacevole sensazione di "avere tutto sotto controllo". Il tutto sapientemente addizionato al classico feeling di guida Honda e al già lodato propulsore bicilindrico da 471 cc. La posizione delle gambe è raccolta e potrebbe risultare un po’ a piloti oltre i 180 cm di altezza. Io, coi miei 168 cm ci sto più che bene e i piedi poggiano saldamente a terra, vista la modica altezza della sella, a 790 mm da terra. L'unica pecca attribuibile alla CBF potrebbe chiaramente essere la scarsa protezione dall'aria alle alte velocità ma, ovviamente, fa parte del gioco. Ma niente paura, perché chi proprio non ama “l’aria in faccia” potrà naturalmente trovare tra gli appositi accessori dedicati un piccolo parabrezza per ovviare, almeno parzialmente, all’inconveniente. Ampio lo spazio riservato al passeggero, con maniglioni per l’appiglio e una bella sella piatta.
Pesi e misure sono più o meno gli stessi della versione carenata: la naked perde un paio di chili e segna quindi sulla bilancia 192 chilogrammi dichiarati con il pieno di benzina (175,4 chili a secco). Anche in questo caso bisogna sottolineare che la maneggevolezza non risente del peso che, sulla carta, può sembrare un pelo alto. Si tratta pur sempre di una cilindrata di tutto rispetto, e non bisogna considerare queste "medie" delle motine da poco: anche se la cavalleria non è da supersport, la tecnologia prende spunto in moltissimi dettagli dai modelli di maggior prestigio; lo si vede nelle finiture e negli accorgimenti tecnici, così come lo si percepisce alla guida.
Dalle alture dell'entroterra fino al mare di Tarragona, la CB500F ci ha tenuto compagnia disegnando curve da goniometro e percorrendo lunghi rettilinei senza dar cenni di ondeggiamento o trasmettere vibrazioni, anche a velocità più sostenute. Nei percorsi misti e sulle curve di montagna l’efficienza del cambio a 6 rapporti, preciso e veloce, e la piacevole erogazione del motore la fanno da padroni: un connubio che permette di godersi la guida senza essere forzatamente costretti a continui cambi di marcia, grazie al propulsore sempre brillante ad ogni regime. Anche sulla CB500F ritroviamo con piacere l’ABS già provato con la sorella carenata, qui però la frenata mi è parsa più decisa e modulabile, nonostante l'impianto frenante sia identico sulle due moto. Sarà solo per quei due chili in meno da frenare? Uhmm…
Sarebbe stato divertente portare tra i cordoli anche questa simpatica naked, che comunque rappresenta un altro bel colpo messo a segno dalla Casa giapponese. Attendiamo con curiosità di provare anche la terza ed ultima rappresentante di questa nuova famigliola da 500 cc: la CB500X, che farà il suo debutto sul mercato tra un paio di mesi. Con l'arrivo di queste tre moto, la gamma Honda può davvero dirsi completa, avendo riempito quel gap di cilindrata tra la CBR 250 e la CBR 600 e andando a coprire tutti i principali segmenti: sport, naked e crossover.
Prezzi e accessori
La CB500F sarà disponibile da marzo a 5.500 euro, franco concessionario e con ABS di serie; e sarà possibile sceglierla fra tre colorazioni: bianco, nero o rosso.
Tra gli accessori dedicati troveremo motovaligie laterali, portapacchi, bauletto, “unghia” parabrezza, codone monoposto, sottocodone in tinta, carter catena e le manopole termiche
Pregi
Guidabilità | Rapporto qualità prezzo
Difetti
Poco accogliente per i piloti più alti
Strepitosa.......
Io l'ho acquistata a maggio e mi sembra che sia una moto affidabile , guidabilissima con consumi bassi e motore brillante per la sua cilindrata ...
L'unica pecca è che non ha il doppio disco anteriore ....ma comunque frena ugualmente .....
Se volete una moto potente dovete comperare un CB 1000 R oppure altro .....
la consiglio a tutti i ragazzi e grandi è una moto piacevole e allo stesso tempo sportiva nel suo piccolo .....
Provate invece di criticare
Provare per credere
Beh io, da neofita che dal maxi-scooter sta valutando di passare alla moto, l'ho fatto!
Perchè? Semplicemente perchè se con 5800 € (che alla fine è il prezzo chiavi in mano) nel mercato dell'usato si comprano tante belle naked, sicuramente più prestanti e più belle, quante di queste hanno l'abs, quante hanno tutte le info che servono dal cruscotto, e soprattutto, quante consumano così poco divertendo allo stesso tempo???
Non sò voi ma a me la benzina non me la regala nessuno!